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Non siamo mai stati così vicini alla terza guerra mondiale

di Matteo Martini - 01/06/2025

Non siamo mai stati così vicini alla terza guerra mondiale

Fonte: Matteo Martini

Non siamo mai stati così vicini alla terza guerra mondiale dai tempi della crisi di Cuba.
Colpendo la flotta strategica russa di bombardieri un proxy della NATO ha creato uno squilibrio nel rapporto di bilanciamento strategico della MDA, la dottrina della mutua distruzione assicurata, che garantisce che non ci sia un conflitto nucleare. Se questa parità viene minacciata la Russia si ritiene in diritto di sferrare un attacco nucleare.
Non lo dico io, lo dice la dottrina strategica russa sulle armi nucleari, modificata nel 2024.
Nella migliore delle ipotesi, i russi potrebbero usare l'Oreshnik, un gradino in più nella scala dell'escalation che costringerebbe l'Occidente a usare per primo l'arma nucleare, perdendo sul piano morale (ammesso che, giunti a questo punto, di fronte al rischio di una conflitto termonucleare, l'aspetto abbia ancora importanza).
Ma la Russia dovrebbe puntarlo sulle capitali europee, non sull'Ucraina. 
Il coordinamento dell'attacco non poteva che essere NATO, per due ragioni: la prima è il livello organizzativo, visto che sono stati colpiti tre aeroporti militari, non uno solo, e le informazioni sono comunque frutto dell'intelligence NATO che ha interesse ben più dell'Ucraina, a colpire il potenziale strategico-nucleare russo.
Il secondo motivo è che un attacco di precisione ha richiesto la guida satellitare per il direzionamento dei droni. L'Ucraina non possiede però dei satelliti.
Qui le responsabilità di Trump sono massime: è lui il comandante in capo del primo Paese della NATO. Axios ha rivelato che era stato informato dagli Ucraini poco prima dell'attacco, il che conferma le sue responsabilità, ma dall'altra punta a sminuirle. Le cose stanno non esattamente così. E quando alcuni giorni fa il presidente ha detto che se non fosse stato per lui alla Russia sarebbero capitate cose molto brutte, ora capiamo che stava dando un avvertimento in stile mafioso.
Ora, il prossimo che mi dice che no però Trump vuole la trattativa, è l'uomo di pace, si becca un vaffanculo scritto in maiuscolo, perché forse non avete ben chiaro ancora quanto sia grave questo attacco. Ed è tutta responsabilità americana e atlantica.

PS: Medvedev rispose a Trump che la cosa molto brutta sarebbe stata la Terza Guerra Mondiale.