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Gli anti-complottisti compulsivi

di Mario Peroni - 23/05/2020

Gli anti-complottisti compulsivi

Fonte: weltanschauung

Gli anti-complottisti compulsivi nella loro continua crociata rivelano sempre più esplicitamente il loro vero punctum pruriens, cioè che essi detestano e combattono qualsivoglia posizione (anche solo nel pensiero) di profonda distanza rispetto all'esistente contingente, di dissidio radicale in opposizione allo spirito di quest'epoca e di questo mondo.
In effetti non è un errore, dal punto di vista dell'anti-complottista compulsivo, affibbiare lo stigma di "complottista" a tutti questi dissidenti esistenziali, giacché per l'anti-complottista esiste precisamente solo e soltanto questo mondo, che può essere criticato entro certi limiti ma non deve essere rifiutato, men che meno in toto, giammai con passione; chi lo fa è un pazzo pericoloso e basta. La ragionevolezza mondana basilare non deve essere discussa, è auto-evidente, assiomatica: guai, dunque, a dire qualcosa di male sulla Scienza in sé, sulla Politica in sé, sullo Stato in sé, sulla Ragione in sé, etc. etc.
In tal modo, però, gli anti-complottisti assimilano indebitamente al complottismo una posizione filosofico-politico-esistenziale (per non dire spirituale) che invero solo nelle sue versioni più scadenti, semplicistiche, patologiche PUÒ portare al complottismo propriamente detto (ovverosia a concepire letterali super-cospirazioni di fantomatici potenti potentissimi dietro ogni accadimento mondano - attitudine mentale del tutto post-moderna).