L’uomo col ciucciotto
di Roberto Pecchioli - 27/08/2025
Fonte: EreticaMente
Giunto a un’età grave, lasciate illusioni e speranze, mi capita di ringraziare Dio di essere nato negli anni Cinquanta del secolo scorso. Ho potuto vedere il mondo di ieri , viverlo per un po’ e poi assistere alla Grande Trasformazione. Sarà colpa dell’ anagrafe, ma il paragone è imbarazzante. Meno male che sono un boomer , per di più sessualmente normale. Lascio volentieri presente e futuro alle generazioni più giovani, chiedendo perdono per non aver lottato abbastanza e aver consegnato loro un mondo invertito alla deriva.
Questo è il tempo degli “ultimi uomini” descritti da Nietzsche, il profeta della morte di Dio , che è anche fine dell’uomo. Creatore e creatura si dissolvono nel ridicolo. “La terra è diventata piccola, e su di essa salta l’ultimo uomo, che rende tutto piccolo”. Piccolo, infantilizzato, debole, debosciato, pieno di tic e di dipendenze, la copia peggiorata del misero homunculus del Faust di Goethe, di cui le sfortunate generazioni ultime nulla sanno, con le spalle piegate sullo smartphone e l’esile cultura delle FAQ, le domande e le risposte preconfezionate su Internet.
Alcune cose tuttavia neppure Nietzsche avrebbe potuto immaginarle. La cretinizzazione delle masse, la degenerazione degli ultimi uomini“ non aveva ancora raggiunto certi livelli. Tremiamo al pensiero di che cosa saremo/saranno tra dieci anni. Sembra che sia arrivata dalla Cina, o meglio da Tik Tok, l’ultima tendenza estiva, il ciucciotto per adulti. Adulti? Forse per la carta d’identità, infanti privi di cervello, regalato gaiamente al sistema delle mode alimentate dal potere. Ragionamento zero, encefalogramma piatto: l’infantilizzazione dell’uomo – in particolare dell’esemplare maschio della specie chiamata per eccesso di ottimismo homo sapiens– viene manifestata perfino nell’appendice orale che non si vergogna di ostentare.
L’informazione viene dal canale televisivo francese TF1, sezione Salute (!!!).”Ciucci per adulti: il piccolo oggetto riservato ai neonati diventa un oggetto emozionale alla moda”. La pratica di mettere il ciuccio in bocca sarebbe iniziata qualche mese fa. “Sulle reti sociali alcuni utenti sfoggiano i loro ciucciotti giganti, elogiandone i benefici per calmare lo stress, l’ansia e facilitare il sonno “ TF1 spiega con aria dotta che suggere fa bene. “Succhiare, un modo naturale per calmarsi”, assicura l’autrice del servizio. Piccola suzione, piccolo beneficio; grande suzione, grande beneficio: per chi succhia ciucciotti giganti, la pratica “porta un senso di serenità”, poiché la suzione non è un “riflesso esclusivo dei neonati”. Laurence Roche, l’ esperta di servizio, è categorica: la suzione “non è solo finalizzata al nutrimento fisico, ma anche allo sviluppo corporeo e fisiologico del bambino. Fornisce un senso di conforto e sicurezza”.
Al bambino, per l’appunto, ma la lezione è chiara: ciucciamo tutti e il mondo sarà un posto migliore. Certo, corruga la fronte l’eminente scienziata della tettarella, la suzione può diventare una dipendenza, I medici si dicono preoccupati: “Questa tendenza riflette un malessere, persino un’infantilizzazione dell’adulto”.
Noooo, non ci saremmo mai arrivati ! È qui che emerge l’importanza di lunghi anni di studi chini sui libri. È stato consultato uno psicologo di spicco, il dottor Tayeb Hamdi. Secondo lui i ciucci sono diventati popolari durante il confinamento pandemico. Probabilmente, ipotizza, si vendevano di nascosto per calmare i clienti che non sapevano più se bere il caffè seduti o in piedi. In quel periodo di guerra totale contro il virus insidioso, i più piccoli non sono cresciuti – alcuni non sono mai usciti di casa – e i più grandi sono regrediti. Purtroppo, “la regressione, che doveva essere temporanea, è diventata duratura, rivelando un bisogno emotivo insoddisfatto”. Da allora, il ciuccio si è affermato come mezzo per “affrontare una realtà percepita come instabile, angosciante, difficile da affrontare”.
L’unico aspetto negativo, ahimè, è la salute orale. Gli odontoiatri sono preoccupati: i ciucciotti possono danneggiare i denti, “causare lesioni al palato e tensione alla mandibola”. Soprattutto, “la suzione ripetuta può causare dolore nella zona cervicale”. Un nuovo fronte per la previdenza sociale. Secondo TFI Santé, la moda del ciuccio per adulti è di origine cinese; Tik Tok è una creazione del Dragone, a cui non pare vero di combattere l’Occidente in decadenza con un’arma mediatica tanto potente. Non fu Sun Tzu a teorizzare ne L’arte della guerra, venticinque secoli fa, il concetto “vincere senza combattere” ? Si riferiva all’abilità di ottenere la vittoria attraverso strategie intelligenti, pianificazione accurata e comprensione profonda del nemico, evitando così il costo e la distruzione della guerra.
Il quotidiano francese Le Figaro lanciò l’allarme nel 2022. “Come la Cina protegge i suoi bambini e trasforma i nostri in idioti con il social network Tik Tok”. Spiegava il quotidiano parigino che “ le differenze tra la versione cinese e quella internazionale di Tik Tok sollevano una questione: quella dell’abbrutimento dei giovani da parte di un soft power straniero”. Tik Tok conta un miliardo e mezzo di utenti mensili in tutto il mondo, soprattutto giovani. E mentre le élite occidentali si preoccupano dell’azione di hacker russi sulle nostre scelte elettorali piangendo sulla democrazia minacciata, fingono di ignorare che le reti sociali possono creare generazioni di cretini. Probabilmente è la loro vera funzione.
La prova è nel ciuccio. Lanciato da Kim Kardashian, il ciucciotto con marchio Dior o Vuitton, decorato con strass, diventerà un accessorio alla moda. Lo produrranno i giganti cinesi Temu e Shein, responsabili anche della campagna pubblicitaria. Suggeriamo gratuitamente alcuni slogan: “Tettarella per tutti!”, “Libertà, uguaglianza, suzione!” Sarà un successone . Strano che ancora non sia stata lanciata la moda di portare come copricapo un vaso da notte, che certamente desterebbe l’entusiasmo degli ultimi uomini, maggioranza del mondo al contrario. Siamo convinti – e perfino ammirati- del fatto che il potere ci conosca meglio di quanto ci conosciamo noi stessi e sappia applicare alla realtà le acquisizioni non solo della psicologia e della tecnologia, ma perfino le intuizioni dei filosofi. L’ homunculus che hanno plasmato è la realizzazione concreta dell’ultimo uomo descritto da Zarathustra : “l’essere più disprezzabile, colui che non sa più disprezzarsi, che non è capace di partorire stelle perché privo di spinta vitale. La sua razza è inestinguibile come quella della pulce di terra. “
L’ultimo uomo è immerso nel nichilismo passivo, vive inseguendo piaceri immediati, raggiungibili attraverso narcotici di vario genere, è conformato alla massa e da essa confortato, non ha volontà propria. Segue senza neppure sospettarlo la volontà calata dall’alto, considerandosi buono e giusto. In Ecce homo Nietzsche ne dà una definizione fulminante : “I buoni non sono capaci di creare: essi sono sempre il principio della fine: essi crocifiggono colui che scrive valori nuovi su tavole nuove, essi immolano a se stessi l’avvenire, crocifiggono ogni avvenire dell’uomo! “ Sono cioè gli schiavi ideali. L’ultimo uomo vuole cancellare ogni grandezza e rendere tutti suoi simili, mansueti e mediocri, per sradicare sul nascere qualsiasi possibile minaccia alla sua condizione e al suo benessere. L’omarino con il ciuccio, l’uomo della pubblicità interessato a lavaggio e prelavaggio, il “mammo” che non prende in braccio il figlio ma lo porta in grembo, l’eterno fanciullo con la coperta di Linus e il ciuccio di Tik Tok, è già il presente.
Il potere ha bene appreso la lezione dei grandi ed è riuscita a creare generazioni di Peter Pan, il bambino che non voleva crescere, bisognosi del ciucciotto , oggetto emozionale e insieme transizionale, di una transizione che non avviene mai, e di emuli di Lucignolo, il bambino svogliato che convince Pinocchio a seguirlo nel Paese dei Balocchi, dove si gioca sempre e si fa quel che si vuole da mattino a sera. Il viaggio avviene su un carro guidato da un finto buono, autentico malvagio, l’Omino di Burro il cui vero compito, arrivati a destinazione, è di vendere sul mercato i bambini, trasformati in asini.
Metaforico o reale, il ciucciotto di Tik Tok è la prigionia nell’infanzia, l’effetto placebo della paura di vivere e lottare, la dolce museruola dell’ impotenza, la catena che lega alla volontà del potere per spegnere la volontà che Ulisse spiega così a Dante: “ l’ardore ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore ; ma misi me per l’alto mare aperto. “
Nessuno con il ciucciotto in bocca diventa uomo, nessuno si mette nell’alto mare aperto. Proprio ciò che vogliono i padroni del bestiame umano. Ma che te lo dico a fare, indifferente, sventurata, omologata, tatuata Generazione Z?