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La Russia è sempre più grande potenza

di Gianni Petrosillo - 23/08/2019

La Russia è sempre più grande potenza

Fonte: Conflitti e strategie

Sulla Russia si sentono sempre tante sciocchezze, frutto di propaganda stracciona o di approccio economicistico che svia dalla realtà. Ancora qualche giorno fa, uno dei nostri organi di informazione, o di “inseminazione” ideologica, titolava: “Guai economici, conflitti etnici, e spopolamento: la Russia fa più pena, che paura”. Pietà fanno detti scribacchini la cui patetica invettiva assomiglia più ad uno scongiuro che alla verità ma non saranno i riti apotropaici, contro la Russia, dei narratori prezzolati a salvare l’Occidente dalla perdita di effettiva centralità militare e sociale. Perché di questo si tratta.
Siamo ancora convinti che Mosca stia patendo per le sanzioni comminatele in seguito alla diatriba ucraina mentre esiste un’accertata reciprocità dei danni economici tra partner internazionali. Questa però è solo una valutazione minima, appena attinente alla superficie dei problemi e alla superficialità dei giornalisti. Si sentono fior di esperti annunciare l’imminente tracollo russo poiché il suo sistema sarebbe una immensa monocoltura gasiera priva di concreta competitività industriale e tecnologica. Tutte queste sono fake news consolatorie che stridono con i risultati ottenuti dal gigante euroasiatico in campo scientifico e nei settori tecnici più avanzati. La Russia sta dando ampi esempi delle sue capacità di sviluppo e di proiezione strategica, tanto che criticità e conflitti, dagli esiti prima scontati, adesso rappresentano una enorme incognita per i vecchi egemoni mondiali, adusi a infinite provocazioni.
Ad inizio di agosto c’è stato un incidente nucleare a Severodvinsk. I nostri media ne hanno subito approfittato per puntare il dito su una nazione che si pone al di fuori della pace mondiale. Poi ci sarebbero anche i danni ambientali causati dai “pazzi” del Cremlino che ignorano i rischi connessi alle proprie ambizioni geopolitiche. Questa gentaglia accusatrice si dimentica di aver voluto mutilare e accerchiare un gigante indebolito dalla fine di una lunga esperienza storica, alternativa al potere statunitense e al suo modello capitalistico. Eppure tutti hanno voluto prendersi un pezzo di impero sovietico senza farsi scrupoli o pensare alle conseguenze. Ora si stigmatizza la Russia per aver pretese di risorgimento, fatto che inevitabilmente comporta il lancio di una nuova sfida globale. Rebus sic stantibus. Verrebbe proprio da dire non fare agli altri ciò che non vorresti subire ma qui trattiamo di una dinamica intrinseca alla storia che esula dai pre-giudizi morali dei predatori epocali, i quali si indignano degli appetiti altrui avendo la pancia piena.
Occorre, invece, prestare la dovuta attenzione alla rinascita russa e alle possibilità che essa offre in un contesto di incipiente multipolarismo. E’ una occasione soprattutto per quegli Stati che dall’ancestrale sottomissione agli Usa non hanno più molti vantaggi, anzi semmai il contrario. L’Italia sarebbe tra questi ma abbiamo una classe dirigente talmente cieca ed ignorante da non saper andare oltre i bilanci (che nemmeno sa come far quadrare) e vincoli esterni.
Recentemente è stata la rivista statunitense Stratfor a chiarire quali sono i propositi di Mosca che ha le sue priorità proprio nel riarmo strategico. Non che l’economia non conti ma la si deve smettere di pensare che ciò che fa di un Paese una grande Potenza sia il livello del suo debito pubblico o la bilancia dei pagamenti. Gli ignoranti lo dicono e i fessi lo credono.

Come afferma Stratfor, le nuove armi nucleari strategiche russe si adattano al più ampio sforzo di Mosca per mantenere il suo deterrente nucleare. Traduco molto liberamente e mi scuso preventivamente di qualche inesattezza di linguaggio tecnico-militare ma il testo è chiaro in sé. “Le ambizioni spingono la Russia oltre i confini delle sue capacità in alcuni di questi progetti - anche con risultati mortali, come dimostra il caso più recente – e tale sforzo complessivo costringerà senza dubbio gli Stati Uniti a una risposta.
Come parte dei suoi sforzi di modernizzazione militare, la Russia ha dato la priorità allo sviluppo della sua deterrenza strategica. A tal fine, lo scorso anno Putin ha annunciato ufficialmente che la Russia stava sviluppando diversi ambiziosi sistemi di armi strategiche per eludere le difese missilistiche statunitensi. Mentre la maggior parte di questi sistemi è sulla buona strada per l'implementazione operativa, alcuni continuano ad affrontare difficoltà significative. Nell'incidente dell'8 agosto, … alcuni scienziati russi stavano testando il sistema missilistico Burevestnik, noto anche come 9M730 o, nella NATO, come SSC-X-9 Skyfall. Il governo russo non ha dichiarato apertamente che è stato il Burevestnik ad esplodere, ma i pochi dettagli che ha condiviso puntano in quella direzione. Diverse dichiarazioni hanno descritto un missile lanciato da una piattaforma di test offshore che includeva una piccola fonte di energia che utilizzava materiali radioattivi... In effetti, l'uso di un reattore nucleare in miniatura nel Burevestnik darebbe un raggio praticamente illimitato.
Il presidente russo Vladimir Putin si è vantato di questa gamma quando ha annunciato una serie di armi strategiche in fase di sviluppo in un discorso sullo stato della nazione nel marzo 2018, annunciando il Burevestnik e altri cinque sistemi che hanno lo scopo di rafforzare la capacità della Russia di mantenere un deterrente strategico contro gli Stati Uniti. …Questi sistemi, a parte il Peresvet (un laser mobile utilizzato per la difesa aerea e missilistica), sono tutti specificamente orientati contro le capacità di difesa missilistica degli Stati Uniti, che la Russia considera una minaccia significativa alla sua capacità di sostenere un deterrente strategico. La forza nucleare strategica è una delle ultime rivendicazioni della Russia a un grande status di potere. Combinato con la sua importanza nel contrastare la superiorità della NATO nelle armi convenzionali, il desiderio della Russia di conservare il suo status dominante la costringe a sviluppare il suo deterrente strategico sopra ogni altra cosa. Questo è anche il motivo per cui la Russia percepisce gli sforzi di difesa antimissile degli Stati Uniti come una grave minaccia e perché sta lavorando per assicurarsi di poterli sconfiggere. Di conseguenza, lo sviluppo di questi sistemi per lo più offensivi gioca un ruolo critico nel modo in cui la Russia ha scelto di affrontare la strategica corsa agli armamenti, piuttosto che, ad esempio, sforzandosi di raggiungere la parità con gli Stati Uniti nelle capacità difensive. Il missile Burevestnik, a sua volta, si inserisce in questo schema, poiché può raggiungere una portata globale grazie alla sua turbina a propulsione nucleare e, poiché è un missile da crociera, può eludere le difese missilistiche manovrando in volo. Un'altra arma che è stata messa a punto dopo l'annuncio di Putin del marzo 2018 è il missile ipersonico Kinzhal con capacità nucleare. Questo missile, che gli aerei da combattimento o i bombardieri trasporterebbero, può raggiungere velocità elevate come Mach 10 e manovrare per superare i sistemi di difesa missilistica. A seguito di test approfonditi, il Kinzhal è ora operativo a titolo sperimentale su alcuni mezzi, sebbene continuino ulteriori sviluppi per estenderne l'uso ai bombardieri strategici russi. Spingendo ulteriormente il concetto di ipersonica, la Russia ha anche lavorato sul vettore ipersonico Avangard. Secondo i piani dell'esercito, i missili balistici intercontinentali (ICBM) sganceranno il vettore, che poi si staccherà e raggiungerà il suo obiettivo a velocità fino a Mach 27. Proprio come il Burevestnik, l'Avangard può anche manovrare in volo - anche se a velocità molto maggiori - per evitare attivamente le difese missilistiche…L'Avangard dovrebbe diventare operativo entro il prossimo anno…L'Avangard dipende anche in una certa misura dallo sviluppo di un'arma separata che Putin ha menzionato nel suo discorso del 2018: l'ICBM Sarmat…che è destinato a sostituire alla fine l'intero arsenale nucleare russo basato su silos. Mentre il missile è principalmente una versione aggiornata e più potente del suo predecessore dell'era sovietica, offre alcune capacità aggiuntive contro le difese missilistiche grazie alla sua fase di accelerazione più breve (che limita il tempo durante il quale gli avversari della Russia possono rintracciarlo dallo spazio al momento del lancio) e segnalata capacità di funzionare come sistema di bombardamento orbitale frazionario (FOBS). Quest'ultima capacità consentirebbe al Sarmat di portare in orbita testate nucleari prima di rientrare nell'atmosfera per proseguire verso i propri obiettivi. Ciò significa che le armi nucleari russe non avrebbero bisogno di seguire un percorso balistico o proiettato verso gli Stati Uniti, ma potrebbero essere lanciate in qualsiasi direzione prima di emergere dallo spazio per avvicinarsi al paese da aree con meno radar o copertura antimissile.
Tuttavia, non tutte queste superarmi strategiche russe sono missili; una delle armi più atipiche è il Poseidone, un grande siluro che è sia a potenza nucleare che a propulsione nucleare. Descritto come un veicolo subacqueo senza pilota, il Poseidon … sarà in grado di raggiungere velocità fino a 100 chilometri all'ora e viaggiare fino a 10.000 chilometri da sola. La propulsione nucleare del Poseidon è simile a quella dei sottomarini nucleari e più facile di quella del Burevestnik. Viaggiando sott'acqua, il Poseidon sarà anche in grado di evitare i sistemi di difesa antimissile, sebbene, naturalmente, sarà in grado di colpire solo un set di obiettivi limitato. Il test fallito dell'8 agosto illustra i rischi connessi allo sviluppo di un missile alimentato da un reattore nucleare, vale a dire la possibilità che un incidente possa rilasciare materiali radioattivi. Oltre a ciò, tuttavia, evidenzia anche le continue sfide dell'industria della difesa russa di far funzionare effettivamente il missile”.

Questo vi sembra un Paese sull’orlo del baratro? La Russia sta incrementando la capacità delle sue forze strategiche eppure qualcuno continua a sostenere che da un giorno all’altro l’impero di Putin collasserà per scarsità di mezzi finanziari ed economici. Sono balle propalate da servi che appositamente vogliono scoraggiare e scongiurare nuove alleanze anti-egemoniche tra Mosca e alcuni sudditi europei sempre più scontenti di Washington (nonostante gli attestati di fedeltà imperitura al “regno” atlantico). La fase andrà inevitabilmente in questa direzione anche se a qualcuno non piace.