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USA. La guerra? La paga la sanità

di Luca Galassi - 17/04/2007

Il budget per la Difesa raggiunge il suo picco (625 miliardi di dollari) a scapito di ulteriori tagli sanitari
Richard NixonDue guerre. La guerra contro il cancro annunciata negli anni '70 dal presidente Usa Nixon e quella contro il terrore proclamata nel 2001 da Bush condividono un obiettivo comune: eliminare un nemico. Nixon, nonostante l'impegno economico profuso nella guerra in Vietnam, continuò a pompare denaro nella più grande istituzione per la lotta al cancro statunitense, il National Cancer Institute (Nci). Oggi, invece, Bush investe nella Difesa la quota più elevata mai stanziata da un presidente statunitense: 625 miliardi di dollari. E all'Istituto per il cancro manco una lira. Anzi: prima della scadenza del suo mandato, destinerà alla ricerca dell'Nci 2 miliardi di dollari in meno. A denunciarlo in un editoriale è la rivista scientifica 'Lancet', che riporta che i tagli arrivano proprio quando l'Nci, che compirà 70 anni il prossimo 7 agosto, si trova ad affrontare uno dei momenti più critici della sua esistenza. Il direttore, John Niederhuber, lamenta la chiusura di laboratori, tagli al personale, esperimenti e progetti costretti a fermarsi a metà per mancanza di soldi.
 
George W. BushTagli alla sanità. La previsione di bilancio 2008 presentata al Congresso il mese scorso non contiene note dolenti solo per la ricerca contro il cancro. L'amministrazione Bush taglierà 500 milioni di dollari per i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, 800 milioni per l'Ente sanitario per i veterani, 500 milioni per l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e 78 miliardi di dollari, in cinque anni, per i pilastri dell'assistenza sanitaria Usa, il Medicare e il Medicaid. La Commissione bilancio del Congresso, riducendo i budget dei singoli Stati, impose lo scorso anno drastici tagli anche a servizi odontoiatrici, oculistici e di salute mentale. Allora ci rimisero anche molti bambini, costretti a rinunciare all'assistenza infermieristica a domicilio. Le spese degli utenti sanitari Usa aumentano di anno in anno per servizi medici come visite ambulatoriali o assistenza ospedaliera, così come per i farmaci prescrivibili. Attualmente, sono 46 milioni le persone senza copertura sanitaria negli Stati Uniti.
 
L'istituto per la ricerca contro il cancroIl paradosso. Lo smantellamento della sanità statunitense arriva proprio nel momento in cui i decessi per tumore mostrano per la prima volta un declino, ciò che prova l'efficacia della strategia sanitaria adottata fino a oggi. Eppure, l'invio di nuove truppe in Iraq e Afghanistan e l'aumento dei fondi per la Difesa a scapito della sanità contiene un paradosso, ossia la possibilità che il carico a danno del National Cancer Institute aumenti a dismisura, con un numero sempre maggiore di soldati di rientro dal fronte che hanno sviluppato malattie neoplasiche a seguito dell'esposizione all'uranio impoverito. Quest'ultimo è presente in diversi tipi di armamenti e si ritiene possa originare patologie come la leucemia e alcune forme di cancro.
Privando di adeguate risorse il National Cancer Institute, un'istituzione cruciale non solo per la sanità statunitense, ma anche per quella internazionale, la 'guerra al cancro' potrebbe venire sconfitta dalla 'guerra al terrore'. Ognuno scelga il nemico che preferisce.