Non uccidere l'innocente
di Lorenzo Borrè - 14/09/2025
Fonte: Lorenzo Borrè
Le diverse reazioni all' omicidio di Charlie Kirk confermano, in modo desolante, che lo sdegno per l' uccisione di un civile non combattente spesso (troppo spesso) variano, da una parte e dall' altra dei contrapposti schieramenti politici, a seconda delle idee oppure dell' etnìa oppure della religione della vittima: in modo vergognoso si trova sempre un argomento per relativizzare la condotta omicida che la parte contrapposta condanna . E se non si relativizza, si minimizza.
Come se il precetto etico "non uccidere l' innocente", che distingue l' umano dal disumano, in certi casi non valesse o fosse attenuato per qualche ragione superiore.
A volte, addirittura, lo sdegno per l'uccisione di un singolo innocente, appare scuotere certe coscienze assai di più della mattanza di decine di migliaia di bambini.
Oggi più che mai vale dunque l' appello di Vittorio Arrigoni: restiamo umani.
Ci sono già troppe tempeste nel mondo.