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Quel gap cognitivo tra sudditi e cittadini

di Riccardo Paccosi - 23/06/2022

Quel gap cognitivo tra sudditi e cittadini

Fonte: Riccardo Paccosi

Due giorni fa, durante una visita medica, una dottoressa gentile e simpatica, vedendo sul mio fascicolo sanitario che non ho fatto neanche mezza dose di va**ino, ha voluto intavolare con me una discussione cercando di smuovermi dalle mie posizioni.
Siccome la persona era simpatica, mi sono predisposto cordialmente all'ascolto nonché a prendere eventualmente in considerazione una parte delle sue ragioni.
Ma anche questo tentativo di dialogo, partito con le migliori intenzioni, è naufragato.
A questa dottoressa ho a un certo punto detto, infatti, d'aver avuto due amici morti per Co**d e altrettanti morti per reazioni avverse; ma, su quest'ultimo punto, ho trovato un muro di rimozione assoluta: i morti per reazioni avverse, mi ha risposto, rappresentano quella minuscola percentuale che si manifesta, sempre e comunque, per tutte le tipologie di farmaco.
Mentre nei media di alcuni paesi, come per esempio Israele, inizia a incrinarsi il muro dell'omertà e si inizia a parlare di aumenti percentuali elevati del numero annuo di malori improvvisi fra le persone giovani e gli sportivi, in Italia l'occultamento è ancora totale.
Tra i sostenitori e gli oppositori del potere costituito, quindi, continua a esserci una distonia totale in merito alla definizione di realtà.
Questo perché - come già ebbi modo di rilevare due anni fa agli inizi dell'emergenza - l'opinione pubblica non si è MAI divisa intorno a tesi scientifiche; le discussioni intorno a queste ultime, sono sempre state conseguenza di una divisione pregressa e assai più profonda: la divisione tra chi ripone fiducia completa nel potere costituito e chi, al contrario, ritiene che quest'ultimo persegua interessi particolari che non solo non corrispondono al bene comune, ma anzi ne rappresentano l'antitesi.
Una divisione etico-filosofica, quindi, tra chi sceglie di essere cittadino e chi, attraverso l'attribuzione di fiducia incondizionata ai dominanti, sceglie di essere suddito.