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Tronchetti Provera chiama lo straniero. Come Ludovico il Moro...

di Carlo Gambescia - 03/04/2007

 

La questione della vendita di Telecom “allo straniero”, può essere analizzata su tre piani.
Il primo è quello interno. E riguarda i problemi insoluti di Tronchetti Provera con la politica italiana, e in particolare con il centrosinistra. E più in dettaglio le sue scarse capacità imprenditoriali. Probabilmente Tronchetti Provera si aspettava più sostegno ( probabilmente da Fassino e D’Alema ). Commettendo così un errore di valutazione: in Italia, sostanzialmente, solo la Fiat ha goduto e gode di uno “statuto speciale”. E, ovviamente Torino non può, assolutamente permettere, per grette ragioni di controllo delle risorse, che i sui privilegi siano estesi ad altri. Di qui il suo remare contro Tronchetti Provera, lungo le segrete vie del credito bancario. Il quale per ripicca ( e probabilmente anche per disperazione) vuole giocarsi contro il “sistema” la carta At&T e America Movil. Vedremo.
Il secondo piano è internazionale. E concerne il problema dei settori strategici e dell’impossibilità, nel presente clima liberista, di difenderli dallo “straniero”. Si pensi, ad esempio, alla strigliata che Sarkozy “il protezionista” ha ricevuto da Bruxelles. Un rimprovero che indica che le politiche economiche europee sono di fatto controllate dal “Commissario Europeo alla Concorrenza”. Il che, detto in soldoni, significa affidare le chiavi di casa nostra a uno che ruba negli appartamenti. Ora, se si ignora la cosa, si può essere scusati. Ma se invece non la si ignora, è puro autolesionismo.
Pertanto, in questo quadro è (e sarà) difficile contenere “l’assalto dello straniero”. Assalto che viene strumentalizzato, anche per ragioni interne ai singoli contesti nazionali. Si chiama lo straniero per farsi aiutare contro il nemico interno, o per ricattarlo. E qui sarebbe interessante poter leggere nella mente di Tronchetti Provera...
Il terzo piano di indagine è di tipo storico. Ma in senso lato. Nel 1494, Ludovico il Moro (Sforza) chiamò Carlo VIII, re di Francia, per combattere contro il Regno di Napoli, prima suo alleato, Di lì seguirono, l’ internazionalizzazione del conflitto italiano, e alcuni secoli di servitù. Dai quali, a voler essere cattivi, non ci siamo mai più ripresi.
Si dirà: banalità storiche. Dal momento che Tronchetti Provera è un moderno uomo d’affari, mentre Ludovico il Moro un piccolo tiranno rinascimentale… Decida il lettore. Dopo adeguata riflessione.