Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / La pericolosa alleanza tra Rothschild e Papa Francesco

La pericolosa alleanza tra Rothschild e Papa Francesco

di F. William Engdahl - 28/12/2020

La pericolosa alleanza tra Rothschild e Papa Francesco

Fonte: Comedonchisciotte

Santo cielo! Il Papa più globalista e interventista dai tempi delle Crociate del XII secolo ha formalizzato un’alleanza con i maggiori esponenti della finanza mondiale, guidati nientemeno che dalla nobile famiglia dei banchieri Rothschild. Questa nuova alleanza è una joint venture denominata “Consiglio per il Capitalismo Inclusivo con il Vaticano.” L’iniziativa è una delle più ciniche e, visti i protagonisti, anche una delle frodi più pericolose, da quando il guru del WEF di Davos e protetto di Henry Kissinger, Klaus Schwab, aveva iniziato a promuovere il Grande Reset dell’ordine capitalista mondiale. Cos’è e cosa nasconde questo cosiddetto Consiglio per il Capitalismo Inclusivo con il Vaticano?

Sul loro sito web proclamano, nella tipica lingua di legno dell’ONU, che “Il Consiglio per il Capitalismo Inclusivo è un movimento di imprenditori e leader del settore pubblico e privato mondiale che lavora per costruire un sistema economico più inclusivo, sostenibile e affidabile, che risponda alle esigenze dei nostri popoli e del pianeta.” Un sistema economico più sostenibile e affidabile? Non suona come la famigerata Agenda 21 dell’ONU e la sua diretta discendente, l’ Agenda 2030, il grande progetto globalista? Continuano poi così: “Il capitalismo inclusivo riguarda, in pratica, la creazione di valore a lungo termine per tutti gli azionisti – imprese, investitori, dipendenti, clienti, governi e comunità.”

E poi: “I membri del Consiglio assumono impegni attuabili, in linea con i pilastri per la creazione di valore sostenibile del World Economic Forum International Business Council – Persone, Pianeta, Principi di governance e Prosperità – e per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.”

Nell’annunciare l’accordo con il Vaticano, Lynn Forester de Rothschild ha dichiarato: “Questo Consiglio seguirà l’avvertimento di Papa Francesco di ascoltare ‘il grido della terra e il grido dei poveri’ e di rispondere alle richieste della società per un modello di crescita più equo e sostenibile.

Il loro riferimento al Forum Economico Mondiale di Klaus Schwab non è un caso. Questo Consiglio è l’ennesimo paravento di quello che sta diventando un disperato sforzo globalista per convincere un mondo scettico che quelle stesse persone che avevano creato il modello post-1945 della globalizzazione guidata dal FMI e dalle mega-corporazioni supernazionali, responsabili della distruzione dell’agricoltura tradizionale a favore dell’agroalimentare tossico e dell’abbattimento del tenore di vita dei paesi industrializzati con la delocalizzazione del lavoro nei paesi con manodopera a basso costo, come il Messico o la Cina, ora saranno alla testa dell’iniziativa che dovrebbe correggere i loro stessi abusi. Saremmo veramente degli ingenui se dovessimo crederci.

Rothschild e soci

Prima di tutto, sarebbe utile dare un’occhiata a chi sono questi capitalisti “inclusivi” che uniscono le proprie forze con il Papa e il Vaticano. La fondatrice è una signora che porta il nome di Lady Lynn Forester de Rothschild. È la moglie del capo della NM Rothschilds Bank di Londra, Sir Evelyn de Rothschild, un mega miliardario in pensione di 90 anni. Lady Lynn è però di origini più “comuni,” è nata in una famiglia della classe operaia americana del New Jersey dove il padre, come lei racconta, faceva due lavori per poter permettere a lei e ai suoi fratelli di laurearsi in legge e in medicina. Sembra che abbia avuto dei mentori influenti, dato che in un primo tempo aveva lavorato a Wall Street e poi nel settore delle telecomunicazioni, tra cui Motorola, e aveva guadagnato già qualche decina di milioni di dollari prima di intrecciare una relazione sentimentale con Sir Evelyn e i suoi 20 miliardi di dollari di patrimonio. Si dice che Henry Kissinger abbia avuto un ruolo personale nell’incoraggiare l’unione transatlantica tra i due.

Lady Lynn è interessante anche al di là del suo famoso marito. Scorrendo l’elenco dei passeggeri che avevano volato sul jet privato del condannato per sfruttamento della prostituzione minorile e probabile agente del Mossad, Jeffrey Epstein, un dei nomi che compare è “de Rothschild, Lynn Forester.”

È interessante notare che la stessa Lynn Forester, nel 1991, prima di convolare a nozze con Sir Evelyn, aveva generosamente concesso ad un’amica britannica il pieno uso di una delle sue proprietà di Manhattan, questo dopo l’apparente omicidio del padre stesso dell’amica, il magnate dei media britannici e agente del Mossad, Robert Maxwell. L’amica britannica di Lynn, Ghislaine Maxwell, è oggi in attesa di processo per il reato di complicità nello sfruttamento della prostituzione minorile in qualità di partner di Jeffrey Epstein. Secondo quanto riferito, la Maxwell aveva usato, fino a poco tempo fa, l’indirizzo di Manhattan di Lady Lynn come sede legale di una bizzarra organizzazione no-profit chiamata Terramar che lei ed Epstein avevano fondato nel 2012, presumibilmente con lo scopo di salvare i nostri oceani. Quando Epstein era stato arrestato, [Ghislaine] aveva rapidamente sciolto la no-profit. Una degli sponsor di Terramar era una un’organizzazione chiamata Fondazione Clinton, cosa che ci porta all’altra sua amica.

Lady Lynn ha un’altra amica di lunga data, di nome Hillary Clinton, il cui marito, Bill, era stato anche lui registrato sulla lista dei passeggeri del jet privato Lolita Express di Epstein, circa due dozzine di volte. Lynn e il suo nuovo marito, Sir Evelyn, erano infatti talmente intimi dei Clinton che, nel 2000, I coniugi Rothschild avevano trascorso parte della loro luna di miele ospiti dei signori Clinton alla Casa Bianca. Successivamente, nel 2008, Lady Lynn era diventata una delle maggiori raccoglitrici di fondi [in gergo “bundler”] per il Partito Democratico e lo aveva rifatto anche nel 2016, per la candidatura di Hillary alla presidenza. Era stata anche consulente di Hillary per il programma economico, un programma di libero mercato basato su Adam Smith, come lo aveva descritto lei stessa in un’intervista.

I “Guardiani” di Lady Lynn

L’accordo dei Rothschild con il Vaticano, oltre alla co-fondatrice Lady Lynn Forester de Rothschild, comprende anche un gruppo selezionato di miliardari e organizzazioni finanziarie, pomposamente autonominatesi i “Guardiani“. È un termine che si adatterebbe più ad una gang del South Side di Chicago o ad un gruppo di mammasantissima della mafia. Insieme ai loro nuovi amici del Vaticano si autodefiniscono i guardiani morali per la riforma del capitalismo.

L’elenco di questi Guardiani comprende Rajiv Shah, Amministratore Delegato della Rockefeller Foundation, ed ex partner della truffa AGRA della Gates Foundation, quella che aveva introdotto i semi OGM in Africa. La Rockefeller Foundation è coinvolta nella promozione di un “lockdown” pandemico fin dal 2010 ed è una componente fondamentale dell’agenda del WEF sul Grande Reset. È stato appena pubblicato un rapporto Rockefeller, Reset the Table: Meeting the Moment to Transform the US Food System [Resettare la tavola: il giusto momento per trasformare il sistema alimentare americano].

I Guardiani dei Rothschild includono anche Darren Walker, Amministratore Delegato della Fondazione Ford. Queste due fondazioni, Ford e Rockefeller, hanno avuto più influenza sulla politica estera imperiale americana dello stesso Dipartimento di Stato americano o della CIA, comprendendo anche il finanziamento della fallita Rivoluzione Verde in India e in Messico e la creazione di colture OGM con fondi Rockefeller.

Il capo della DuPont, un gigante della chimica e degli OGM, è un altro Guardiano, oltre alle chiacchierate aziende produttrici di vaccini e farmaci Merck e Johnson & Johnson. Merck aveva taciuto sugli effetti collaterali del suo farmaco antinfiammatorio Vioxx, fino a quando più di 55.000 consumatori erano morti di infarto. Negli ultimi anni, la Johnson & Johnson è stata coinvolta in numerose frodi, tra cui gli effetti negativi del suo farmaco antipsicotico Risperdal e la presenza di amianto cancerogeno nel suo talco per bambini e deve affrontare anche migliaia di azioni legali per il suo ruolo di principale fornitore di materia prima per l’oppioide OxyContin, il letale antidolorifico di Purdue Pharma.

Tra gli altri Guardiani figurano i CEO di Visa, Mastercard, Bank of America, Allianz Insurance, BP. Nel 2016, Visa, insieme a USAID aveva patrocinato il catastrofico esperimento di Modi per l’introduzione dei pagamenti cashless in India.

Degno di nota è anche il Guardiano Mark Carney, ex direttore della Banca d’Inghilterra e sostenitore di una valute digitale centrale in sostituzione del dollaro. Carney è ora l’inviato speciale delle Nazioni Unite per l’Intervento sul Clima e la Finanza.

Carney è anche membro del Consiglio di Amministrazione del Forum Economico Mondiale di Davos, il promotore pubblico di quel Reset del capitalismo globale che vorrebbero imporci entro il 2030, l’agenda distopica dell’economia “sostenibile.” Infatti, nel Consiglio del WEF troviamo molti dei Guardiani Rothschild, tra cui il miliardario Marc Benioff, fondatore dell’azienda di cloud computing Salesforce e il capo dell’OCSE, Angel Gurria. E l’ex CEO di Credit Suisse, Tidjane Thiam fa parte dell’International Business Council del World Economic Forum.

Tra gli altri Guardiani di questa trasformazione del capitalismo inclusivo vi è il capo della Bank of America, che era stata citata in giudizio dal governo statunitense per una frode connessa alla crisi dei mutui subprime statunitensi del 2008, oltre che per il riciclaggio di denaro sporco per i micidiali cartelli della droga messicani e la criminalità organizzata russa. La lista selezionata del Guardiani include anche Marcie Frost, la controversa Amministratrice Delegata di CalPERS, l’enorme fondo pensionistico statale californiano che gestisce oltre 360 miliardi di dollari.

Il capo della State Street Corporation, una delle più grandi società di gestione patrimoniale del mondo con 3,1 trilioni di dollari in gestione, è un altro dei Guardiani. Nel gennaio 2020, State Street aveva annunciato che avrebbe votato contro gli amministratori delle società dei principali indici azionari che non avessero rispettato gli obiettivi di cambiamento ambientale, sociale e di governance. Questo è ciò che viene chiamato Green Investing, una componente del cosiddetto Socially Responsible Investing. La strategia del WEF, spinta anche da altri membri del suo consiglio di amministrazione, come Larry Fink di BlackRock, premia le aziende ritenute “socialmente responsabili.” Questa è la chiave dell’agenda del capitalismo inclusivo, non solo quello dei Guardiani Rothschild, ma anche del WEF.

Il loro sito web sostiene che i Guardiani gestiscono più di 10,5 trilioni di dollari e controllano aziende che impiegano 200 milioni di lavoratori. Ora, un breve sguardo al loro nuovo partner in Vaticano.

Moralità vaticana?

Ironia della sorte, o forse no, Papa Francesco, il partner scelto per dare credibilità “morale” al gruppo dei mega capitalisti guidati da Rothschild, è lui stesso coinvolto in quelli che potrebbero essere lo scandalo finanziario, la frode e l’uso improprio dei fondi della Chiesa più imponenti nella storia moderna del Vaticano. Questo, nonostante il fatto che Papa Francesco, come nuovo Papa, avesse dichiarato nel 2013 che uno dei suoi compiti principali sarebbe stato quello di rimettere ordine nella scandalosa gestione delle finanze vaticane. Una cosa del genere non è mai avvenuta, e sono già passati più di sei anni. Alcuni osservatori vaticani sostengono addirittura che la corruzione finanziaria sia peggiorata.

Lo scandalo ruota intorno al cardinale, ormai caduto in disgrazia, Angelo Becciu, che, fino al 2018 era stato, di fatto, confidente abituale e capo di gabinetto del Papa. Becciu aveva ricoperto la posizione di Sostituto per gli Affari generali nella Segreteria di Stato, un posto chiave nella Curia romana, fino al giugno 2018, quando il Papa lo aveva elevato al soglio cardinalizio e lo aveva fatto, ironia della sorte, responsabile della Congregazione delle Cause dei Santi. Becciu, evidentemente non santo, per anni ha avuto l’opportunità di investire centinaia di milioni e addirittura miliardi di fondi della Chiesa, comprese le donazioni per i poveri dell’obolo di san Pietro, in progetti scelti insieme ad un ex banchiere del Credit Suisse. I progetti comprendevano una quota di 150 milioni di euro in un complesso immobiliare di lusso a Londra e 1,1 milioni di dollari in un film, Rocketman, sulla vita di Elton John. Tutto questo era venuto alla luce quando gli scandali relativi alla pedofilia in Vaticano avevano costretto Papa Francesco a dimettere dallo stato clericale il cardinale Theodore McCarrick di Washington, il primo cardinale all’interno della Chiesa a cadere vittima delle accuse di abusi sessuali.

La stampa italiana ha riferito che il Papa sapeva dei dubbi investimenti di Becciu e, prima che scoppiasse lo scandalo [McCarrick], li aveva addirittura apprezzati. Nel novembre 2020 la polizia italiana aveva fatto irruzione nella residenza dell’ex contabile vaticano di Becciu e aveva trovato 600.000 euro in contanti e le prove che il dipendente, nel corso degli anni, tramite fatture false si era appropriato di 15 milioni di dollari.

Con un background simile, il nuovo Consiglio per il Capitalismo Inclusivo con il Vaticano di Lynn de Rothschild merita un attento esame, perché, chiaramente, insieme al Forum Economico Mondiale di Klaus Schwab, hanno in mente grandi cose per “riformare” l’economia planetaria, ma queste grandi cose non saranno nè belle nè morali, possiamo esserne certi.

 

Fonye: journal-neo.org
Link: https://journal-neo.org/2020/12/22/the-dangerous-alliance-of-rothschild-and-the-vatican-of-francis/

Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org