Il capitalismo della sorveglianza: bloccare i conti correnti dei clienti non allineati
di Antonio Catalano - 06/08/2023
Fonte: Antonio Catalano
C’è ancora chi crede che il Politicamente Corretto sia qualcosa che riguarda solo il linguaggio verbale? È nato così, negli Usa, sul finire degli anni Ottanta, in quegli ambienti “colti” e liberal che infestavano le università dove cominciarono a comparire regolamenti di condotta verbale (gli “speech codes”) per scoraggiare l’uso di parole ed espressioni ritenute discriminanti. E così si modificava il vocabolario di molte denominazioni per generare forme neutre, spesso edulcorate se non addirittura ridicole. Il paziente diventava assistito, il cieco non vedente, i becchini operatori cimiteriali, i contadini operatori agricoli, la mattanza raccolta di tonni. E siccome la cosa funzionava, nel senso di distorcere la realtà in modo che si perdesse la sua percezione, si cominciò a parlare di “bombardamenti umanitari” che esportavano la democrazia, che i liberal progressisti che si andavano replicando nel nostro mondo ben si guardavano dal definire una vera e propria aggressione oltre che alla dignità dei popoli sottoposti a tali trattamenti pedagogici (iracheni, afghani…) al semplice buon senso.
Ma poi abbiamo cominciato a capire che il campo di applicazione non era solo quello linguistico, con l’imposizione nelle varie articolazioni del potere della neo lingua imperiale, ma direttamente quello sociale, con la “premiazione” di comportamenti sempre più “suggeriti” come corretti. Le varie “emergenze” hanno di volta in volta così imposto il giusto linguaggio e la giusta postura da assumere. L’emergenza “spread” a botta di “lo vogliono il mercati” faceva passare l’austerità neoliberista (da noi con Monti), l’emergenza covid faceva passare la fine della medicina di prossimità e tutte le porcherie imposte da un sistema asservito alle multinazionali del siero magico, ora l’emergenza climatica copre la necessità del capitalismo occidentale di ristrutturarsi lavorando sul senso di colpa dell’individuo responsabile del “surriscaldamento” globale per non trovarsi di fronte a una resistenza (come succedeva nel passato) rispetto a licenziamenti e peggioramento delle condizioni di vita. Per non parlare dell’emergenza anti-russa per consegnarci completamente nelle braccia amorevoli della “democrazia” Nato.
Ora scopriamo che l’ideologia del Politicamente Corretto, che, ripeto, corrisponde a una pratica concreta, serve a bloccare i conti correnti dei clienti non «compatibili con l’azienda bancaria», come scrive nero su bianco la britannica banca Coutts, «in contrasto con la nostra organizzazione inclusiva». Non riguarda solo il caso del cattivo Farage ma ben 350mila depositi a privati e associazioni, che in un anno si son visti cancellati i propri depositi da banche ossequiose alle direttive sui “giusti” comportamenti.
Lo aveva già fatto meno di due anni fa Justine Trudeau in Canada bloccando i conti correnti di quei camionisti che protestavano contro le misure liberticide con la scusa della pandemia. Le banche stanno facendo quello che nella scuola accade già da un po’ di tempo: dare un punteggio più alto allo studente che mostra di aver fatto percorsi ritenuti “giusti” dal punto di vista della “inclusività”. Così in Gran Bretagna – lo dichiara il “Daily Mail” – i conti chiusi sono aumentati da meno di 50mila nel 2016 a quasi 350mila l’anno scorso.
La nuova frontiera del capitalismo della sorveglianza agisce quindi non più sul “solo” piano della messa all’indice dei comportamenti disallineati, sulla loro criminalizzazione e discriminazione reale, ma sul piano del sequestro della fonte del proprio sostentamento materiale.