Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Vladimiro Guadagno e la protesi gratuita. L'irreversibile declino narcisistico del senso pubblico

Vladimiro Guadagno e la protesi gratuita. L'irreversibile declino narcisistico del senso pubblico

di Decio Siluro - 25/04/2007




L’onorevole Vladimir Luxuria, al secolo Vladimiro Guadagno, il combattivo transgender eletto nelle liste di Rifondazione comunista, finora, dai salotti televisivi ai quali è frequentemente invitato, aveva sempre fatto sfoggio della sua “diversità ma tutta al naturale”. Si era sempre vantato di non aver mai fatto ricorso al bisturi del chirurgo estetico ed almeno in questo ci ispirava una certa simpatia, almeno di fronte a tutti quei seni siliconati e labbra gonfiate che affollano la tv spazzatura, quella sagra dell’apparire senza essere che sembra ormai diventata religione in Italia.
Le idee però cambiano, così tre settimane fa Vladimir Luxuria si è affidata a una nota clinica di Roma dove qualche giorno dopo ha subito una rinoplastica e una mastoplastica aggiuntiva.
“Per quanto riguarda il naso - ha detto la deputata - avevo un problema di respirazione, mentre per il seno di tratta di un adeguamento di genere. Adeguo la mia esteriorità alla mia interiorità”. Nulla da eccepire: se non respirava bene? E poi è meglio adeguare l’esteriorità alla propria interiorità che all’esteriorità di qualcun altro, come fanno tante shampiste cubiste desiderose di assomigliare a qualche maggiorata velina.
“Adesso sono molto contenta - ha aggiunto Luxuria - anche se ho ancora dei bendaggi sono già stata in Parlamento la settimana scorsa. E, nonostante le novità, il mio look alla Camera resterà lo stesso: discreto e sobrio”.
Luxuria non considera chirurgia estetica l’intervento per il suo seno nuovo di zecca. “Si tratta di un adeguamento di genere - ha spiegato - nel progetto di legge che sarà presentato a breve reputo che il Servizio sanitario nazionale dovrebbe sostenere questo tipo di interventi, perché, secondo la Costituzione, nel concetto di salute deve rientrare non solo il fattore fisico ma anche la salute psichica. Chi come noi non si sente rappresentato dal proprio corpo, deve poter usufruire di quegli interventi che servono ad ottenere la salute psichica”.
Noi, da sempre ed a differenza della maggior parte degli alleati di governo dell’onorevole Guadagno, siamo favorevoli ad una sanità totalmente pubblica e gratuita. La chirurgia estetica o ricostruttiva dovrebbe essere gratuita e pubblica quando serve ad eliminare gravi difetti o menomazioni causate da incidenti o malattie, ma non arriviamo al punto di voler garantire un nasino alla francese ad ognuno od ognuna che lo desidera.
Ci sembra poi quanto meno discriminatorio il progetto di Luxuria perché sembrerebbe garantire il seno nuovo solo a chi a problemi di identità di genere. Le tette per un soggetto nato maschio sarebbero insomma da servizio sanitario nazionale mentre una donna minidotata dovrebbe accontentarsi di quel che gli ha fornito madre natura.
Poiché gli italiani sono maestri nell’interpretare le leggi non vorremmo che tutto questo significasse un aumento di costi per il Ssn. Una donna potrebbe insomma decidere di diventare uomo, poi scoprire di voler tornare donna ed a quel punto arriverebbero anche le tette gratis?
Il pensiero politicamente corretto ora sta proprio esagerando. Lungi da noi ogni pulsione omofobica, ma non vorremmo nemmeno discriminazioni al contrario.