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Edgar Cayce: un mistico con facoltà psichiche (II parte)

di Kevin J. Todeschi - 05/04/2007


In questa seconda parte viene illustrata l'opera di Edgar Cayce sulla salute e medicina olistica, sulla reincarnazione e il karma.

 

Introduzione

Dall’età di ventiquattro anni, Edgar Cayce mise al servizio degli altri il dono notevole che possedeva: immergersi in un sonno auto-ipnotico nel quale il suo spirito trascendeva lo spazio ed il tempo. In questo stato di profonda meditazione era tanto facile per lui dissertare sui segreti dell’universo quanto sul modo di sbarazzarsi di una verruca. Le “letture” di Cayce costituiscono una raccolta inestimabile di documenti, alla quale sempre più persone si riferiscono per ogni proposito, che sia per equilibrare meglio la loro alimentazione, per migliorare i loro rapporti personali, per rimettersi da una malattia dichiarata incurabile o per avvicinarsi a Dio.

Edgar Cayce è morto molti anni fa, ma il numero crescente di libri che presentano diversi aspetti della sua vita e della sua opera - attualmente più di quattrocento - attesta la perennità delle informazioni contenute nelle letture. Questa si rivela di una portata che Cayce stesso probabilmente non si aspettava. Ai suoi tempi chi avrebbe immaginato che i termini “medicina olistica”, “cronaca akascica”, “aure”, “anime gemelle”, “evoluzione spirituale”, “meditazione”, un giorno sarebbero entrati nel vocabolario quotidiano di centinaia di migliaia di persone ?

Edgar Cayce è famoso prima di tutto per le sue letture sulla salute e per il trattamento delle malattie. Un gran numero di persone trae continuamente profitto da questa abbondante miniera di informazioni che a volte datano quasi un secolo. Tuttavia egli non si limitò al corpo fisico e trattò circa diecimila argomenti diversi, la maggior parte dei quali si divide in cinque grandi temi: salute e medicina olistica; reincarnazione e karma; sogni ed interpretazione dei sogni; percezione extrasensoriale e fenomeni psichici; crescita spirituale, preghiera e meditazione.

Le letture stesse, ad oggi ne esistono 14 306 (Il numero totale delle letture aumenta leggermente ogni volta che se ne ritrova qualcuna fra quelle che erano andate perdute prima dell’arrivo di Gladys Davis. Così ce ne furono 14 145 alla morte di Cayce nel 1945.) , sono state suddivise in tre categorie principali:

Le “letture della salute” o “letture fisiche” si riferiscono alla salute e alla medicina. Se ne contano 9 603.

Le “letture di vita”, che riguardano lo spirito, l’anima, la reincarnazione e l’astrologia. Se ne trovano 1 920.

Le “letture speciali”, che consistono in serie di letture effettuate da Cayce su una materia determinata, come l’Atlantide, l’Egitto, le questioni mondiali, il funzionamento dell’A.R.E., i precetti per lo sviluppo spirituale, la guarigione per mezzo della preghiera. Il loro numero è 956.

A questo si aggiungono le “letture di affari” (747), che trattano di problemi finanziari, industriali o commerciali; le “letture oniriche” (630), che raggruppano tutte quelle date sui sogni; le “letture mentali-spirituali” (450), relative a consigli specifici di ordine mentale o spirituale.

In nessun momento Edgar Cayce pretese di godere di facoltà straordinarie o di considerarsi un profeta dei tempi moderni. Era persuaso che gli attributi del Divino esistano in ogni anima, pronti ad essere destati, coltivati ed impiegati a fini altruistici. Inoltre egli non cessava mai di incoraggiare le persone a mettere alla prova esse stesse la validità delle nozioni esposte nelle letture. Profondamente cristiano egli lesse la Bibbia dalla prima all’ultima riga tante volte quanti anni di vita aveva. Insisteva tuttavia sul valore di uno studio comparato di diverse correnti di pensiero. L’insieme della sua opera si basa sul fatto che Dio e la Creazione sono uno. Da questo principio derivano le regole metafisiche seguenti : tolleranza e compassione verso tutti gli esseri umani; rispetto per le grandi religioni del mondo; rinuncia all’ego e amore per il prossimo.

Opere consigliate :

C’è un fiume, la vita di Edgar Cayce (“There is a River”) - Thomas Sugrue

Edgar Cayce - L’uomo dei Miracoli (“Edgar Cayce - Man of Miracles”) - Joseph Millard

The Sleeping Prophet   - Jess Stearn

Note :

Per motivi di riservatezza ogni individuo o gruppo che ricevette delle letture fu indicato da un numero casuale. Se aveva ottenuto più di una lettura lo si indicò con un secondo numero, questa volta in ordine cronologico. La lettura 294-5 corrisponde quindi alla quinta lettura realizzata per la persona alla quale si attribuì il numero 294, in questo caso Edgar Cayce stesso.

Salute e medicina olistica

Le letture di Edgar Cayce contengono innumerevoli consigli sul come star bene. La natura stessa di una grande parte di queste nozioni dimostra che Cayce possedeva in materia idee all’avanguardia. I suoi suggerimenti per ritrovare la salute e conservarla, come anche per equilibrare il nostro modo di vita, sono fondati su concetti come il regime alimentare adeguato, l’esercizio fisico, il controllo degli atteggiamenti e delle emozioni, il rilassamento e il tempo libero, la purificazione interna ed esterna del corpo. Secondo Cayce il segreto di una buona salute dipende molto più dal mantenimento appropriato del corpo e dalla medicina preventiva che dal trattamento delle malattie nel momento in cui si manifestano, vale a dire, “è meglio prevenire che guarire”. Nel mondo occidentale egli fu fra gli antesignani di un’alimentazione a base di frutta, verdura, pesce, pollame e acqua a sufficienza per depurare gli organi interni. Notiamo che Cayce emise queste raccomandazioni, e altre simili, in un’epoca in cui la maggior parte degli americani consumava molta carne rossa e molti carboidrati.

I precetti di Cayce sulla salute e l’arte di mantenersi in forma non si fermano ad una dieta appropriata e alla pratica regolare di esercizio fisico. Già decine di anni fa, Cayce insisteva sull’importanza che l’aspetto mentale ha per l’equilibrio fisico e il benessere della gente. Oggi la scienza medica riconosce che i pensieri positivi accelerano la guarigione. La medicina moderna, proprio come Cayce, afferma che l’umorismo e la gioia ristabiliscono la salute, mentre i dispiaceri, le tensioni nervose e gli atteggiamenti negativi, per esempio le collere consce o inconsce ripetute favoriscono la malattia.

Persino le persone critiche su altri punti dell’opera di Cayce ritengono che i suoi consigli sulla salute siano preziosi per stare bene. Questi comprendono una vasta gamma di argomenti, da foruncoli, emorroidi, acne, carenze vitaminiche, fratture e longevità fino ad artrite, problemi infantili o di parto, cancro, epilessia, psoriasi e disturbi mentali. Infatti si considera che Cayce abbia evocato nelle letture pressoché tutte le affezioni incontrate nella prima metà del ventesimo secolo. E’ interessante constatare che molti trattamenti che egli prescrisse allora in qualche caso isolato mantengono la loro attualità e possono essere generalizzati. Citiamo la psoriasi e la sclerodermia : Cayce raccomandò certi alimenti, manipolazioni vertebrali ed altri rimedi naturali. In questi ultimi anni centinaia di persone sofferenti di questi mali hanno visto il loro stato migliorare dopo aver osservato tali raccomandazioni.

Le letture di Cayce, date fra il 1901 ed il 1944, si rivelarono in anticipo sui tempi menzionando l’influenza degli atteggiamenti e delle emozioni sulla salute ; la medicina delle energie ; l’importanza della preghiera ; la guarigione spirituale. D’altra parte esse annunciarono numerosi progressi che dovevano avvenire sul modo di affrontare le questioni della salute. Così Cayce dichiarò nel 1927: “Presto si determinerà la condizione fisica delle persone da una sola goccia di sangue.” (lettura 283-2). Questa è effettivamente diventata la normalità.

Secondo Cayce la salute integrale corrisponde al mettere in armonia le tre componenti della vita : fisica, mentale, spirituale. Essa si acquisisce considerando l’essere umano nel suo insieme, corpo, spirito, anima, non accontentandosi di curare la malattia. Per questo motivo, spesso si ammette che la medicina olistica contemporanea trae l’origine dalle letture psichiche di Edgar Cayce.

Che fosse per un problema di salute o a tutt’altro proposito, in principio le letture si svolgevano come segue : Edgar Cayce si sdraiava su un divano ed entrava in una trance auto-ipnotica, mentre la sua segretaria Gladys Davis, seduta accanto a lui, si preparava a stenografare ciò che si sarebbe detto nel corso della seduta. Una volta che Edgar era addormentato, la persona che conduceva la lettura, di solito sua moglie Gertrude, gli rivolgeva la suggestione appropriata al fine di ottenere le informazioni richieste. Quando si trattava di “letture fisiche”, Gertrude scandiva:

“Sarete alla presenza del corpo di ______________ [nome dell’interessato], in questo momento a _______________ [nome della città ed indirizzo]. Lo percorrerete da cima a fondo e l’esaminerete nel dettaglio. Parlando in modo chiaro, ad un ritmo normale, descriverete gli stati patologici esistenti e ne fornirete la causa ; indicherete il modo per porvi rimedio e per curare il corpo. Risponderete anche alle domande che vi saranno poste.”

Cayce confermava : “Sì, siamo alla presenza del corpo.” Se aveva già realizzato una o più letture per il paziente, anche se erano passati trent’anni, egli aggiungeva : “Abbiamo già studiato questo caso, “ e riprendeva il discorso dove l’aveva lasciato, indipendentemente dal tempo trascorso. In generale egli si esprimeva con la sua voce abituale e si riferiva alla persona in questione come se questa fosse presente nella stanza, mentre invece poteva trovarsi a migliaia di chilometri di distanza. Cayce formulava una diagnosi circostanziata, menzionando tutte le informazioni utili sulla circolazione sanguigna, il sistema nervoso e gli organi colpiti. In seguito precisava i mezzi per alleviare i mali e, per finire, rispondeva alle domande. Se qualcuno assisteva alla propria lettura, gli bastava formulare la domanda mentalmente perché Cayce rispondesse.

Dalle innumerevoli letture relative ai principi curativi e alla medicina olistica risulta che gli elementi di una buona salute si riassumono con la sigla C.A.R.E.3 : circolazione, assimilazione, rilassamento, eliminazione. Il ruolo di ciascuna di queste funzioni è il seguente :

In primo luogo, la circolazione. Essa si rivela fondamentale nei meccanismi della rigenerazione del corpo. Di conseguenza, stimolarla con esercizi fisici, massaggi o manipolazioni terapeutiche, come quelle praticate nella chiropratica e in osteopatia, rinforza notevolmente i processi naturali della guarigione.

In secondo luogo, l’assimilazione. Essa rappresenta il modo in cui il corpo digerisce il cibo e ripartisce le sostanze nutritive. Da una parte, l’assimilazione dipende dal regime alimentare : secondo le letture, quest’ultimo dovrebbe consistere per il venti percento di alimenti “acidi” (vale a dire che acidificano l’organismo), per l’ottanta percento di alimenti “alcalini”, nonché di un litro e mezzo o due litri d’acqua al giorno. Dall’altra, essa dipende dal modo di preparare e combinare i cibi. Per esempio, le letture invitano a consumare regolarmente cereali ed agrumi, ma mai nello stesso pasto, data la loro incompatibilità durante la digestione.

In terzo luogo, il rilassamento. Questo include sufficiente sonno, ma anche tempo libero e passatempi. Cayce affermò in una lettura :

“Questo stato nasce da ciò che si potrebbe chiamare squilibri di ordine professionale : mancanza di sole e di esercizio fisico : troppo lavoro intellettuale, quando bisognerebbe mantenere la giusta misura (proporzione) fra anima, spirito e corpo. Chi nella vita non concede alcuno spazio allo svago e all’armonizzazione di ogni aspetto del suo essere, si illude e dovrà, presto o tardi, pagarne il prezzo.” [Lettura 3352-1]

In quarto luogo, l’eliminazione. E’ indispensabile che il corpo si sbarazzi delle sue tossine e, per funzionare normalmente, purifichi i suoi organi interni. Un’alimentazione adeguata, molta acqua per via orale, esercizi respiratori e fisici come camminare, bagni di vapore e lavaggi intestinali assicurano dei buoni meccanismi di eliminazione. Cayce insisteva sull’importanza di evacuare tutti i giorni.

L’equilibrio, fra circolazione, assimilazione, rilassamento ed eliminazione, favorisce guarigione, salute e longevità.

Anche se certe guarigioni furono spettacolari, sottolineiamo che le letture di Cayce non raccomandarono affatto delle formule o dei rimedi miracolosi : esse suggerivano, di solito, un insieme di terapie che facevano intervenire l’organismo intero, nonché i diversi aspetti dell’essere. Malgrado i suoi poteri psichici, Edgar Cayce non era un guaritore. In compenso, grazie ai consigli di salute integrale forniti nelle letture, egli insegnò alla gente ad agire al meglio per migliorare la loro condizione o per rimettersi dai loro disturbi.

Adeguarsi ai trattamenti o alle raccomandazioni delle letture richiedeva a volte un grosso sforzo e molta pazienza. Spesso Cayce domandava a coloro che sollecitavano il suo aiuto a proposito delle loro affezioni: “Perché desidera guarire ?” In altri termini, se, appena si sarebbe sentita bene, la persona fosse tornata allo stile di vita che aveva provocato la sua malattia, allora stava solo cercando di curare gli effetti dei suoi mali senza voler intaccare la loro causa profonda. Trascurando la lezione che le veniva offerta, ella rischiava di esporsi nel futuro ad un’avversità peggiore.

Opere consigliate :

“Il Manuale della salute di Edgar Cayce” - Dott.Harold J.Reilly e Ruth Hagy Brod, Edizioni Mediterranee

“Guarigioni miracolose” - Dott. William McGarey, Edizioni Mediterranee

“Encyclopedia of Healing” - Reba Ann Karp

“Keys to Health, the Promises and Challenges of Holism” - Dott. Eric Mein

“The Edgar Cayce Remedies” - Dott. William McGarey

Reincarnazione e karma

Edgar Cayce realizzò la sua prima lettura nel 1901, a proposito di un problema di salute che lo riguardava. Ne diede in seguito molte altre, ma bisognerà attendere il 1923 per vedervi comparire il concetto della reincarnazione, nel corso di una seduta eseguita secondo il proposito di Arthur Lammers, tipografo a Dayton, nell’Ohio. In realtà, una lettura aveva affrontato la questione dodici anni prima; tuttavia l’allusione rimase a lungo insospettata, dato che nessuno nella cerchia di Cayce era allora versato in questo campo. In fin dei conti, quasi duemila letture psichiche, chiamate “letture di vita”, ebbero per oggetto la reincarnazione. Questo diventò il secondo grande tema presentato da Cayce.

In essenza, che cos’è la reincarnazione ? Le letture di Edgar Cayce affermano che ciascuno di noi passa per delle vite successive allo scopo di evolversi spiritualmente e di ritrovare la piena coscienza della sua natura divina. Esse escludono la trasmigrazione delle anime, secondo la quale gli esseri umani potrebbero reincarnarsi sotto forma animale. In sostanza forniscono una cornice filosofica al passato, ponendo l’accento sul modo in cui ci assumiamo la nostra esistenza attuale : dobbiamo vivere il momento presente, sviluppando la nostra anima ed aiutandoci l’un l’altro. Secondo Cayce il percorso che abbiamo eseguito ci ha condotto laddove siamo ora. La cosa essenziale non è chi siamo stati o che cosa abbiamo fatto in precedenza, ma come reagiamo di fronte alle opportunità e alle prove che sorgono ora, dovunque ci troviamo. In effetti sono le nostre scelte e le nostre azioni del momento, create dal nostro libero arbitrio, che importano veramente. La prospettiva di Cayce, per nulla fatalista, apre degli orizzonti pressoché illimitati.

Nelle letture, Edgar Cayce segnalò anche i pericoli di una comprensione erronea della reincarnazione. Egli indicò che certe teorie alteravano il suo vero significato. In particolare, tutte quelle che non ne riconoscevano la libera volontà creavano ciò che chiamava “ un mostro karmico”, cioè un’idea scorretta che ignorava le azioni autentiche ed i nessi intimi che legano il karma, il libero arbitrio, il destino e la grazia. Ancora ai giorni nostri, la reincarnazione viene spesso interpretata, a torto, come una concatenazione ineluttabile di esperienze e di relazioni imposte dal karma. Se così fosse, le nostre decisioni precedenti ci costringerebbero a seguire una traiettoria marcata da avvenimenti specifici, e il nostro futuro sarebbe già fissato. Questo punto di vista diverge totalmente da quello di Cayce, poiché le letture precisano che il passato non fornisce che una congiuntura possibile o probabile. Esse dimostrano che, lungi dal comportarsi come semplice spettatore, l’essere umano gioca un ruolo dinamico nello svolgimento della propria esistenza.

La parola “karma” è un termine sanscrito che significa “azione, opera o atto”. Siccome indica le nostre azioni e le loro conseguenze sulla nostra sorte dall’inizio fino alla fine delle nostre incarnazioni, le si dà comunemente il senso di “causa e effetto”. Le letture concordano con questa definizione, ma vi aggiungono la nozione filosofica inedita ed esclusiva che il karma può essere considerato come una memoria. Non si tratta quindi di un “debito” da pagare in conformità con qualche criterio universale, né di una serie di esperienze determinate dalle nostre azioni precedenti, buone o cattive. Il karma è solo una memoria, una fonte di informazioni che include elementi in apparenza ‘positivi’ ed altri ‘negativi’, a cui il subconscio attinge i dati che utilizza nel presente. Ciò spiega, per esempio, le affinità o le animosità spontanee che sentiamo per certe persone. Benché questa memoria subcosciente si rifletta nella nostra fisionomia ed influenzi i nostri pensieri, le nostre reazioni e le nostre decisioni, possiamo sempre ricorrere al libero arbitrio per orientare la nostra vita.

Le letture di Cayce menzionano che quando moriamo non ci reincarniamo immediatamente. Siccome ciò che chiamiamo “subconscio” sul piano fisico diventa la nostra coscienza nell’al di là, l’anima riepiloga tutto ciò che ha vissuto e seleziona, fra le lezioni che deve apprendere, quelle che si sente in grado di assumersi ora al fine di continuare la sua evoluzione. Quindi attende il momento propizio per rinascere sulla terra. Di solito ritorna in un ambiente che ha conosciuto in precedenza. In ogni nuova vita, essa opta per un corpo maschile o femminile, a seconda dell’obiettivo della sua incarnazione. Inoltre sceglie l’ambito e le condizioni (genitori, famiglia, luogo, epoca, ecc.) che le permetteranno di perfezionarsi e di compiere ciò che spera di realizzare. Però le sue esperienze dipenderanno dal modo in cui impiegherà il suo libero arbitrio all’interno di questo contesto. In effetti possiamo considerare le nostre tribolazioni come ostacoli e impedimenti o, al contrario, trasformarle in situazioni benefiche, in opportunità per elevare il nostro livello di coscienza. Il processo di reincarnazione continua fino a quando non personificheremo l’amore universale nel mondo ed esprimeremo la nostra essenza divina in tutti gli aspetti della vita sulla terra.

Conviene notare che talenti e qualità non si perdono mai, in modo che le facoltà coltivate in ogni incarnazione si sommano al capitale del futuro. Così, il dono dei bambini prodigio è la ricomparsa di un talento coltivato in una o più esistenze precedenti. D’altra parte un eccellente professore di letteratura può essere stato scrittore, storico e scriba nelle vite anteriori. Infatti le nostre attitudini si manifestano in funzione del motivo della nostra incarnazione attuale.

Le letture rivelano che il karma non si instaura fra gli individui, bensì unicamente con se stessi, in altre parole, che “si affronta sempre se stessi” (lettura 1432-1). Di conseguenza, il corso della nostra esistenza si basa sulle decisioni che prendiamo per rispondere alla congiuntura che noi stessi abbiamo suscitato. Ciononostante, la nozione più difficile da comprendere è che, in generale, ci viene offerta la possibilità di risolvere i nostri propri problemi karmici attraverso le nostre interazioni con gli altri. Per questa ragione, invece di accettare la piena responsabilità dei nostri insuccessi e delle nostre delusioni, tendiamo ad imputarli gli altri.

Così il nostro karma è personale, tuttavia ci sentiamo continuamente attratti dalla gente o dai gruppi che ci offrono delle occasioni favorevoli per assumere il proprio. Similmente, questi si avvicinano a noi nel loro percorso individuale per soddisfare la loro memoria karmica. Le nostre interazioni con gli altri ci permettono quindi di confrontarci con noi stessi e di fare esperienza di eventi che ci insegnano e ci aiutano ad avanzare sul sentiero spirituale. Spesso gli episodi vissuti in gruppo ricompaiono, in incarnazioni successive, come vincoli familiari, professionali, culturali o etnici. Le letture sottolineano che non incontriamo mai nessuno accidentalmente, perché le coincidenze non esistono. Allo stesso modo, non proviamo una profonda simpatia o antipatia fin dall’inizio se non nel confronto di persone che abbiamo conosciuto in precedenza.

Dobbiamo subire le conseguenze delle nostre scelte, delle azioni e degli atteggiamenti precedenti. La Bibbia dichiara : “Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.” (lettera ai Galati 6,7). Gli adepti della reincarnazione esprimono questa verità così : “Attraiamo ciò che ci somiglia.” Ciò implica che un giorno dovremo sopportare sofferenze simili a quelle che abbiamo inflitto agli altri, o che proveremo per le coincidenze che le nostre decisioni hanno avuto su di loro.

A differenza delle dottrine fatalistiche che ci riservano una sorte immutabile, la teoria di Cayce afferma che siamo padroni del nostro destino. In effetti abbiamo la possibilità di controllare i nostri pensieri, le parole e le azioni, e di scegliere il nostro comportamento nei confronti delle circostanze che abbiamo generato noi stessi. Comprendiamo che tutto quello che avviene nella nostra esistenza è il frutto della nostra stessa creazione, e che le nostre tribolazioni contribuiscono sempre al nostro sviluppo quando le consideriamo come opportunità per correggere gli errori del passato o per acquisire saggezza e intendimento.

Scoprire la ragione per cui ci troviamo in una situazione o nell’altra non è la cosa più importante : ciò che conta veramente è come ci disponiamo a farvi fronte, perché dalle nostre reazioni nascono le nostre esperienze future. Così due persone potranno adottare un atteggiamento molto diverso in casi paragonabili, per esempio la perdita di un impiego : mentre la prima sprofonderà nell’angoscia e nell’amarezza, la seconda vi vedrà un’altra occasione per ricostruire la propria vita e di dedicarsi a qualche attività che la appassiona da molto tempo.

La reincarnazione è un concetto che figura nelle grandi religioni del mondo e non si limita alle filosofie orientali. Professa la tolleranza e la compassione, risponde a numerose domande e dà un senso agli aspetti minori dell’esistenza. Utile per alcuni, resta oggetto di controversia per altri. Tuttavia ciò che questi ultimi possono pensarne non è pertinente. Gli addetti seri sanno che ambienti, condizioni e circostanze diversi hanno segnato le loro vite successive. Se essi credono nella reincarnazione, non è per soffermarsi sul passato o per essere orgogliosi di aver forse goduto in precedenza di qualche celebrità ; bensì essi si servono di questa conoscenza coll’intento di crescere nello spirito e di contribuire a migliorare il mondo nel quale viviamo. La citazione seguente di Cayce illustra ottimamente l’idea :

Determini a che scopo sta cercando questa informazione. Se è per sapere che è vissuto, morto ed è stato seppellito sotto il ciliegio nel giardino della nonna, ciò non farà di lei un migliore vicino, cittadino o genitore ! Se invece è per sapere che ha pronunciato delle parole offensive, cosa di cui si è sentito colpevole, e che ora può riscattarsi agendo in modo giusto, allora sì, ne vale la pena ![ Lettura 5753-2]