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Sulla questione del complottismo

di Fabio Falchi - 08/04/2020

Sulla questione del complottismo

Fonte: Fabio Falchi

Secondo Aristotele vi sono diversi tipi di opposti. La caratteristica degli opposti contrari - che sono specie di un medesimo genere che distano massimamente tra di loro - è quella di ammettere degli intermedi. Non è così tra opposti contraddittori. Ad esempio, tra il bianco e il nero (che, secondo Aristotele, è pure opposto privativo, poiché è privo di luce) vi sono il giallo, il rosso, il blu ecc., ma tra bianco e non bianco non c'è nessun termine intermedio. Orbene, il giallo non è bianco, ma non per questo è identico al nero.
Lo stesso vale riguardo all'opposizione tra complottista e non complottista. Chiaramente si tratta di una opposizione diversa tra chi pensa che strategia o logica di sistema e complotto non siano sinonimi.
Nota al riguardo è la concezione marxiana del feticismo della merce, in base a cui occorre un "dis-velamento" di carattere teorico per capire che cosa sia in realtà la merce. Occorre cioè una "critica" dell'economia politica. "Critica" è quindi termine che in Marx svolge il ruolo del concetto di Ragione (Vernunft) in Hegel e che consiste nel mostrare l'unità degli opposti, che invece l'intelletto (Verstand) isola l'uno dall'altro cadendo in contraddizione (ovvero scinde gli inscindibili).
Per quanto concerne allora la questione del complottismo, è evidente che lo si possa criticare senza negare che vi siano delle strategie di potere che dipendono dal sistema capitalistico .
La differenza rispetto al complottismo, in sostanza consiste nel fatto che per comprendere quali siano le strategie del capitale occorre la "critica" del sistema capitalistico - sia che si sia marxisti sia che non lo si sia (come chi scrive, che pur riconosce la fecondità intellettuale del pensiero di Marx) - il che certo è diverso e, perlomeno a mio giudizio, assai più difficile e più impegnativo delle "analisi" dei cosiddetti "complottisti", benché i neoliberali insipienti (come i vari Mentana, Burioni, ecc.) non sappiano neppure fare questa fondamentale distinzione.