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Scienza e teologia: ovvero dove non osano le aquile della politica

di Riccardo Paccosi - 16/06/2022

Scienza e teologia: ovvero dove non osano le aquile della politica

Fonte: Riccardo Paccosi

Sotto la superficie narrativa umoristica, nel mio ultimo libro - che verrà presentato in giro per l'Italia nei prossimi giorni - sostengo due tesi.
1) Occorre prendere di petto la scienza, ma non nel senso di acquisire lo scientismo come prospettiva: al contrario, si tratta di capire che è l'ambito specifico della scienza a rendere visibili le strategie politiche e ideologiche della classe dominante.
Mentre la politica - anche di opposizione - non è in grado di prevedere quello che accadrà anche solo fra un mese, lo scenario delle innovazioni tecnologiche - quelle annunciate, quelle già in corso d'implementazione, quelle di cui si può leggere su qualsivoglia rivista scientifica - delinea invece un quadro del futuro dai contorni tanto distopici quanto estremamente chiari e definiti.
Se la politica non riesce a tener conto di questo quadro organico e unitario - malgrado esso sia pubblicamente esposto e si stia materializzando sotto i nostri occhi - vuol dire che occorre un'impostazione epistemologicamente differente.
2) Se quello che è in gioco è il Negantropocene - ovvero la sostituzione dell'uomo con le macchine nella funzione di tèlos del mondo e della storia - bisogna prendere atto che nessuna dottrina politica, oggi, è abbastanza forte da poter generare un pensiero realmente antagonista. Soltanto la teologia può attaccare frontalmente una prospettiva che chiama in causa l'umano e che - con l'avvento delle macchine come forma di vita principale - punta a cancellare la prospettiva della morte.
Le dottrine politiche esistenti, si richiamano perlopiù alla sociologia e all'economia. Poi, ce n'è qualcuna che pone la tradizione come opzione risolutiva di contrasto al tecno-nichilismo.
Ma la verità è che, per combattere lo stato di cose esistente, occorre un nuovo pensiero - ancora lontanissimo dall'esistere anche solo in nuce - che contenga la politica, la filosofia della scienza e la teologia entro un unico sistema d'analisi.
Magari ci vorranno generazioni per venirne a capo, ma intanto non fa male sapere quale sia il cuore del problema e della ricerca che ne dovrebbe conseguire.