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Realtà Parallela

di Roberto Buffagni - 25/03/2022

Realtà Parallela

Fonte: Roberto Buffagni

Stamattina visto i dibattiti della puntata di ieri di "Piazza Pulita". Primo dibattito Fubini (vicedirettore “Corriere della Sera”), Nathalie Tocci (direttrice IAI), Mario Calabresi (giornalista, non so dove lavori), Alberto Negri (inviato “il manifesto”), poi più tardi fritto misto con Gary Kasparov, Selvaggia Lucarelli, altri politici e giornalisti italiani e stranieri ma ho lasciato perdere quasi subito. 
Ho rischiato lo choc anafilattico. 
Rischio choc anafilattico perché nel primo dibattito, tranne Orsini che riferiva alcuni fatti elementari, gli altri, tranne Alberto Negri che sa come stanno le cose ma fa il pesce in barile per posizionamento professionale, e compresa Nathalie Tocci che dirigendo l’Istituto Affari Internazionali avrà certo una formazione specifica nel campo delle Relazioni Internazionali, parlano solo dall’interno della Realtà Parallela, e quel ch’è più grave e preoccupante CI CREDONO!!!! 
Probabilmente si dovrebbe parlare di “credere di credere”, acuta formulazione che Leszek Kolakowski adottò per spiegare l’adesione all’ideologia comunista, in bilico tra buona e malafede, nei paesi di socialismo reale post IIGM; ma insomma, questi qui ci credono. 
Sono capaci di pensare – si fa per dire – solo all’interno di questa bolla, di questa egregora di Realtà Parallela, e argomentano con abilità a partire da fondamenti che hanno zero rapporti con la realtà realtà, storica e fattuale. 
I fondamenti della Realtà Parallela sono i seguenti due: 
1) Putin (non “la Russia”, Putin) ha invaso l’Ucraina in vista di una espansione imperiale russa, l’Ucraina è solo il primo passo, quindi “Putin” va fermato.
Il fatto che la Russia NON abbia i requisiti fondamentali per tentare un’avventura imperiale di queste proporzioni (demografia, potenza economica, potenza militare) fa parte delle realtà realtà ma non può penetrare nella Realtà Parallela. Orsini l’ha ricordato, si trova a pagina 1 del capitolo 1 di ogni manuale di Relazioni Internazionali, ma all’osservazione si risponde con il dileggio, o con la citazione di “un discorso di Putin” dove egli strologa di destino imperiale russo eccetera. 
2) L’Ucraina è la vittima di un’aggressione e un paese sovrano che ha il diritto di difendere la sua libertà e integrità. 
Nessuno, neanche Orsini immagino per non essere linciato, segnala il fatto che la Russia ha aggredito l’Ucraina per difendersi dalla NATO, l’alleanza militare più potente del mondo. 
Ma forse è troppo difficile, non esageriamo, vediamo se un elemento della realtà realtà più facile può sgusciare nella Realtà Parallela.
Un elemento facilissimo della realtà realtà è compendiato dalla domanda: l’Ucraina può vincere da sola contro la Russia, se la riforniamo di armi e sanzioniamo la Russia? “Vincere” significando “costringere le FFAA russe a ritirarsi dall’Ucraina e lo Stato russo a rinunciare ai propri obiettivi”?
Trattandosi di un pronostico, non c’è una risposta matematicamente certa, ma si può congetturare ragionevolmente ciò che è probabile e ciò che è improbabile. Dato il rapporto di forze militari convenzionali tra Ucraina e Russia, è altamente improbabile che l’Ucraina possa “vincere” da sola. Visto anche il capitale politico enorme che il governo russo ha impegnato in questa operazione militare, è altamente improbabile che esso rinunci a proseguire le ostilità sinché non ha ottenuto, in un modo o nell’altro, gli obiettivi limitati ed essenziali che si è prefisso e CHE SONO NOTI SIN DA PRIMA DEL GIORNO 1 dell’invasione. 
Perché l’Ucraina “vinca”, dunque, non si può fare affidamento su un improbabilissimo capovolgimento delle sorti militari, ma su un “regime change” in Russia, con insediamento di un governo filo-occidentale che proclama “il dittatore Putin ha trascinato la Russia in un’avventura imperdonabile, ci scusiamo e invertiamo la rotta di 180°.” 
Quanto è probabile questo evento? È abbastanza probabile da giustificare una politica di cobelligeranza a fianco dell’Ucraina? Secondo me, no: ma perlomeno sarebbe indispensabile parlarne, analizzarne la possibilità sulla base di dati, prove, previsioni ragionevoli, precedenti storici concreti. Ma nella Realtà Parallela, dati, prove, previsioni ragionevoli, precedenti storici concreti non ci abitano proprio, si dissolvono istantaneamente sotto le luci dei riflettori. Infatti nel dibattito chi propone questa ipotesi (Fubini) la butta lì e basta, ci vuole il “regime change”, come si effettuerà e con quali conseguenze non si sa ma va bene lo stesso.. 
C’è poi un elemento della realtà realtà, effettivamente assai ostico, che nella Realtà Parallela assolutamente non può fare capolino: ossia il fatto che assistendo militarmente l’Ucraina, volontariamente o per errore, l’Occidente può innescare un conflitto diretto con la Russia, una grande potenza nucleare. Ogni tanto nella Realtà Parallela lo si nomina, ma non lo si prende sul serio, mai. 
In effetti si tratta di uno sviluppo improbabile, perché allo stato degli atti Stati Uniti e Russia dichiarano ufficialmente di non volere la Terza Guerra Mondiale. È però una possibilità concreta, ossia un evento che effettivamente può realizzarsi, e le cui conseguenze sono incalcolabili, di un ordine di grandezza himalayano che può giungere sino al conflitto nucleare strategico tra Stati Uniti e Russia e all’incenerimento di vasti territori europei. Vale la pena di parlarne? Di analizzare i costi/benefici di una politica che può condurvi rispetto all’opportunità di dare assistenza militare all’Ucraina? A me pare di sì, sopravvivere di solito è un interesse primario dei singoli e delle comunità politiche. 
Però alla Realtà Parallela interessa solo la sopravvivenza della Realtà Parallela. Della sopravvivenza dei singoli e delle comunità politiche, alla Realtà Parallela interessa zero. Ecco perché mi viene lo choc anafilattico a vedere uno stupido programma TV.