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C'è del buono nel nuovo che avanza

di Simone Torresani - 06/03/2021

C'è del buono nel nuovo che avanza

Fonte: Il giornale del Ribelle


 "Il Tesoro-Enciclopedia del ragazzo italiano" fu la prima, grande, moderna enciclopedia a largo uso di immagini e fotografie, concepita per divulgare il sapere dei giovani e fu pubblicata nel 1939. Nella sezione sulle infrastrutture e sulle strade scrisse che "l'uomo nasce viaggiatore. Commercio e civiltà nacquero col viaggio": è una premessa necessaria per dire che il viaggio, gli spostamenti, sono connaturati all' uomo e ai suoi bisogni.  Tuttavia quando il bisogno naturale diventa bulimia crea una patologia e le patologie vanno curate. Negli ultimi decenni la mobilità era diventata bulimica, spesso e volentieri capriccio inutile e dagli altissimi impatti sull' ecosfera, sull'ambiente, sulle risorse e non da ultimo devastante per culture, civiltà e comunità che venivano a contatto con il turismo di massa stesso. Lo sviluppo della globalizzazione era andato pari passo a quello delle linee aeree: sino a poco fa, nella pagina di Wikipedia dedicata alla globalizzazione, campeggiava una mappa delle rotte aeree internazionali e questo dice tutto. Negli anni precedenti al covid questa bulimia ha raggiunto il parossismo.

Abbiamo già ripetuto che pensare di ritornare al 2019 è folle e assurdo, perché al netto dei complottismi vari e della mitologia delle varie "Agende 2030" e dei Forum di Davos, scusate tanto, ma la normalità del 2019 faceva schifo e ben venga il fatto che non ritorni più. Noi dobbiamo solo cercare di cavalcare la tigre a nostro vantaggio -o comunque provarci, dando spunti a chi ci seguirà: se fallirà tutto, i superstiti ricostruiranno dalle macerie. Un mese fa abbiamo parlato dei processi in corso sullo smart working e sulle de-urbanizzazione, oggi parleremo della mobilità ridotta, che non è assolutamente un male.

Il "Boston Consulting Group", società di consulenze sulle tendenze a lungo termine tra le più ricercate, in un suo rapporto ha fatto capire alle compagnie aeree che almeno sino al 2024-25 non vi sarà una tangibile ripresa e che comunque questa ripresa toccherà solo i voli a medio-raggio: per i voli a corto raggio ci sarà la concorrenza del treno, quelli a lungo raggio si riprenderanno parzialmente, perché le tendenze saranno ormai a limitare anche i viaggi di lavoro se non al necessario.

Inoltre la transizione energetica renderà antieconomici e costosi i prezzi dei biglietti aerei, unito al fatto che da qui al 2024-25 molte compagnie rischieranno di restare a terra in tutti i sensi e quindi la minor concorrenza si tradurrà, per legge di mercato, in un aumento dei prezzi. Lo stesso concetto di turismo, legato indissolubilmente ai trasporti, sta radicalmente cambiando. Si sta iniziando ad apprezzare il concetto di "staycation", di "vacanza nei dintorni", il che non significa che non viaggeremo più ma tutt'altro: se ben applicato, questo concetto ci farà forse viaggiare meno ma viaggiare meglio. La "staycation " non significa la morte delle strutture ricettive, anzi: proprietari di seconde case, di bed and breakfast, affittacamere potranno vivere una seconda giovinezza e aumentare il fatturato. A essere penalizzati saranno i grandi alberghi e le grandi strutture ricettive. Spiace dirlo per chi ci lavora, ma è così. Sono strutture ormai obsolete, legate ad un'epoca di civiltà di massa, turismo di massa, spostamenti di massa che da inizio 2020 è definitivamente tramontata. Certo, potranno esserci dei "colpi di coda" effimeri nei prossimi anni, ma il viale del tramonto è imboccato. Anche nel 1919 gli ambasciatori indossavano ancora feluca e spadino stile "Belle Epoque" ma i troni dei grandi Imperi non esistevano più.

Viaggiare meno ma viaggiare meglio porta a scoprire un mondo vicino ma per lungo tempo ignorato e sconosciuto: la propria città, la propria Regione, il proprio Paese. Significa imparare a vedere il territorio, ad ascoltarlo, e perché no con l'effetto positivo di riscoprire antiche usanze e immergersi in quello che è il "genius loci" che si trova in ogni angolo quadrato del Pianeta. Non si dica che tale tipo di turismo e di concezione del viaggio sia uno sdoganamento del "distanziamento sociale", termine di cui si inizia ad abusare e che è fuorviante. Il "distanziamento sociale" avviene, avveniva, nell' evento di massa, nella crociera di massa, nelle comitive di massa, che erano e sono una fruizione consumistica del viaggio, non l'essenza del viaggio stesso. Uomini, ambienti, paesaggi si conoscono e si conoscono meglio in solitudine, non spersi in un anonimato alienante. Mille estranei fanno una folla, ma un solo individuo conosciuto fa una relazione.

La riduzione dei voli aerei, che equivalgono all'8% su scala mondiale di tutte le emissioni, porterà sicuramente ad una maggiore qualità dell'aria e dell'ambiente, a minori consumi di kerosene e di idrocarburi, una fonte energetica su cui si è lucrato e vissuti di rendita per circa un secolo e mezzo e a cui oggi, diremmo, sarebbe ora di mettere i titoli di coda. Tale argomento è incredibilmente dettagliato e complesso, lo spazio di un singolo articolo non basta. Vedremo più avanti la mobilità urbana da ripensare, in un nuovo concetto relazionale tra provincia, aree metropolitane e metropoli/megalopoli (cui rinvio ad un mio articolo precedente sulla fuga, silenziosa ma continua, degli smart workers verso la provincia: da ultimo, leggetevi, fate una ricerca su Ollolai e sul boom di nuovi potenziali residenti nell' ultimo anno) e soprattutto su un punto chiave: come provare a rendere sostenibile la nuova mobilità ridotta. Perché sviluppo sostenibile, se applicato ancora con metodologie "sviluppiste, industriali" rischia di essere un ossimoro e di ritrovarsi punto e a capo.

Ne riparleremo, il tempo non manca.

Restate sempre nel Bosco ma compiendo due passi avanti verso il margine e il binocolo in mano: studiate, osservate, analizzate, provate a capire se qualche cosa del nuovo che avanza potrà essere sfruttato a vostro vantaggio. In una parola: se prima non dovevate vedere e farvi vedere, ora dovete vedere senza farvi vedere.