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La Tecnica e la natura

di Nicola Guerra - 17/07/2021

La Tecnica e la natura

Fonte: Nicola Guerra

Per prima cosa una forte solidarietà e un cuore per le vittime della tragedia tedesca e anche per tutti quelli che hanno perso la propria casa e oggi vivono un presente di dolore e vedono un futuro buio. Che i cuori non abbondino solo per le vittime che ci stanno a cuore, secondo il politicamente corretto, ma siamo simbolo di semplice solidarietà umana.
Poi alcune considerazioni. Jünger è il pensatore che a mio avviso meglio analizza il rapporto dell'uomo con la tecnica. Se la tecnica è priva di guida o guidata dalla sola ricerca del profitto diventa un pericolo immane. Se si sposta l'alveo di un fiume per consentire lo sfruttamento minerario si violano le leggi della Natura per sostituirle con quelle umane di una tecnica inebriata da deliri di onnipotenza. I risultati sono pessimi. La Natura presto o tardi presenta il conto.
Occorre piuttosto fare minor retorica ambientalista e tornare a capire e rispettare davvero leggi e principi della Natura. Occorre vivere in armonia con la Natura e non guidati da tecnica vuota e spasmodica ricerca di profitto. Un delirio quello della tecnica, che soffoca il mondo da secoli e che fa parte di un lungo processo nel quale l'uomo ha spostato il sacro dagli elementi naturali (sole, acque, alberi, etc.) a figure umane, a un unico dio fatto a sua immagine, scollegate dal mondo della Natura che ci circonda. L'uomo divino che tutto può. Che tutto muove. Che tutto distrugge. Senza cambio di paradigma arriveremo su Marte o su Venere ma prima avremo devastato la nostra terra.