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La conversione degli atei

di Fabrizio Fratus - 28/04/2011

Fonte: iltalebano



«Le persone intelligenti non diventano cristiane». Così la famosa dottoressa Holly Ordway professoressa alla University of North Carolina e alla University of Massachusetts Amherst. Una frase che non desta sospetto alcuno sul suo pensiero rivolto ai cristiani e a coloro che sono credenti in senso lato. Semplicemente poco intelligenti. Poi però, sulla strada della ragione, colei che ebbe modo di dire quanto scritto sopra ha trovato la strada della conversione e nel suo libro Un accademico razionale trova una fede radicale (Editori Moody, 2010) si è ravveduta convertendosi dall’ateismo militante alla fede in Gesù Cristo.
Ho già avuto modo di parlare della conversione di Antony Flew, il più famoso ateo al mondo autore di svariati saggi a favore dell’ateismo che nel 2004 annunciò la sua conversione durante un convegno a New York, (http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29028). La professoressa, anche lei fervente atea, nonché sicura del fatto che uno scienziato autorevole non potesse credere in Dio ha dovuto ricredersi sino a testimoniare: «E’ una cosa difficile da guardare la verità, sopratutto quando essa è in contrasto con quello che hai sempre creduto.
Non ero in cerca di Dio, io non credevo che Lui esistesse. Sono un professore universitario: logico, intellettuale, razionale e atea». A 31 anni però qualcosa ha cominciato a cedere: «La mia visione naturalistica del mondo era insufficiente a spiegare la natura della realtà in modo coerente: non potevo spiegare l’origine dell’universo e non potevo spiegare la morale. Ho dovuto riconoscere che la visione teistica del mondo è sia razionalmente coerente che fortemente esplicativa, e soprattutto spiega tutto ciò che una visione naturalistica non può fare. Non c’è da stupirsi che gli atei siano così ossessionati».
Come per Flew anche per la Ordway è proprio la spiegazione naturalista ad averli condotti a Dio; non un semplice rimbambimento come sostenuto da Dawkins per Antony Flew ma vera e propria consapevolezza nel fatto che la visione materialista della nostra esistenza non è soddisfacente. In Italia fa molto più notizia il fatto che Piergiorgio Oddifreddi scriva un inutile libro come: Perché Dio non esiste più che i maggiori atei al mondo si stiano convertendo al cristianesimo; nel 2007 fu la famosa senatrice socialista Mercedes Aroz militante marxista ad essersi convertita al cristianesimo, ma ancora più interessante è il processo di conversione seguito dal filosofo ateo Pietro Barcellona Docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già deputato PCI.
Barcellona si è convertito in quanto la filosofia naturalista e l’evoluzione della specie non sono risposte soddisfacenti, non rispondono ad una logica razionale e conducono l’uomo verso un nichilismo e un relativismo senza ritorno, una sconfitta per l’uomo. In Italia, però, si tace e un sereno dibattito sulla nostra esistenza, sulla teoria di Darwin, su Dio e sull’uomo non è possibile. Le diverse partigianerie non contribuiscono ad un normale dibattito. La propaganda vince sulla discussione tralasciando il dovere oggettivo di ricercare la verità. Mentre nel mondo cadono i dogmi dell’800 e si promuove con diverse formule il ritorno ad una scienza in cui il progetto è fattore principale nella ricerca, in Italia si vietano convegni ed incontri televisivi per paura del contraddittorio.
 Trincerarsi dietro ad una fantomatica autorità accademica quando ormai l’Università italiana è declassata in tutte le classifiche mondiali è solamente la sconfitta della cultura e della scienza. Non dogmi ma reale comprensione seguendo la logica razionale, non sterili paradigmi ma volontà di ricerca della verità ecco la strada da seguire per essere ancora, come in passato, la luce della conoscenza e del sapere.

 

Fabrizio Fratus