Il primo colpo
di Vincenzo Costa - 13/06/2025
Fonte: Vincenzo Costa
L'Occidente attacca su tutti i fronti.
1) attacca la triade nucleare russa, che rappresenta la garanzia per la sovranità della Russia. Lo fa utilizzando la lealtà dei russi che, ottemperando a un trattato per il controllo delle armi nucleari, hanno lasciato in bella vista i bombardieri strategici. L'attacco ucraino, reso possibile dall'inghilterra, è una violazione e una distruzione di ogni fiducia. Mira a creare il caos.
2) L'Europa si riarma, e lo fa per attaccare la Russia, non per difendersi. La Russia sa che una volta completato questo riarmo sarà in pericolo.
3) gli usa si sganciano dall'ucraina e dall'Europa per concentrarsi sul pacifico, cioè su un conflitto con la Cina a partire da Taiwan, ma che riguarda molti altri aspetti.
4) Israele non ha più limiti al suo delirio, uccide, bombarda, stermina, la legge promana da Israele e Israele è al di sopra di ogni diritto internazionale. Mira a fare divampare una guerra in medio Oriente, forte del fatto che tutte le cancellerie occidentali, al di là di qualche piccola frasetta, saranno servitori fedeli di Israele, qualsiasi cosa questo faccia.
L'occidente attacca e attaccherà su ogni fronte. Ma in maniera selettiva. La Russia, la Cina, l'Iran. Cambia la tattica, tra Biden e Trump, ma non la strategia: l'Occidente muore se non distrugge Cina, Russia e Iran, e con essi i Brics.
L'Occidente e' entrato in una crisi sistemica.
1) il debito pubblico usa è fuori controllo
2) l'economia occidentale non è più in grado di competere sul mercato con quella cinese e coi brics, deperisce ogni giorno che passa.
3) la Russia e gli altri paesi possiedono terre rare e risorse naturali senza di cui l'Occidente è inerme.
Per l'occidente, per questo Occidente, e' un problema esistenziale: se non distrugge ciò che sta nascendo muore.
Non è un Occidente che può vivere e prosperare in un mondo multipolare, ha bisogno del vecchio ma sempre necesssrio "scambio ineguale".
Ha bisogno di dominare gli altri con sanzioni, con lo FMI. Ma tutto ciò non serve più perché il sud globale, coi brics, si è emancipato da questi ricatti o, almeno, può resistere ad essi.
Ed allora l'unico mezzo per uscire da questa crisi sistemica è la guerra: questa non è un'opzione morale, ma una necessità sistemica.
E quindi alza la posta ogni giorno, crea ogni giorno le premesse del conflitto: l''Occidente vuole COSTRINGERE gli altri a reagire, ma a farlo in maniera parziale. Vuole che risponda la Russia, o l'Iran. Cerca conflitti regionali, la guerra a pezzi. Questa può vincerla.
Sinora ha trovato un mondo equilibrato, misurato, ma a quel mondo sono chiare due cose:
1) appena completato il riarmo le provocazioni saranno quotidiane, sempre più grave, ed a quel punto il conflitto, oramai inevitabile, sarà loro sfavorevole;
2) che affrontare la sfida occidentale in maniera separata li porta alla sconfitta: Cina, Russia, Iran possono non essere distrutte solo se agiscono insieme. E prima che sia troppo tardi. La guerra deve essere globale se non vogliono essere distrutte.
Non hanno molta scelta: o agire insieme, e nei tempi utili, o perire.