Von der Leyen e il dettato del capitalismo liberale
di Alessandro Volpi - 28/07/2025
Fonte: Alessandro Volpi
Torno sull'accordo tra Ue e Stati Uniti perché mi sembra surreale il modo in cui viene valutato. Mi spiego meglio. La presidente Von der Leyen ha elogiato tale accordo perché garantisce stabilità e certezza. Non sono parole casuali. Il problema vero infatti non è costituito solo dalla pesantezza dell'accordo, ma dalla chiara dipendenza dell'Europa dagli Stati Uniti, tanto marcata che senza quella dipendenza non è possibile per l'Europa alcuna stabilità e alcuna certezza. In altre parole il neoliberalismo ha costruito, negli anni, un sistema per cui, in termini economici, gli Stati Uniti sono il mercato indispensabile delle merci europee, sono il terminale dei risparmi europei, sono i possessori dei data base necessari per l'economia europea, sono i detentori di una moneta, il dollaro, di cui, paradossalmente nonostante l'euro, gli europei non possono fare a meno, sono fondamentali per il sistema dei pagamenti europei, per la tenuta del sistema bancario, per la sopravvivenza dei fondi pensione europei, dominati da quelli Usa, sono essenziali per i semi conduttori e per buona parte dell'innovazione tecnologica europea. In estrema sintesi, il neoliberalismo ha costruito almeno gli ultimi quarant'anni sull'impossibilità per l'Europa di fare a meno degli Stati Uniti secondo un modello che ha reso i ricchi, europei, più ricchi e impoverito larga parte della popolazione europea. Per questo Von der Leyen e la classe dirigente europea, in cui si è perfettamente integrata anche la destra ex sovranista, non possono tollerare una "guerra economica" con gli Stati Uniti; perché la dipendenza è diventata strutturale e, dunque, ora che il capitalismo Usa è in grave affanno, l'Europa neoliberale è terrorizzata di un suo possibile crollo, destinato, appunto, a destabilizzare l'intero capitalismo, non solo americano. Quindi, adesso, servono a poco i distinguo nazionali rispetto a Von der Leyen che ha interpretato in maniera ortodossa, e di conseguenza, suicida il dettato del capitalismo liberale.