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Conoscere l’anatomia da dentro

di Tolja J. - 05/12/2011


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Quali sono i diversi livelli di anatomia esperienziale?


In molte facoltà e in molte formazioni si studia anatomia per anni, preparando una serie di esami universitari e imparando i nomi di tutti i dettagli del corpo. Eppure non si prova mai l'esperienza di sentirli dentro di sè: si conoscono magari tutte le ossa e le cartilagini del braccio, ma non le si collega al proprio braccio che sfoglia le pagine del libro. Quando si scopre che tutto ciò in realtà si può anche sentire, è una sorta di illuminazione, che rivoluziona l’approccio a sè stessi, al proprio lavoro e anche agli altri aspetti della propria vita.

L’anatomia infatti, può essere cognitiva (il conoscere intellettualmente il corpo) o esperienziale (il conoscerlo attraverso il sentire).
L’anatomia esperienziale ha poi vari livelli:

- un primo livello esterno: tornando all’esempio del braccio, attraverso il contatto esterno con le ossa si trova conferma di ciò che è stato studiato.

- il secondo livello è più interno: cosi come flettendo leggermente una matita di legno è possibile percepire le fibre interne, analogamente è possibile avvertire la consistenza interna dell’osso.

- il terzo livello è più profondo: attraverso il respiro, si sente e si entra percettivamente all’interno delle ossa del braccio, sintonizzandomi con il movimento del tessuto connettivo che lo permea.

- un quarto e ulteriore livello: si penetra con la percezione nelle ossa (o in qualsiasi altra parte) e poi, per così dire, ci si “scioglie” percettivamente. Se si abbandona l'ego, è come se si diventasse osso. É quello che impropriamente viene chiamiato uno stato “alterato” di coscienza, quando invece è una possibilità del tutto accessibile e praticabile normalmente, come molti hanno probabilmente visto fare in maniera naturale a bambini e persone di altre culture.

 

da intervista di S. Acquistapace a J. Tolja per la rivista Yoga Journal