Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Ininformazione

Ininformazione

di Daniele Dell'orco - 08/06/2022

Ininformazione

Fonte: Daniele Dell'orco

Il Copasir ha sconfessato il Corriere della Sera riguardo la lista di proscrizione dei "putiniani d'Italia" stilata dal principale quotidiano di questo Paese. A fornirla non sarebbero stati gli 007 come invece scritto nel pezzo da Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini.
Il Corsera, quindi, ha mentito.
Un fatto gravissimo, che esula dalle sensibilità personali circa la guerra in Ucraina e la dice invece molto lunga riguardo lo stato di salute del nostro Paese e della nostra stampa.
La mia personale opinione è che, essendo una delle testate fin dall'inizio più in linea con governo, Europa, mondo anglosassone, e approfittando del fatto che la presidenza del Copasir, di norma affidata all'opposizione, sia in questo frangente nelle mani di un partito (FdI) che su questo tema è fortemente schierata con il governo, il Corsera (con firma della sua vicedirettrice) abbia pensato di potersi fare scudo col Copasir senza timore di smentita/rettifica. L'indicizzazione dei profili sgraditi, tuttavia, è un fatto così ignobile che le istituzioni sono state costrette a dissociarsi.
Qualcuno si scusa? Qualcuno si dimette? Qualcuno viene punito dall'Ordine dei giornalisti? Per ora no.
Ma la vera domanda è: perché si scrivono queste cose?
Cosa passa nella mente di un direttore durante una riunione di redazione quando approva l'idea di pubblicare foto segnaletiche di professionisti, giornalisti freelance, accademici con opinioni diverse?
La loro versione è: questi signori, per uno o centomila motivi, "disinformano". Ma, se anche fosse (molti di loro non li conosco e magari disinformano davvero), non sarebbe questo il motivo reale. La guerra in Ucraina è stata caratterizzata come mai prima da gigantesche campagne di propaganda e disinformazione bipartisan. E allora perché non è mai stata stilata una lista degli "zelenskiani d'Italia" che da 4 mesi disinformano di continuo?
No, questa tendenza a voler screditare, silenziare, ridicolizzare l'altro ha una spiegazione ancora diversa.
Lo scopo è l'ININFORMAZIONE.
È fare in modo, cioè, che sradicando del tutto la possibilità che possano circolare versioni difformi da quella principale, possano passare totalmente inosservate anche notizie VERE ma capaci di rovinare la narrazione.
Gli esempi sono infiniti:
- Le fosse comuni di Bucha scavate dagli ucraini anziché dai russi;
- La fake delle trincee scavate a mano dai russi a Chernobyl con conseguente morte certa degli autori;
- Il tentativo russo di bombardare le centrali nucleari;
- I MIG-21 rumeni abbattuti (per sbaglio?) dalla contraerea ucraina;
- Le mine antinave sparse per tutto il Mar Nero dagli ucraini;
- I tentativi di destabilizzazione della Transnistria con incursioni ucraine attribuiti ai russi;
- Il bombardamento aereo, mai avvenuto, sull'ospedale pediatrico di Mariupol;
- Il Tockha-U sparato dagli ucraini che ha colpito (per sbaglio?) il centro di Donetsk.
Se ne potrebbero fare molti altri. E dalla lista sono volutamente esclusi gli episodi di infowar (che è cosa sottilmente diversa dalla disinformazione, poiché di norma volta ad uno scopo militare e quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'arma) come il "fantasma di Kiev", il mito dei martiri dell'"Isola dei serpenti", i ferimenti fantasiosi di Gerasimov, etc.
Il punto è che le notizie elencate prima sono VERE, non è disinformazione. Ma creando un clima di ostilità e repressione si mettono le persone in una condizione a dir poco assurda:  riportandole si finisce per essere considerati putiniani.
Le liste di proscrizione, allora, servono ad introdurre la presunzione di verità: una notizia FALSA non viene verificata, viene diffusa per sostenere la propria narrazione e viene considerata vera fino a prova contraria.
Silenziando o demonizzando quelli che potrebbero smontarla, automaticamente diventa Vangelo.
È importante che le persone capiscano il meccanismo e siano in grado di smascherarlo, visto che si applica a moltissimi argomenti e non solo alla guerra. Soprattutto, è importantissimo che le persone non cadano nel tranello di considerare "pieni di rubli" quelli che ci tengono a dipingere il quadro completo delle situazioni. Perché l'opinione personale su Putin, su Zelensky, sulla Nato, sulla Cina, sulle ragioni degli abitanti del Donbass, può essere SOSTENUTA e considerata ACCETTABILE, se argomentata dai fatti, in ogni caso.
Anche senza negare le verità.