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Gli Usa sotto pressione per le carceri segrete della CIA

di Gleen Kessler* - 01/12/2005

Fonte: nuovimondimedia.com

(the Washington Post)*
La controversia sulla questione della presenza di carceri segrete della CIA in Europa – su cui ha indagato anche Human Rights Watch – minaccia di gettare una pesante ombra sul viaggio in Europa di Condoleezza Rice programmato per la settimana prossima

Ieri l'amministrazione Bush si è impegnata a rispondere a una richiesta formale dell'Unione Europea in merito alle prigioni segrete della CIA nell'Europa orientale riservate agli appartenenti alla rete di al-Qaeda, riconoscendo per la prima volta come il sistema di tali carceri per i detenuti terroristi abbia sollevato più di un dubbio tra gli alleati europei.

Il ministro degli esteri britannico Jack Straw, a nome dell'Unione Europea, ieri ha inviato una lettera al segretario di Stato Usa Condoleezza Rice per ottenere un chiarimento riguardo alla questione, ha dichiarato l'ambasciata britannica negli Usa. Il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, il più importante funzionario europeo in tema di giustizia, lunedì ha dichiarato che qualsiasi nazione europea che si scoprirà ospitare le prigioni segrete della CIA andrà incontro a "serie conseguenze", tra cui la possibile perdita del diritto di voto nell'UE.

La controversia sulle carceri minaccia di gettare una pesante ombra sul viaggio in Europa di Condoleezza Rice programmato per la settimana prossima. La Rice ieri si è incontrata con il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier per rispondere ai clamori suscitati dalla questione.

"Gli Stati Uniti riconoscono che il tema è rilevante sia per il pubblico che per i parlamenti europei, e alle domande poste devono seguire delle risposte", ha affermato alla stampa il portavoce del segretario di Stato Sean McCormack, il quale ha aggiunto: "Tali domande sono senz'altro legittime".

McCormack ha assicurato come Condoleezza Rice abbia garantito a Steinmer che gli Stati Uniti non abbiano violato nè le proprie leggi interne nè i trattati internazionali, ma il funzionario Usa ha evitato di rispondere a chi gli chiedeva se le carceri segrete – la cui esistenza da parte Usa non è stata nè confermata nè negata – non violassero le leggi europee. Responsabili dell'intelligence e diversi esperti legali hanno dichiarato che le pratiche di internamento adottate dalla CIA possono essere considerate illegali secondo gli ordinamenti dei diversi paesi europei ospitanti le prigioni.

All'inizio di questo mese il Washington Post ha riportato come la CIA stia nascondendo e ponendo sotto interrogatorio alcuni membri di al-Qaeda in un recinto carcerario di costruzione sovietica nell'Europa dell'Est, un complesso ritenuto parte integrante di un sistema di prigioni segrete dislocato in otto diversi paesi, tra cui la Thailandia, l'Afghanistan e diverse democrazie europee orientali. Il Washington Post non ha rivelato l'identità dei paesi dell'Europa orientale su richiesta di alcuni ufficiali Usa, i quali hanno sostenuto che la divulgazione di informazioni segrete potrebbe compromettere gli sforzi dell'antiterrorismo e creare possibili bersagli di ritorsione.

Il report ha innescato in Europa una frenetica serie di inchieste e pubblicazioni, gettando nell'ansia gli ufficiali dell'amministrazione Bush che così accuratamente avevano cercato di riparare le crepe nei rapporti Usa-Europa dovute agli screzi a seguito dell'invasione dell'Iraq. "Nella stampa europea vive un sentimento, una predisposizione anti-americana di cui ultimamente mi ero dimenticato", ha dichiarato un'anziano ufficiale statunitense che ha parlato in anonimità.

McCormack ha sottolineato ai reporter che gli interrogativi sulle prigioni dovrebbero essere visti "nel un contesto più ampio della lotta contro le reti del terrore". "I terroristi non conoscono limiti. Non rispettano regole o regolamenti, non si confrontano con nessuna legge".

Successivamente al reportage del Post, Human Rights Watch ha documentato di spostamenti aerei riconducibili a funzionari della CIA avvenuti in Polonia e in Romania. La Polonia è un membro dell'Unione Europea e la Romania ne è candidata all'ammissione. Entrambi questi paesi hanno negato di aver ospitato prigioni segrete della CIA.

Un agente dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha dichiarato la settimana scorsa di aver ricevuto le informazioni sulla questione delle carceri da Human Rights Watch. L'agente, Dick Marty, ha proposto di visitare i luoghi sospetti sulla base di alcune immagini satellitari e analizzando i viaggi aerei.

Condoleezza Rice visiterà la Germania, la Romania, l'Ucraina e il quartier generale della NATO a Bruxelles: gli ufficiali Usa si aspettano che le domande sulle carceri CIA non le daranno tregua.

Diversi commentatori europei si sono chiesti come gli Stati Uniti possano celebrare la vittoria della democrazia in Ucraina nel momento in cui le rivelazioni della stampa rischiano di minarne le tradizioni di libertà. In Romania la Rice sottoscriverà un accordo bilaterale sulla cooperazione alla difesa interna, consentendo formalmente alle truppe Usa di fare uso di basi militari rumene.

La lettera di Straw non è stata diffusa pubblicamente. La Gran Bretagna detiene la presidenza dell'Unione Europea, e un portavoce dell'ambasciata britannica ha rivelato che Straw avrebbe scritto la lettera su richiesta di diverse delegazioni del continente. La lettera invoca "una delucidazione sulle dichiarazioni secondo cui la CIA controllerebbe speciali prigioni nell'Europa orientale", ha fatto notare il portavoce, del quale, secondo la tradizione britannica, non è stato rivelato il nome. "Gli Stati Uniti hanno già pubblicamente risposto a qualcuna delle domande avanzate, tuttavia è bene approfondire".

La Rice e Steinmeier hanno inoltre discusso di notizie uscite su alcuni viaggi aerei di sospetti terroristi a bordo di aerei della CIA atterrati in sei aereoporti della Germania. Ciò costituisce motivo di notevole imbarazzo per il governo del nuovo cancelliere Angela Merkel, che stava contando su un riavvicinamento dei rapporti con gli Usa.

Gli ufficiali Usa sono a loro volta di desiderosi di riallacciare le relazioni passati i tempi delle discordie con Gerard Schroeder, il predecessore anti-Bush della Merkel. Alcune ore dopo l'incontro di Steinmeier con la Rice, il segretario di Stato vicario Robert B. Zoellick è volato a Berlino per una visita di due giorni con i maggiori rappresentanti del nuovo governo tedesco, tra cui la Merkel, che anche la stessa Rice incontrerà la settimana prossima.

Fonte:http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/11/29/AR2005112901665.html
Tradotto da Luca Donigaglia per Nuovi Mondi Media