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Nove anni, decine di migliaia di morti. Buon compleanno, guerra in Afghanistan

di Maso Notarianni - 10/10/2010


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Con la metà di quanto l'Italia spende in un mese per contribuire al massacro di civili Emergency ha costruito tre centri chirurgici, un centro di maternità e 28 pronto soccorsi. E ha curato oltre due milioni e mezzo di afgani

Dopo nove anni, dopo decine di migliaia di civili morti (le cifre ufficiali dicono che sono circa 15 mila, ma letta da un ospedale di Emergency in Afghanistan questa cifra si smentisce da sola), dopo miliardi di euro spesi che non hanno lasciato traccia nella vita civile degli afgani, dopo tonnellate di nuova eroina afgana finite nelle vene dei giovani di tutto il mondo. Dopo tutto questo, ci ritroviamo un presidente fantoccio che più fantoccio non si può (era un dipendente della Cia, prima di essere presidente) che tratta con il nemico dell'occidente, quei talebani amici di Bin Laden e seguaci del terribile mullah Omar che quest'altra orrenda nostra guerra avrebbe dovuto sconfiggere nel giro di pochi mesi e senza "effetti collaterali".

Se i potenti del mondo in generale e il governo italiano avessero dell'intelletto da usare, non potrebbero che ammettere (ci accontenteremmo anche se non lo facessero pubblicamente) che hanno sbagliato e ne dovrebbero trarre le conseguenze: le truppe a casa e loro a zappare.

Ma chi governa l'Italia e in generale i paesi occidentali dimostra di avere in spregio la vita umana. Se così non fosse, l'aver scelto di fare e di continuare la guerra dimostrerebbe che sono cretini, visto che i morti civili e la distruzione di un paese sono l'unica conseguenza della loro scelta.

E invece no, di intelletto ne hanno, ma è talento maligno. Perché la guerra ha sempre fatto comodo al potere, soprattutto al potere in difficoltà, in crisi. E pur di rimanere in sella, i potenti del mondo non esitano a massacrare vite umane.

Non c'è altro da dire, su questo nono anniversario di guerra. Di una guerra che è durata quanto la prima e la seconda guerra mondiale messe insieme. Più della guerra in Vietnam. Talmente insensata che tra i militari statunitensi sono più i morti suicidi di quelli in combattimento.

Invece no. Una cosa bisogna dirla, ossessivamente ripeterla, raccontarla agli amici e ai conoscenti: la guerra dev'essere abolita, messa al bando dall'umanità. Troppo alto è il prezzo da pagare al dio della guerra. In vite umane, che non sono le nostre ma non per questo valgono di meno. E in denaro, anche. Perché se si fossero spesi i miliardi che abbiamo speso in investimenti civili, il mondo sarebbe molto diverso, in meglio, da quello che conosciamo.

Gli Stati Uniti, solo loro, hanno speso 353 miliardi di dollari.

Noi italiani oggi spendiamo 65 milioni di euro al mese.

Con molto meno della metà di quanto l'Italia spende in un mese per contribuire al massacro di civili, per dirne una, Emergency ha costruito tre centri chirurgici, un centro di maternità e 28 ambulatori. E ha curato oltre due milioni e mezzo di afgani. Con quello che il ministro La Russa spende in due giorni si mantiene per un anno l'intero programma di Emergency in Afghanistan.

Un modo migliore e più economico per "sconfiggere al-Qaeda".