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Scudo spaziale: l'Europa al servizio degli Stati Uniti

di Andrea Perrone - 21/04/2007


Si intensifica il progetto di Washington e dell’Alleanza Atlantica di pressione e di accerchiamento della Federazione russa sul tema dello scudo spaziale nel Vecchio Continente. Infatti, con l’assurdo pretesto della proliferazione di missili nel mondo che, a detta della Nato e dei suoi membri, costituirebbe una minaccia per l’Europa si è tenuto ieri un vertice dell’Alleanza Atlantica. Su questo punto si sono trovati d’accordo gli alti funzionari dei ventisei Paesi membri della Nato riuniti al quartiere generale della Nato a Bruxelles per discutere della spinosa questione dello scudo antimissile che gli Usa stanno predisponendo con accordi bilaterali in Repubblica Ceca e Polonia. A riferirlo è stato James Happathurai, portavoce dell’Alleanza. “Vi è accordo - ha affermato il portavoce - che vi è una minaccia all'Europa proveniente dalla proliferazione missilistica”. Secondo Happathurai “molti alleati hanno affermato che tale minaccia è in crescita”. Rispondendo alle domande dei cronisti il portavoce ha inoltre affermato che “l’Iran è stato menzionato” tra le possibili fonti di minaccia per l’Europa. Una minaccia presunta poiché il problema potrebbe essere risolto con la dislocazione di batterie antimissile in Turchia per fermare gli ipotetici attacchi di Teheran.
Il funzionario della Nato ha inoltre ribadito che nel corso della riunione di questa mattina i rappresentanti dei Paesi membri sono stati d’accordo sulla questione dello scudo antimissile e, secondo loro, deve rientrare nel quadro della “indivisibilità della sicurezza nella Nato”. E vi è stato inoltre consenso sul fatto che vi debba essere “una complementarietà” allo scudo in progetto attualmente, in modo da far sì che la protezione dell’Europa sia completa senza lasciare zone scoperte. Secondo Washington, nell’attuazione dello scudo missilistico, definito anche spaziale per via delle possibili implicazione di tecnologie spaziali in un prossimo futuro, si sarebbero impegnati 15 Paesi: Australia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Israele, India, Giappone, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Taiwan, Ucraina anche se quest’ultima smentisce.
Il portavoce del segretario generale del Patto Atlantico ha poi affermato che molti Stati membri della Nato vedono nella proliferazione dei sistemi missilistici “una minaccia crescente sull’Ue”. Appathurai ha aggiunto che di fronte alla possibilità di un collegamento tra il previsto scudo spaziale Usa e il sistema equivalente che la Nato sta pensando di realizzare gli alleati “hanno concordato sulla necessità di rendere i due sistemi complementari”.
Comunque gli stessi Stati Uniti nel corso della riunione hanno ribadito la volontà della “massima trasparenza e cooperazione” nei confronti della Russia. Nel corso della discussione gli Usa hanno mostrato come “la proposta di scudo non può porre alcuna minaccia alla Russia, né per il posizionamento, né per il numero di intercettori”. Per questo, Mosca ha rifiutato la proposta degli Stati Uniti di cooperare nella realizzazione dello scudo in Europa sapendo molto bene che il progetto è finalizzato proprio a minacciare la Federazione. Lo ha reso noto il vice presidente russo Sergei Ivanov. “Onestamente non vedo alcuna base su cui poter cominciare a parlare di una possibile cooperazione su un sistema strategico di difesa antimissile”, ha dichiarato Ivanov. Nell’ambito del progetto per lo scudo antimissile Usa, il presidente Bush si recherà in visita a Praga a giugno per parlare con i dirigenti cechi del progetto dello scudo spaziale. Bush è atteso la sera del 5 giugno.
L’indomani parteciperà al vertice del G8 a Heiligendamm, in Germania. Per quanto riguarda il progetto dello scudo Bush non visiterà la Polonia ma inviterà il presidente Lech Kaczynski alla Casa Bianca. Il 9 giugno, invece, Bush sarà in visita a Roma. La notizia è stata confermata dal portavoce della Farnesina, Pasquale Ferrara, nel consueto briefing con i giornalisti, precisando che il “programma è ancora in fase di perfezionamento”. Anche qui il presidente Usa discuterà del progetto dello scudo spaziale che oramai coinvolge tutta l’Europa.