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Cervelli stanchi (nella grande palude di destra e sinistra)

di Mauro Tozzato - 22/04/2007

 

 

L’ultimo intervento di La Grassa con, a seguire,  l’articolo de “Il Giornale”, ancora una volta ripropone lo sfacelo politico-economico che i due poli di un unica “palude” sempre più puzzolente stanno portando avanti ai danni della stragrande maggioranza di coloro che vivono in Italia. E giustamente GLG continua a mettere l’accento sulla “malattia mortale” che è per tutti noi questa “sinistra”; alcuni disonesti fino al midollo e altri, forse in buona fede, ma totalmente incapaci di ragionare. Ne “il manifesto” di oggi, 20 aprile 2007, questo secondo tipo di persone trova due “campioni” particolarmente significativi, nientemeno che Valentino Parlato e Rossana Rossanda.

La Rossanda nel suo articolo - a commento del congresso Ds e della nascita del Pd - del tutto piatto e retorico, inserisce una autentica “perla”. Dopo aver cianciato a vanvera di mercato, globalizzazione e politica economica facendo capire, come al solito, di non avere la minima idea di che cosa significhino queste parole ( che dovrebbero denotare dei concetti) inizia un lungo e penoso lamento: <<in queste settimane sono passati sotto il naso del governo e di quasi tutta la sua opposizione due operazioni supermiliardarie compiute l’una dall’Eni e dall’Enel – nate e cresciute con i soldi pubblici – che si sono comprati pezzi della russa Yukos per conto della russa Gazprom, e l’altra dalla Telecom, che doveva finire in mani messicane e statunitensi, lasciando sul gobbo dello stato oltre 80 mila dipendenti, che si dovrà in qualche misura assistere. Il Pd non esistendo ancora non poteva dir parola, ma i suoi genitori, ancorché in atto di chiudere i battenti, hanno trovato che era bene così, che al mercato la politica non si può opporre. Sostanzialmente che non può più esserci una politica economica e sociale. Politica addio.>> Naturalmente mi rifiuto di commentare questo pastrocchio indecoroso per di più concluso con toni enfatici !

Passiamo ora al suo compagno di tante battaglie. Sfogliamo due pagine e ci troviamo davanti due articoli a commento della posizione assunta dall’ambasciatore Spogli riguardo al “ritiro” dell’At&t nei confronti di Telecom; uno di questi è firmato da Parlato. Scrive Parlato:<< l’ambasciatore […] Spogli […] spiega […] che in Italia “ gli investimenti in aziende nuove o già esistenti sono scarsi. Si preferisce investire nelle proprietà immobiliari o nella casa per il figlio”. E poi aggiunge che “l’Italia è agli ultimi posti tra i paesi europei per crescita del Pil e aumento dei salari (e sottolineo la parola salari, nrd) e della produttività”. Complimenti ambasciatore. Tutto questo ragionare, ovviamente, è per protestare contro le supposte resistenze che la politica italiana avrebbe fatto alla società Usa che voleva comprarsi  Telecom. L’ambasciatore Usa in Italia deve pur difendere gli interessi degli Usa altrimenti che ci sta a fare ? Tuttavia chiedersi che fanno gli ambasciatori italiani all’estero forse è poco delicato e, in ogni caso, l’Italia non ha la potenza degli Usa o delle imprese Usa.>> Questo quotidiano che vedo ancora, in prima pagina, continua a definirsi comunista (ed infatti Breznev era comunista) dovrebbe negli intenti della sua redazione diventare l’organo del nuovo Partito della sinistra che potrebbe o dovrebbe aggregare sinistra Ds, Prc, Pdci e forse qualche altro spezzone. A quanto pare il livello di capacità di analisi politica e teorica sembra “del tutto adeguato”!!