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Il governo Renzi-Napolitano: cosa cambia per il popolo italiano?

di Fernando Rossi - 23/02/2014

Fonte: testelibere

Fino alle elezioni avremo continuità di promesse, giuramenti e impegni per provvedimenti che saranno ‘sicuramente’ in grado di risollevare l’occupazione e la produzione, di ridurre il prelievo fiscale e le ruberie di denaro pubblico da parte dei partiti e im-prenditori di Stato.

Ma anche se i due presidenti continueranno a fingere di ‘fare la faccia feroce’ verso la Germania, la BCE, la commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale, raccontandoci di mirabolanti vittorie diplomatico-politiche che ci consentiranno di alleggerire – attenuare quella Austerity che ci sta massacrando, loro sono i primi a sapere benissimo che il guinzaglio della grande finanza, da quando le abbiamo ceduto la nostra sovranità (militare, monetaria, economica, alimentare, ecc.) è molto corto e qualsiasi governo si ritrova a poter decidere solo su due leve : tassazione e spesa pubblica (sulla carta, poiché la troika –BCE, FMI e Commissione Europea- memorandum a parte, continuamente dettano anche ciò che i “loro” governi ..è ‘opportuno e necessario’ che facciano).

Restando nell’Euro e in questa Europa delle Banche, per l’Italia nella attuale situazione è impossibile sfuggire alle forche caudine del rapporto ‘Debito/PIL’ (ora oltre il 175% e da ricondurre al parametro del 60%) , e del rapporto deficit/PIL che deve allinearsi al 3% annuo.

La triste realtà costruita dalla grande finanza globalizzatrice è tale per cui, per avere risorse finanziarie da investire per invertire la moria di imprese che causa il crollo del Prodotto Interno Lordo, occorre richiedere moneta debito (poiché l’Italia ha ceduto ai grandi banchieri il monopolio della creazione e proprietà della moneta), quindi ..aumento del debito. Un debito che, qualora ben impegnato (cosa ben difficile con la piovra partitica, bancaria , malavitosa e clientelare che vive da tenia delle casse pubbliche), “potrebbe “ in un quinquennio incrementare il PIL…potrebbe…perché se occupazione, salari, stipendi, pensioni e redditi d’impresa non possono aumentare, ma debbono … calare, per competere con le aree del mondo più ‘arretrate’ , è IMPOSSIBILE che in Italia si materializzi un aumento della “domanda” .

E allora ? Se le famiglie della grande finanza saranno ben consigliate, eviteranno di procedere alle nuove guerre per cui stanno scalpitando e nella attuazione della ‘roadmap’ che prevede ulteriori strattoni al cappio del debito che hanno messo al collo delle nazioni europee. Ma “colà dove si puote”.. la follia è di casa, ce lo insegna la storia, e non è detto che dal Bilderberg, Trilaterale, Club di Roma, CFR o Club dei trenta, qualcuno se la senta di contrastare e/o rallentare i programmi già studiati ed avviati.

Quindi, se ci va bene, ripeto..se ci va bene : prepariamoci, fino alla data delle elezioni europee ad ascoltare i loro TG, talkshow, radio e quotidiani che ci inonderanno di “segnali positivi” dai settori più disparati, di “buone notizie”, di teorici risparmi, di successi nella lotta alla criminalità e ala immoralità (mentre cercheranno di mettere la sordina alle informazioni vecchie e nuove sulle malefatte di chi li ha finanziati e/o continua a finanziarli ), di imprese di cui Renzi “sospenderà” la minacciata chiusura, ricevendo gli elogi dei suoi complici di Confindustria e altre associazioni imprenditoriali di centrodestrasinistra e di CGILCISLUIL .

Prepariamoci anche alla mordacchia che sarà messa a noi “Euroscettici” (?!), nonché le tirate elettorali o chiamate al voto collaborativo per poter sperare in “possibili”, “probabili”, e/o “auspicate” CORREZIONI, delle ‘cattiverie’ di BCE, FMI, e Commissione Europea se i moderati e/o critici ..come Tsipras,…avranno i nostri voti.

Ma dopo il voto, la grande finanza e le sue banche e società multinazionali ripartiranno di brutto, recuperando la produzione di macerie sospesa o addolcita, nel periodo elettorale che ora si apre e durerà sino a fine maggio.