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Mascherine

di Guido Dalla Casa - 09/03/2021

Mascherine

Fonte: Arianna editrice

  Dobbiamo portare tutti la mascherina. Così non vediamo l’espressione di chi ci sta parlando, e chi ci sta di fronte non vede la nostra. Non vediamo se ride, anche se di risate ormai ce ne sono poche. Ma non possiamo vedere neanche se è leggermente sorridente.

  Forse ormai solo altri esseri senzienti possono ancora accorgersi del nostro stato d’animo, in particolare i cani, perché loro lo sentono per altre vie. Ma noi umani non possiamo più percepire neanche un sorriso, quello che predispone bene un colloquio. Non possiamo percepire neppure quel lieve sorriso simile a quello delle statue del Buddha, quel volto che sembra precedere l’ingresso nel nirvana. Ma forse quello non c’era già più, era introvabile sui volti umani dell’Occidente.

   Questa volta la scienza avrà anche qualche valido motivo per suggerire e imporre la mascherina, ma la scienza ufficiale, quella divulgata, considera reale soltanto la materia. Che conseguenze ci saranno sulla mente, individuale, collettiva, inconscia, estesa, ecologica?

  Se tutti devono portare la mascherina, finiamo con l’immaginare spesso dei volti turbati dai démoni dell’avere e del fare, caratteristici della nostra civiltà.

 Una citazione di Guido Ceronetti:

  “Staccarsi progressivamente dall’esistenza è l’insegnamento tradizionale dell’India, l’immersione frenetica nel vivere è l’inarrestabile malattia dell’Occidente. Abbiamo esportato dappertutto questo nostro miasma, eccitatore di violenza, spegnitore di sorriso.”