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La funzione del partito democratico nella resa sistemica della sinistra e della destra

di Valter Abelli - 25/04/2007

Fonte: noeuro

Si sono svolti recentemente i congressi dei DS e Margherita  con lo scopo di avviare, come dicono, il processo costituente il  Partito  Democratico.

Una battuta: certo che questi partiti hanno difficoltà a trovare una loro identità politica al punto che sono continuamente alla fonte battesimale per rinnovare il nome e sempre utilizzando le stesse motivazioni  per raggiungere il loro obiettivo.

Francamente seguire questi congressi è stata una impresa ardua non tanto per il tempo impegnato ad ascoltare gli interventi,  ma perché si è stati costretti ad udire discorsi intrisi di frasi scontate e retoriche già dette e ripetute.

In queste assisi  è stato un susseguirsi di frasi del tipo:
" il Partito Democratico è l' incontro di culture ed esperienze diverse che arricchiscono ecc. ecc. ..  dalle diversità nasce un grande partito ...questa sarà la casa di tutti i riformisti.. "
e giù retorica, come se queste frasi avessero un senso.

Cosa significa essere riformisti? Tutti coloro che modificano una norma hanno svolto un' azione di riforma e allora tutta l' enfasi a cosa serve ?

Questo vocabolario è stato usato pari  pari  in occasione di altri  battesimi ed in questa occasione potevano proiettare il filmato di precedenti congressi,  tanto le risposte alle attese della gente non fanno parte delle loro preoccupazioni.

 

Ma allora perché si inventa il partito Democratico e quale funzione deve svolgere nella realtà sociale italiana ?

 

Nulla succede per caso,  anzi si  sta concludendo la prima parte  di un percorso  avviato da  tempo e che ha la sua naturale conclusione con il Partito delle Libertà, e questo percorso rientra nella logica  di ridurre lo spazio di partecipazione ed intervento del popolo nella politica.

Il problema che il potere reale ha da realizzare è di contare su due partiti fidati che si interfacciano quindi il progetto di giungere a questa semplificazione politica  non va ascritto ai vari personaggi politici dei due partiti che si uniscono, ma ad essi  il compito  di realizzare  l' ordine  dei potentati che agiscono da dietro le quinte.

Sono le lobby che controllano la moneta, la finanza , le licenze sui commerci internazionali e che per  avere un controllo globale sulla economia hanno bisogno di globalizzare le norme legislative e quindi la politica.

Negli altri paesi c.d. più evoluti i partiti di riferimento già esistono non solo negli USA ma anche in Europa,  l' Italia era una anomalia che bisognava normalizzare.

Il problema è di imporre due partiti  perché così si mantiene la parvenza della democrazia, ma visto che in Italia c'è una tradizione di partecipazione anche propositiva articolata, ecco allora che si permette il proliferare di una moltitudine di partiti indiscriminata tanto da ingenerare una reazione nella opinione pubblica di contrarietà forte ad un simile stato di cose.
A quel punto ecco la soluzione: due partiti uno di sinistra e l' altro di destra, che si scontrano duramente sul nulla,  essendo simili in realtà,  ma che hanno ognuno la loro clientela di supporto e da accontentare.

Tutto questo lo si vede in quegli stati dove il processo è già stato realizzato: che differenza strutturale esiste fra Democratici e Repubblicani negli USA ?  Cosa è cambiato in Germania con il governo della Merkel rispetto al governo socialdemocratico ? ed in Inghilterra ? in Francia? in Giappone? La differenza è solo sovrastrutturale che non va a modificare i poteri.

Ora è arrivato il momento di adeguare anche l' Italia  partendo dal c.d. schieramento di sinistra in quanto più caotico rispetto al c.d. schieramento di destra .

Una volta omologata la sinistra  si procederà con la destra dove l'operazione sarà più facile ma che comporterà  l' uscita di Berlusconi  dalla politica,  in quanto viene meno il suo compito di tener unita l' armata Brancaleone di sinistra e di fare da collante a Destra.

Ai partiti satelliti dei due schieramenti spetta un futuro di marginalità in quanto esclusi  dai privilegi e dai mezzi di comunicazione ed inoltre non sono portatori  di progetti alternativi reali, ma solo di un verbalismo vuoto ed intriso di ipocrisia.

Un grande ruolo spetta a chi non accetta  l' annullamento delle persone con le loro individualità e che si ripropone di riportare la sovranità al popolo.

Ad un  movimento  come il nostro, che si propone di organizzare un' alternativa dei cittadini, spetta un compito molto importante : definire meglio e diffondere il progetto politico che sta nel programma fondativo di  NOEURO capace di  prospettare  un nuovo e possibile futuro.

Si sarà all' altezza del compito ?  Proviamoci !!