E anche in Finlandia il voto dell'elettore non conta niente
di Amerino Griffini - 15/05/2022
Fonte: Amerino Griffini
E anche in Finlandia il voto dell'elettore non conta niente.
Alle ultime elezioni per il Parlamento, il 91% dei candidati dell'SDP (socialdemocratici, oggi al Governo) aveva garantito l'assoluta contrarietà dell'adesione alla NATO.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, e ancor più dal Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza, sottoscritto il 6 aprile 1948 da Finlandia e URSS, non ci sono mai stati motivi di contrasto
tra la la Finlandia e l'URSS e neppure in seguito con la Federazione Russa.
Anzi, se il Trattato del 1948 riconosceva gli "speciali interessi strategici dell'URSS" e di conseguenza la Finlandia garantiva la sua neutralità, esisteva anche una speciale compensazione di pagamenti nelle relazioni economiche a garanzia di ambedue. Dopo il crollo dell'URSS, la Federazione Russa si accollò i debiti sovietici nei confronti della Finlandia (circa 600 milioni di euro). Il 3 ottobre 2013 il Governo finlandese annunciò ufficialmente che la Russia aveva saldato interamente i suoi debiti.
Cosa è cambiato adesso? Pressioni e/o ricatti dagli USA o dall'Unione Europea? Timori infondati improvvisamente emersi nonostante le ottime relazioni tra Finlandia e Russia? Improvvisa amnesia o ignoranza delle lunghissime controversie dalla fine della Seconda guerra mondiale tra Ucraina e Russia e l'arcinoto lavorio statunitense da decenni (finanziamenti, donazioni, armi, ...) per creare una spina nel fianco alla Russia da parte dell'Ucraina per favorire lo scontro? La ben orchestrata campagna mediatica internazionale ucraina, fatta di piagnistei, ricatti e minacce a chi non si adegua alla campagna di "solidarietà" e sanzioni?
Di fatto la Finlandia socialdemocratica disattende il volere degli elettori.
