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Le quattro colpe di Zelensky, mentre la Russia lo accerchia

di Alessandro Orsini - 04/07/2025

Le quattro colpe di Zelensky, mentre la Russia lo accerchia

Fonte: Alessandro Orsini

L 'Ucraina è sconvolta. Trump non darà all'Ucraina le armi di cui Zelensky ha un bisogno disperato. La difesa aerea ucraina è in ginocchio. I bombardamenti russi sono sempre più numerosi ed efficaci. Mentre l'Ucraina si indebolisce, la Russia si rafforza. I russi avanzano su tutti i fronti principali. E la Corea del Nord è pronta a inviare altri 30.000 soldati. L'impresa di Kursk si è risolta nell'ennesimo disastro. Il 6 agosto 2024, Zelensky ha invaso il territorio russo. I grandi media si esaltarono. Scrissi su queste colonne: "Per ogni passo avanti, l'Ucraina farà due passi indietro". Dopo avere scacciato gli ucraini da Kursk, Putin ha operato uno sfondamento a Sumy, dove ha schierato circa 50.000 soldati a 19 km dalla città. Muovendo da Sumy verso Kursk, gli ucraini avevano fatto un passo avanti. Adesso ne fanno due indietro. Trump vuole arrivare alla pace in Medio Oriente con le bombe americane sull'Iran. E vuole arrivare alla pace in Europa con le bombe russe sull'Ucraina. La "ricetta" è sempre la stessa: ottenere la pace con la guerra. A Zelensky la ricetta piace moltissimo quando è applicata contro Teheran. Ora che è applicata contro Kiev, la ricetta deliziosa diventa disgustosa. Trump crede che Zelensky sarà costretto ad arrendersi sprofondando sotto le bombe. Quindi riduce la sua difesa aerea. Lo slogan: "Pace attraverso la guerra" non è altro che la legge del più forte. Il doppio standard è il pilastro del Diritto Internazionale all'occidentale. Se un militante di Hamas si nasconde in un ospedale di Tel Aviv pieno di ebrei-israeliani, Netanyahu lo rade al suolo? Ovviamente no.

E, adesso, veniamo alle colpe e agli errori di Zelensky, che i media italiani nascondono. La prima colpa di Zelensky è di essere diventato Presidente dell’Ucraina senza conoscere la politica internazionale. Zelensky ha avuto la colpa di credere che il sostegno degli Stati Uniti e dell'Europa all'Ucraina sarebbe stato infinito. Zelensky ha avuto la colpa di credere allo slogan di Biden e di Meloni: "Sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario". E poi le armi e i soldi son finiti. L'ingenuità è un crimine in politica internazionale perché espone milioni di persone a pericoli mortali. La seconda colpa di Zelensky è di non sapere che la politica estera degli Stati Uniti cambia spesso con i presidenti. Obama aveva firmato gli accordi sul nucleare con l'Iran; Trump li ha strappati, nonostante il rispetto degli impegni da parte di Teheran. Biden ha dato armi all'Ucraina e Trump gliele toglie. La terza colpa di Zelensky è di avere sottovalutato la forza militare della Russia che Zelensky ha sempre rappresentato come un debolissimo Stato di cartone.

La quarta colpa di Zelensky è di avere sottovalutato la rete internazionale della Russia e il suo legame con la Cina. Avendo iniziato la guerra con una conoscenza inadeguata del sistema internazionale, Zelensky ha creduto nella propaganda della NATO, secondo cui la Russia sarebbe rimasta sola e isolata. Zelensky non si è reso conto che la Russia e la Cina perseguono lo stesso obiettivo strategico: risospingere l'Occidente a Occidente. Pechino e Mosca hanno il problema comune di allontanare l'esercito americano dai propri confini. Dal punto di vista della Cina, la guerra in Ucraina è il primo tempo della guerra per Taiwan.

E poi gli errori tattici. Zelensky ha ordinato l'invasione di Kursk senza calcolare bene le ricadute in Donbass, dove i russi hanno iniziato ad avanzare più speditamente. Le politiche della NATO hanno causato la distruzione dell'Ucraina. L'idea di sconfiggere la Russia usando gli ucraini ha dato pessimi risultati. Chissà se l'uso della guerra per raggiungere la pace andrà meglio con l'Iran. Per ora, sembra di no: l'Iran ha sospeso la sua collaborazione con l'AIEA.