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Un sistema immunitario

di Guido Dalla Casa - 11/12/2020

Un sistema immunitario

Fonte: Arianna editrice

  Mentre stiamo scrivendo, o leggendo, o dormendo, molte cellule del nostro corpo  muoiono e altre si formano per mantenere in salute il complesso. Un Organismo tende a conservare la sua struttura: ciascuna sua componente non vive soltanto per sé stessa. Inoltre un Organismo riesce ad autocorreggere la variazioni non troppo drastiche che minacciano la sua salute, o la sua vita. Probabilmente non c’è alcuna coscienza in questi processi, forse del tutto inconsci, ma comunque mentali. Inoltre il sistema immunitario è sempre pronto a respingere le variazioni o gli attacchi, più o meno esterni, che minacciano l’intero Organismo.

  L’Ecosfera (la Terra) ha un comportamento molto simile: non è necessario che sia un’Entità cosciente (forse lo è, non lo sapremo mai) , ma, a questi effetti, si comporta comunque come un Organismo e ripara le anomalie che la minacciano, con la sua scala dei tempi.

  Da una fonte autorevole:

   Le forze psichiche non hanno certamente niente a che fare con la coscienza; per quanto ci piaccia trastullarci con il pensiero che coscienza e psiche siano identiche, la nostra non è altro che una presunzione dell’intelletto. La nostra manìa di spiegare tutto razionalmente trova una base sufficiente nel timore metafisico, perché illuminismo e metafisica sono sempre stati due fratelli ostili. Le “forze psichiche” hanno piuttosto a che fare con l’anima inconscia.                                                                                                                       Carl Gustav Jung     

  Non si capisce proprio perché nessuno si meraviglia di quanto detto sopra nel caso di un organismo vivente, mentre se qualcuno pensa che l’Ecosfera abbia qualcosa di simile a un sistema immunitario, o comunque una capacità omeostatica, viene guardato come un visionario, un “esoterico” o un appassionato di fantascienza.

  Ciò premesso, visto che oggi il sistema Ecosfera è in una situazione patologica molto grave a causa della crescita economica (nata in una cultura sviluppatasi in una delle sue specie) che ne altera fortemente il funzionamento e ne disarticola drasticamente i cicli vitali, appare perfettamente logico che il suo sistema immunitario si sia messo all’opera per guarire il Complesso e riportarlo nelle sue condizioni vitali. In questo quadro si inserisce il comportamento del Covid-19, o di qualche virus che verrà in seguito.

  Ricordiamo che tutto fa parte dell’Ecosfera, quindi anche gli addetti del laboratorio di Wuhan. Del resto il virus sembra più attivo dove è maggiore la densità umana e dove c’è molta agitazione, dove più impera il “démone del fare” che caratterizza la civiltà industriale, espressione attuale della cultura occidentale, che ha ormai invaso il mondo intero. Non dimentichiamo che 5000 culture umane, durante tutta la loro storia, non hanno minimamente pensato allo sviluppo economico, anzi, neanche all’intera economia.

  Insorgeranno quelli che inneggiano alle “magnifiche sorti e progressive”, gli eredi intellettuali di coloro che, alla fine dell’Ottocento, erano convinti che la criminalità sarebbe scomparsa molto presto dato che si stava diffondendo l’illuminazione pubblica. Questi “sviluppisti”  si danno da fare sempre più per “la ripresa”, cioè per continuare tutto come prima: crescita, sviluppo e simili amenità. Di solito citano subito i progressi della medicina, che nessuno nega (con qualche riserva su alcuni aspetti): forse però sono poi costretti a sostenere che, per scoprire la penicillina, era necessario costruire un miliardo di macchine, con tutto quello che vi è collegato (strade, pneumatici, trasporti lunghissimi, industrie estrattive, petrolio, raffinerie, ecc.) e trasportare immense quantità di merci avanti e indietro attraverso il mondo intero; oltre a inondare gli oceani della Terra con centinaia di milioni di tonnellate di plastica indistruttibile. Ma dovevano far crescere il PIL.

    Ma allora, cosa dovremmo fare? E’ evidente: aiutare a guarire la Terra, che è l’Organismo di cui siamo parte, cioè arrestare immediatamente la crescita demografica-economica e mantenerci in equilibrio dinamico con tutti gli esseri senzienti, altri animali, piante, ecosistemi.

  Così è stato per centinaia di milioni di anni e, in qualche modo, tornerà ad essere.

  Si tratta di utopie, ma l’utopia è la nostra unica speranza di evitare eventi gravemente traumatici nel transitorio che porterà a cambiare modello culturale.