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Il soffocamento della personalità nel nostro tempo

di Gennaro Scala - 03/09/2019

Il soffocamento della personalità nel nostro tempo

Fonte: Gennaro Scala

Questo è quanto scrivevo nel mio lavoro su "Bruno Bettelheim e il soffocamento della personalità nel nostro tempo". una ventina di anni fa. Trovo che il brano sia di una certa attualità, perché vi è forse descritto uno dei modi in cui potrà implodere l'Occidente. Il brano ripreso da "Il capitale monopolistico" di Baran e Sweezy è di mezzo secolo fa, tuttavia nell'ambito dei fenomeni sociali tale lasso di tempo non è sufficentemente lungo da poter dire che tale previsione fosse errata, inoltre nel frattempo è crollata l'Unione Sovietica la cui presenza paradossalmente aveva rafforzato il sistema, e soprattutto in Europa ne aveva temperato le tendenze totalitarie e inoltre sta finendo l'egemonia occidentale che costituiva una sorta di compensazione psicologica. Inoltre, i media hanno sviluppato una forme di produzione come le serie televisvie che assomigliano ad un'assunzione di droghe sempre più pesanti atte a compensare quella "distruzione della socialità" che Wolfgang Sofsky riteneva la caratteristica principe dei campi di concentramento

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Leggiamo cosa scivevano Sweezy e Baran sempre in quegli anni: «Se limitiamo l'attenzione alla dinamica interna del capitalismo monopolístico avanzato, è difficile non arrivare alla conclusione che la prospettiva di un'efficace azione rivoluzionaria per rovesciare il sistema è esigua. Da questo punto di vista, il corso più probabile dello sviluppo sembrerebbe essere una continuazione dell'attuale processo di decadenza mentre la contraddizione tra le costrizioni del sistema e i bisogni della natura umana diventerebbe sempre piú intollerabile. Il risultato logico sarebbe la diffusione di disturbi psíchici sempre piú gravi: questi determinerebbero alla lunga la crisi del sistema e l'incapacità per esso di funzionare secondo le proprie regole» (Il capitale monopolistico).
Certo il «sistema» non è «crollato» per i suddetti motivi,
sono sorte varie forme di adattamento che consentono di «tirare avanti» nonostante la pesante alienazione, tuttavia sembra assistere ad un lento processo degenerativo che è difficile pensare possa avere degli esiti propriamente felici.
Oltre agli effetti distruttivi per il singolo, la manipolazione esercitata sulla personalità distrugge la base umana necessaria al fisiologico rinnovamento della società. «Se il peso dei controlli esterni diventa eccessivo, non soltanto l'individuo, ma anche la società cessa di svilupparsi»((Bettelheim, Il cuore vigile). È questo uno dei più importanti insegnamenti della dialettica fra personalità e ambiente sviluppata da Bettelheim che può senz’altro essere applicata al contesto politico attuale.
La difesa dell’individualità non è soltanto un «valore umanistico» ma è un’esigenza vitale della vita collettiva, senza una diffusa coscienza dei problemi collettivi si introduce un processo involutivo. Sempre gli uomini nel corso della storia hanno lottato per adattare le strutture sociali alle loro esigenze.
Oggi queste strutture sarebbero diventate così complesse e potenti, da sembrare impossibile da parte del singolo afferrarne il funzionamento e tantomeno pensare di poterne modificare l’indirizzo.
Da una parte abbiamo una società sempre più complessa,
dall’altra abbiamo un soggetto incapace o inabilitato a sviluppare una personalità adatta ad affrontare la complessità di tale società. Le manipolazioni esercitate sulla personalità fanno sì che lasocietà si sviluppi senza direzione e senza controllo.