Il debito degli Usa e i Brics: l’impero sta cadendo
di Giancarlo Selmi - 02/09/2025
Fonte: Infosannio
Gli USA hanno un debito pubblico che quasi raggiunge i 40.000 miliardi di dollari. Il 33% di quel debito è un mano a stati esteri (Cina circa 1.000, ma qualcuno dice l’8%, India circa 280, Brasile circa 200). E questo è il debito federale. Però a questo debito federale vanno aggiunti i debiti sovrani dei singoli stati, spesso consolidati attraverso l’emissione di bond. E, attenzione, va aggiunto un altro debito “de facto” che è quello rappresentato dalle migliaia di miliardi di dollari che girano per il mondo e che fanno parte delle riserve valutarie di molti paesi e in pancia alla maggioranza delle banche mondiali.
Gli USA hanno approfittato della considerazione del dollaro quale riconosciuta e usata divisa di riferimento nei pagamenti delle materie prime e negli scambi commerciali, oltre che divisa di riferimento del Swift, per tenere a galla la propria economia. Quando hanno avuto problemi, li hanno risolti stampando moneta. Gli aiuti alle imprese americane, soprattutto agricole, sono sempre esistiti e ingrassati dalla stampa di moneta. Perfino gli aiuti previsti per il COVID, miliardi di dollari, furono dovuti a stampa di moneta ex novo.
Il dollaro dai tempi di Nixon e Bretton Woods, non è più convertibile (Nixon volle finanziare così la guerra in Vietnam) e gli USA non dispongono di riserve auree capaci di pagare la enorme circolazione della moneta americana.
Immaginiamo per un attimo se oltre tre miliardi di persone, la metà degli abitanti del pianeta, si mettesse d’accordo per usare sistemi di scambio alternativi al Swift e al dollaro. Cosa avverrebbe? Immaginiamo per un attimo se i competitor degli USA, a cominciare dall’India, oggetto delle minacce trumpiane di questi giorni, vendessero i bond americani e si liberassero dei dollari, cosa avverrebbe? L’economia americana esploderebbe in tre secondi. Gli USA andrebbero in default. Lo stile di vita al quale sono abituati gli americani, scomparirebbe.
Gli americani sono terrorizzati dai BRICS e da qualunque forma associativa alternativa al loro sistema di controllo della economia mondiale basato sul dollaro. La riunione di oggi in Cina, la dichiarata tendenza a una visione del mondo multipolare, espressa da Cina, India e Russia, è per gli USA un vero e proprio incubo. E non saranno certo le “trovate” e i dazi di Trump ad alleggerire il sonno. Che, anzi, dalle trovate di Trump verrà reso ancora più terrificante. L’economia americana è un gigante con i piedi di argilla. L’impero sta cadendo.