Cos’è rimasto di umano?
di Sonia Savioli - 12/07/2025
Fonte: Sonia Savioli
In Canada sono già bruciati quattro milioni e trecentomila di ettari di foreste, intanto Israele bombardava l’Iran, dopo quasi due anni di bombardamenti sulla striscia di Gaza e qualche colpetto anche al Libano, e l’Ucraina prova a far fallire qualsiasi accordo di pace provocando anche deragliamenti di treni passeggeri. Il Canada brucia grazie al cambiamento climatico, che aumenta la siccità e il calore, grazie a umani idioti e criminali che accendono fuochi per rosolare salsicce, magari mentre tagliano alberi, e grazie al capitalismo. Non solo perché è il sistema maggiormente colpevole del cambiamento climatico ma anche perché il capitalismo del terzo millennio, affetto ormai da insania furiosa e perniciosa, e i suoi spregevoli e criminali servi politici dell’Occidente dominatore stanno svuotando le casse degli Stati a favore delle multinazionali, e non tollerano più che detti soldi vengano utilizzati per le loro funzioni naturali, cioè a favore delle nazioni e dei loro popoli. E’ questo il motivo per cui in Canada mancano i pompieri. Sono pochi e mal pagati, i vigili del fuoco canadesi, dotati di scarsi mezzi e anche in gran parte stagionali, vengono cioè assunti per la sola stagione estiva. E, com’è ovvio, quando trovano un lavoro a tempo pieno, smettono di fare i vigili del fuoco.
Gli Stati ridotti ormai a cassaforti svaligiate da chi dovrebbe custodirle. A cittadelle saccheggiate senza pietà dalle multinazionali con la complicità attiva e interessata dei loro governanti. Che un tempo, almeno, se poi il popolo ce la faceva a riprendersi ciò che era suo, venivano decapitati sulla pubblica piazza come traditori.
Il governo del Canada che non trova i soldi per i pompieri, aumenterà del venti per cento le paghe dei suoi militari, e nemmeno li manda a spegnere gli incendi, i suoi militari. (1) Il governo del Canada che non trova soldi per spegnere i roghi di milioni di ettari delle foreste del suo paese e del suo popolo, spenderà quest’anno circa 63 miliardi di dollari in armati e armamenti, con un aumento di quasi 7 miliardi di dollari rispetto agli anni precedenti. (2)
Gli Stati ridotti ad essere ormai governati da gruppi politici criminali e complici della criminalità organizzata, sia legale, cioè le multinazionali e le compagnie finanziarie, che illegale, cioè le mafie.
Il neoliberismo ha privatizzato tutto ciò che era pubblico e depenalizzato tutti i reati che danneggiano ciò che è pubblico, come i reati ambientali. I pochi servizi pubblici rimasti, com’è per i vigili del fuoco, non vengono finanziati, perché ogni soldo speso per il bene comune viene considerato, dai criminali che ci governano e dai loro padroni, come un soldo sprecato, sottratto alla loro rapina.
Per salvarci dal disastro irreversibile che sta distruggendo la terra su cui e di cui viviamo, noi abitanti dei paesi dominatori dovremmo ridurre i consumi in maniera drastica, e dovremmo prima di tutto eliminare completamente i consumi di guerra, del tutto inutili e dannosi; per salvarci dal disastro irreversibile dovremmo fare di gran parte del mondo un’immensa foresta, rimboschendo tutte le zone che sono state disboscate e desertificate negli ultimi duecento anni.
Invece, facciamo esattamente il contrario. I nostri consumi aumentano sempre più voracemente, nel tempo di un paio di generazioni siamo passati dallo spostarci in bicicletta o con il treno e l’autobus ad automobili grandi come un monolocale e agli aerei, mentre le bici, magari elettriche così sono inquinanti-energivore anch’esse, le usiamo come ultimo giocattolo in ordine di tempo; senza contare le vacanze in crociera e il trasporto merci soprattutto inutili su navi talmente grandi che richiedono di ingrandire i porti; i nostri governi comprano aerei e bombe che hanno richiesto quantità di energia enormi per essere costruiti, fanno esercitazioni per consumarli e comprarne altri, inquinando a tutto spiano (un caccia consuma mediamente 16 tonnellate di benzina per ogni ora di volo). E’ follia demente o follia suicida?
Invece di rimboschire e preservare le foreste rimaste, aumentiamo la loro distruzione anno dopo anno, in un crescendo frenetico, per: alimentare centrali a biomasse che producono per unità di energia più anidride carbonica del petrolio; produrre soia transgenica per nutrire le vacche, i polli, i maiali, i pesci torturati dei lager chiamati allevamenti intensivi, e così la soia transgenica metabolizzata dalle nostre vittime se la mangiano anche i carnivori indiscriminati e buon pro gli faccia; far pascolare manzi dove prima c’era la foresta pluviale per nutrire cani e gatti e permettere agli argentini di rosolare un manzo allo spiedo quando invitano gli amici, ai turisti americani o milanesi a Firenze di mangiarsi una costata di vacca pensando che sia qualcosa di speciale che c’è solo lì e così mandano il video col cellulare “scemoforo” (altra energia consumata per vaccate, tanto per stare in tema) a parenti e amici che mangiano costate di vacca a casa loro; per fare vigne in Toscana, dove la Regione ha detto che si possono far ritornare campi quelli abbandonati negli anni cinquanta, con querce di settant’anni abbattute senza pietà per fare altri ettolitri di Chianti, che ormai ci possiamo fare il bagno o magari spegnere gli incendi, non si sa mai, dato che poi l’acqua scarseggia. Eccetera eccetera.
Negli ultimi decenni abbiamo distrutto 420 milioni di ettari di foreste: un territorio grande come l’Europa. Uno smisurato genocidio anche questo. (3)
E’ follia demente o follia suicida?
Cos’è rimasto di umano in questa umanità?
Tutti commerciano con Israele, comprano e vendono armi, sistemi cibernetici spesso finalizzati alla guerra, frutta coltivata sulle terre sottratte ai palestinesi bruciando le loro case, sradicando i loro olivi. Università di mezzo mondo collaborano per fornire progetti, anche per armi e sistemi cibernetici, che contribuiranno a distruggere i palestinesi e aiutare i coloni-occupanti nazisionisti a conquistare altra terra, a prosperare economicamente. Cos’è rimasto di umano in questi commerci, in questa istruzione?
Solo un genocidio in atto ha risvegliato le coscienze dei migliori. Ma governi, padroni di industrie e commerci, finanzieri e simili, esattamente come gli assassini seriali, ci appaiono completamente privi delle caratteristiche primarie dell’essere umano: la compassione, la comprensione, l’immedesimazione nei propri simili, e, felici di uno sterminio che procura loro soldi e, con i soldi, superiorità sociale, continuano i loro traffici dementi. Dementi, significato: privi di mente, cioè senza intelligenza.
A Gaza non c’è solo il fardello dei morti, e non si sa più quanti. Ci sono i feriti. Si parlava a maggio, secondo l’Unicef, di 50.000 bambini morti o feriti. Quei bambini senza gambe, senza braccia, ciechi, ustionati, saranno il fardello futuro del popolo palestinese, quando la guerra finirà. Ma forse i palestinesi riusciranno a superare anche questo orrore, e per l’unico motivo che sono davvero un popolo, uno dei pochi popoli rimasti su questo pianeta di individui vagolanti senza radici come monadi isolate e impazzite.
Demente, chi non è in grado di identificarsi con i propri simili, di comprendere l’altrui sofferenza; dementi posseduti da un egoismo patologico e maniaci ossessionati da un’ambizione immotivata e smisurata. Degli psicopatici pericolosi al governo del mondo. Incapaci di collegare le cause e gli effetti, di immaginare le conseguenze, come immondi parassiti stanno distruggendo la comunità umana e si stanno nutrendo del corpo vivo della terra, provocandone la malattia e, in un futuro ormai prossimo, la morte. Anche i quattro milioni di ettari bruciati in Canada sono un genocidio, dato che “genocidio” significa distruzione di un popolo, di una stirpe. E non siamo solo noi umani, i popoli di questa terra.
Quattro milioni e trecentomila ettari, finora, e gli incendi continuano, corrispondono a una superficie più vasta di Lombardia e Veneto insieme. Una superficie, in Canada, coperta di foreste, e le foreste canadesi sono abitate da una ricca moltitudine di animali che non ha eguali, per esempio, sul territorio europeo. Una miriade di popoli di terra, di aria e di acqua. Popoli che in questa stagione allevano e proteggono i loro piccoli. Pernici seguite da file di pulcini, picchi coi nidi nei cavi degli alberi, scoiattoli grigi e scoiattoli striati sul suolo e sui rami, alci nelle radure, orse nere e orse brune coi loro cuccioli, cervi, lupi, puma, linci, lontre, allocchi e gufi, e poi pesci nei torrenti, salamandre e rane, serpenti… miliardi di creature a cui non pensiamo, quando vediamo bruciare una foresta, miliardi di creature del nostro stesso regno animale, con le quali spesso non siamo in grado di immedesimarci ma che, per la maggior parte, provano gli stessi nostri sentimenti nei confronti dei loro figli, hanno paura come noi, provano dolore come noi. Tutte morte bruciate.
Miliardi di creature del regno vegetale sono morte bruciate. Forse la maggior parte degli umani non è proprio in grado di immedesimarsi in una pianta, però tutti gli umani potrebbero e dovrebbero tenere a mente che la sopravvivenza e la prosperità delle piante è la condizione indispensabile per la nostra sopravvivenza. E questa condizione diventa sempre più precaria.
Mentre il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza del pianeta, i governi occidentali e il tentativo di impero che è l’Unione Europea sono impegnati furiosamente nel fomentare guerre, inventare motivi per incrementare i consumi a favore delle multinazionali, approfittare dei disastri per foraggiare multinazionali e mafie, inventare pandemie umane e animali per comperare vaccini e farli comperare agli allevatori, creare leggi dettate dal capitalismo globale per agevolarlo e soffocare le piccole attività economiche. Follemente perché è come se, sulla nave che sta facendo naufragio, i passeggeri si prendessero a pugni per rubarsi il portafoglio, o continuassero ad abbuffarsi di caviale e champagne, invece di salire sulle scialuppe di salvataggio.
Purtroppo, però, sembra che anche tra i popoli dei paesi dominatori sia diffuso questo tipo di malattia mentale, e chi non può permettersi caviale e champagne, spesso, invece di correre alle scialuppe, resta a guardare quelli che si abbuffano, sognando di poter fare lo stesso e, quel che è peggio, tentando spasmodicamente di fare lo stesso, o almeno, di avvicinarvisi il più possibile. Lottando, dunque, per aumentare la propria ricchezza. Così, in questa crescita faticosa e senza tregua, nutrono il capitalismo, nutrono coloro che li dominano e li opprimono, che fomentano guerre e risparmiano sui pompieri, che restringono sempre più gli spazi di democrazia.
Mentre la casa brucia.
Ma, se ti prendono a pugni per rubarti il portafoglio mentre la nave va a fondo, magari è il caso di afferrare un remo della scialuppa e colpirli in testa finché non stramazzano, e poi aiutarsi vicendevolmente a salire su quelle scialuppe, abbandonandolo, il portafoglio, a inabissarsi assieme agli stramazzati. Metaforicamente parlando, s’intende.
C’è stato un momento in cui è sembrato che tutti i semi di consapevolezza ambientale e di umana solidarietà, che avevamo gettato per decenni in terreni aridi, stessero infine germogliando sotto l’abbondante pioggia di un movimento globale per il clima. Ma ci ha pensato la dittatura pandemica a bruciare quei germogli appena spuntati, a dividerci, polverizzarci, confonderci, deprimerci. Una parte dei gruppi ambientalisti, abbagliati dal miraggio delle energie rinnovabili, spera che pale eoliche alte come montagne e distese smisurate di pannelli solari risolvano il problema. C’è chi vuole crederlo per continuare come prima e chi, ancora una volta, per stare dalla parte del più forte.
In realtà tutti, ma proprio tutti, in fondo sappiamo che solo una decrescita rapida e radicale può salvarci, unita a impianti di energia rinnovabile ecologici, davvero ecocompatibili, di proprietà delle comunità locali e delle famiglie. Lo sappiamo ma, siccome non siamo disposti ad attuarla, rimuoviamo la consapevolezza più importante per tutti gli esseri viventi di questo pianeta, la più letale per il capitalismo.
Intanto, la casa brucia.
1)https://www.ctvnews.ca/politics/article/more-soldiers-more-money-canadas-top-soldier-extols-benefits-of-spending-boost/
2)https://www.nytimes.com/2025/06/09/world/canada/carney-canada-nato-military-spending.html
3)https://www.greenpeace.org/italy/foreste/
https://www.agrifoodtoday.it/ambiente-clima/soia-mangimi-deforestazione.html
https://ecocentrica.it/deforestazione-ecocentrica/