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In guerra non si possono tollerare collaborazionisti

di Alessandro Volpi - 02/03/2022

In guerra non si possono tollerare collaborazionisti

Fonte: Alessandro Volpi

Il clima da guerra in Italia oggi.
Beppe Sala licenzia il direttore d'orchestra Gergiev perché non prende pubblicamente le distanze da Putin
Nel mondo dello sport si escludono atleti, squadre russe dalle competizioni
Si fanno liste di proscrizione sulle persone presuntamente filo-russe su Repubblica, mentre nei talk show chiunque faccia un ragionamento viene attaccato come collaborazionista.
Damilano, per dirne una, ha attaccato Foa per aver collaborato in passato con Russia Today, dicendo apertamente che quindi non aveva diritto ad esprimere la propria opinione
Marc Innaro, storico corrispondente Rai, ostracizzato per aver detto una banalità, cioè che la Nato si è allargata ad est
Infine, capolavoro: l'Università Bicocca di Milano toglie a Paolo Nori un corso su Dostoevskij, perché non è il clima giusto.
Dovremo ricordarci tutto, in ogni caso, se saremo vivi. C'è oggi un partito della guerra, trasversale, che ci sta trascinando verso il baratro. Del resto Di Maio lo ha detto: ora non è importante il dialogo e la pace, ora è importante sconfiggere Putin. In guerra non si possono tollerare collaborazionisti.