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A colloquio con due lucertole

di Guido Dalla Casa - 25/08/2025

A colloquio con due lucertole

Fonte: Arianna editrice

  Tutte le mattine, in giardino, a Bologna, mi vengono a trovare due lucertole, una è più piccola: entrambe mi aspettano e mi guardano attentamente con la testolina leggermente inclinata, per osservarmi meglio. Devo stare attento a non fare movimenti bruschi, altrimenti sfrecciano via e si nascondono, o si mimetizzano sulla corteccia del vicino albero.  
  Altrimenti sono immobili e allora iniziamo sempre colloqui molto interessanti, senza bisogno di emettere alcun suono fisico.
  Poi sono andato in montagna, in Alta Valsesia. Anche là ho visto due lucertole al sole, molto simili a quelle di Bologna: abbiamo proseguito i colloqui, forse erano in contatto con le altre due, attraverso l’ordine implicato, non possiamo saperlo. O per un contatto inconscio di specie: ora, al ritorno, ho ritrovato le prime due in giardino, e tutto è continuato.  
  “Cento milioni di anni fa eravamo molto più grandi, sai, siamo sauri, ma ce l’abbiamo fatta diventando molto piccole, abbiamo superato molte avversità. E tu? La tua specie?”     “Cento milioni di anni fa ero un piccolo insettivoro che si arrampicava sugli alberi, che ora sopravvive soltanto nel Borneo (il tarsio spettro, quasi l’ultimo dei tarsioidi). Mi piacevano anche le uova, i nidi e stavo molto attento a evitare i predatori, come gli altri animali dell’Era Mesozoica. Adesso sono diventato molto più grande di voi due, anch’io ce l’ho fatta, in quel modo.”
  “Ho saputo che la tua specie, anzi una cultura della tua specie (l’Occidente), che ha invaso il mondo, sta distruggendo la foresta in cui vivevi allora, ma siete impazziti? E credete di essere al vertice della catena alimentare, e siete tantissimi, troppi per la Terra. State distruggendo la Vita: poi molti di voi paragonano quei tempi con quelli della cultura che ti dicevo, c’è un rapporto un po’ alto, si sono dimenticati di sei zeri, come è stato possibile? La Terra, l’Ecosfera, di cui siamo entrambi componenti inscindibili, dovrà provvedere presto!”
  “Temo che sia proprio come dite, ma anche questa volta ce la faremo, molte culture non hanno combinato tutti questi guai, e qualcuna è rimasta, forse caleremo di numero, anche di molto, come fanno quei piccoli roditori in quelle valli nordiche (i lemmings), quando scendono verso il fiordo che vedono tutto azzurro, ai piedi delle montagne, dove annegano: ma non tutti, molti tornano indietro, sono ancora là. In quel modo, anche loro ce la fanno, sapete, i roditori sono in gamba…”
  “Bene, rivediamoci domattina, come al solito, al sole.”