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In Europa nessuno, e sottolineo nessuno, ha la minima idea di cosa gli stia per arrivare addosso

di Giorgio Bianchi - 28/09/2022

In Europa nessuno, e sottolineo nessuno, ha la minima idea di cosa gli stia per arrivare addosso

Fonte: Giorgio Bianchi

Visto che mi sembrate particolarmente rilassati provo a rimettere in fila un po' di avvenimenti.
1. Siete stati obbligati a farvi iniettare un farmaco sperimentale per poter lavorare. Ciò ha portato alla sperimentazione sul campo di uno strumento di controllo sociale che potrebbe fungere anche da tessera annonaria elettronica e di metodi da legge marziale.
2. Il costo dell’energia è fuori controllo e non accenna a rientrare. Anzi, tutte le circostanza lasciano intendere che è destinato ad aumentare. A breve, la maggior parte delle imprese non riuscirà a fare fronte e sarà costretta a chiudere i battenti. Il tessuto produttivo dei paesi manifatturieri dell'Eurozona rischia di andare in blocco cardanico.
3. Sono mesi che politici e organi di informazione paventano razionamenti nell'utilizzo dell'energia e possibili blackout. Il tutto condito da una strana pubblicità subliminale che sta invitando al consumo di insetti e di cibo di sintesi.
Il sabotaggio dei due gasdotti potrebbe essere solo la prima di una serie di azioni che condurranno verso i razionamenti e i blackout.
4. Il conflitto tra Nato e Federazione Russa per interposta Ucraina sta per vivere l'ennesima escalation. Nessuno dei due contendenti può permettersi di lasciare il tavolo da gioco, pena la perdita del proprio prestigio internazionale e la tenuta interna.
5. La Russia ha lanciato la mobilitazione parziale, segno che si prepara a rilanciare. Dato l'esito scontato dei referendum nel Donbass, esiste la possibilità concreta che la Russia dichiari guerra all'Ucraina.
A quel punto toccherà alla Nato fare la sua mossa.
6. In Polonia ci sono più bandiere ucraine che polacche e i baltici stanno addestrando i riservisti.
7. Piccoli conflitti locali stanno divampando attorno alla Federazione russa. Si rischiano inoltre delle situazioni analoghe a quella Ucraina in Moldavia, per via della Transnistria e in Cina per via di Taiwan. Se per qualsiasi motivo dovessero scattare le sanzioni nei confronti della Cina, l'economia mondiale collasserebbe definitivamente.
8. È in atto una campagna russofobica che ricorda in tutto e per tutto le prime fasi delle persecuzioni del secolo scorso. Siamo solo all'inizio, date tempo al tempo. Stiamo all'interno di una spirale assolutamente analoga.
9. L'Europa si avvia verso un periodo di crisi profonda che faciliterà le svolte autoritarie, probabilmente di tipo militare.
Come è avvenuto nel secolo scorso, il contagio partirà dall'Italia. Anche a questo giro Italia e Germania andranno a braccetto verso la tragedia.
10. Tutte le parti in conflitto si sono dichiarate pronte all'utilizzo degli arsenali atomici. Anche l'ultimo tabù è crollato.
11. In Europa nessuno, e sottolineo nessuno, ha la minima idea di cosa gli stia per arrivare addosso.
Sembriamo tanti bambini intenti a giocare sulla spiaggia, ignari dell'onda di Tsunami che ci sta per arrivare addosso.
12. Media, istituzioni e aristocrazia industriale sono infiltrate a tutti i livelli, impossibile aspettarsi da loro un qualche tipo di ripensamento e un ritorno al buonsenso.
13. Le elezioni italiane sono andate esattamente come dovevano andare.