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Truffe da sbarco

di Marco Travaglio - 20/06/2025

Truffe da sbarco

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Ci vuole del talento anche per dire bugie. Che, perché ci creda qualcuno, richiedono un qualche elemento vagamente realistico, un minimo di logica, un barlume di plausibilità. Sennò non ci casca nessuno, come sta avvenendo per la guerra di Netanyahu all’Iran, che passerà alla storia come la più impopolare e assurda degli ultimi 30 anni. È partita da un classico della propaganda bellicista: non c’è un minuto da perdere, l’Iran è a un passo dall’atomica. Naturalmente non è vero, come spiega il capo dell’Aiea Grossi dopo l’indecente travisamento del suo rapporto sull’uranio arricchito al 60% (per la Bomba serve il 90). E come conferma da mesi l’intelligence Usa: nessuna atomica prima di sei anni. Ma è dal 1995 che Netanyahu accusa l’Iran di essere lì lì e ora il suo ministro degli Esteri Katz giura che ha già sei testate. Peccato che Teheran sia sotto controllo costante dell’Aiea perché aderisce al Trattato di non proliferazione, mentre Israele non ci pensa neppure e resta una potenza nucleare “illegale” come India, Pakistan e Corea del Nord. Allora tutti ripetono che “l’Iran non può avere l’atomica”. E perché mai? Chi stabilisce chi può e chi non può? I primi a dire che l’Iran non può avere l’atomica sono quattro Paesi che ce l’hanno: Usa, Israele, Francia e Regno Unito. Israele ha il diritto di sentirsi minacciato dalle inesistenti atomiche iraniane, mentre l’Iran non ha diritto di sentirsi minacciato dalle vere atomiche israeliane. La balla successiva è che, ove mai l’Iran avesse l’atomica, la userebbe subito per attaccare Israele. Ma è tutto da dimostrare: Israele ce l’ha da quasi 50 anni e non l’ha mai usata, come tutte le altre potenze nucleari del mondo, tranne una: gli Usa.
Quindi perché Israele bombarda l’Iran? Balla di riserva: perché ayatollah e pasdaràn sono brutti, sporchi e cattivi. Verissimo, anche se hanno molti meno morti sulla coscienza di Netanyahu, Usa e Nato singolarmente presi. Ma dove sta scritto che un regime che non piace a Israele o agli Usa va abbattuto a suon di bombe? E, visti i precedenti di regime change, quante possibilità ci sono che, caduto questo governo, ne arrivi uno migliore? Alcuni squilibrati che imbrattano la stampa evocano e intervistano negli Usa Reza Pahlavi, figlio e omonimo dello Scià corrotto e sanguinario che fu cacciato nel 1979 con la famiglia dalla rivoluzione khomeinista. Cioè fingono di credere che, dopo 46 anni di teocrazia, i 90 milioni di iraniani non vedano l’ora di avere un monarca assoluto e un governo laico, filoccidentale e filoisraeliano perché glielo chiede il popolarissimo Netanyahu a suon di bombe. Naturalmente i monarchici in Iran sono quattro gatti e pure divisi, come le altre flebili opposizioni. Ma imparare almeno a mentire?