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Il totalitarismo è sempre quello degli altri

di Paolo Sensini - 16/02/2022

Il totalitarismo è sempre quello degli altri

Fonte: Paolo Sensini

La forza ipnotizzante del sistema attuale risiede in questo: aver creato un modello iconico di totalitarismo fatto di baffetti, mascelloni, passo dell'oca e fez. Un modello imposto ovunque tramite la martellante cinematografia hollywoodiana, l'imposizione di tale quadretto interpretativo in tutti i programmi scolastici e universitari e con un'editoria di massa totalmente appiattita su quest'unico schema. Una volta isolato questo modello ideale, tutto il resto viene escluso per postulato come non rispondente a quei "sacri" parametri stabiliti.
Che poi oggi superstati come l'Unione Europea, la Cina, Stati Uniti, Russia abbiano poteri enormemente superiori a quanto raggiunto negli anni '30 o '40 del Novecento poco importa.  Ciò che conta, nella vulgata corrente, è che il totalitarsmo sia solo e unicamente quella roba là, mentre il presente viva come in una sorta di bolla fuori dal tempo e dallo spazio.
Non sarà facile rimediare a tale strabismo, anche perché quasi tutta la pubblicistica esistente concorre a creare un simile stravolgimento della realtà. Ma è necessario uscire da questa stortura mentale cercando di cogliere gli elementi fondamentali del problema.
Che sono in sintesi la centralizzazione economica, il controllo fiscale e polizesco della società, la destrutturazione etnica di ogni contesto sociale, ma anche la ferrea direzione di ogni aspetto della comunicazione tradizionale e social.
Una volta chiari questi elementi basilari avremo la cartina di tornasole della situazione in corso. E 2+2 tornerà a fare quattro!