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Limiti di espansione urbana e riflessione sull'idea di città*

di Francesco Lauria - 04/05/2007




"NO SPRAWL - I LIMITI DELL'ESPANSIONE URBANA." (ed. Alinea).


Il tema fondamentale dell'incontro, filo conduttore
del libro, è stato quello del consumo di suolo.

Un problema di dimensioni generali e particolarmente
complesse che coinvolge l'intero pianeta (il tasso di
incremento di superfici urbanizzate è del 2.7%
all'anno, 128.000 kmq, una superficie paragonabile
alla Grecia), ma che è particolarmente rilevante sia a
livello nazionale che a livello locale.

Il caso della Provincia e del Comune di Parma presenta
infatti alcune peculiarità: il territorio continua ad
essere definito "Food Valley" nonostante un'analisi,
sia dello stato dell'arte sia delle linee evolutive
previste dai piani urbanistici futuri, evidenzi un
quadro evidente di consumo di suolo (in particolare
agricolo) proprio in un'area che fa
dell'agroalimentare di qualità un elemento identitario
e al tempo stesso uno dei massimi fattori di sviluppo
economico locale.

Dopo la prima relazione della Dott.ssa Cavallo sulla
situazione locale, i professori Frisch e Salzano
(ideatori di un sito internet tra i più completi al
mondo sul consumo di suolo: www.eddyburg.it ) hanno
analizzato le linee di tendenza e le politiche
realizzate in altri stati europei (in particolare
Germania e Gran Bretagna) che da decenni si sono
attivati, con successo, per la riduzione del consumo
di territorio. Sono stati successivamente analizzati i
diversi progetti di legge in materia presenti (e
giacenti) nel Parlamento Italiano, da due legislature.

 Un tema fondamentale, collegato al problema del
consumo di suolo, affrontato nell'incontro è stato poi
quello dell'idea di città.

Si sono analizzati i costi della "città diffusa" e
della trasformazione urbana in una sorta di "nonluogo"
in contraddizione con la storia millenaria delle aree
urbane nel nostro continente.

Una città "a perdere" in cui sono più facili lo
smarrimento della coscienza comunitaria e un senso di
estraniamento e di perdita di identità.

 Sprawl, ha ricordato Frisch, significa:
"sguaiatamente sdraiato."  No sprawl (il titolo del
libro presentato) significa insieme: riciclo dei
suoli, attivazione dei lotti liberi, edilizia a basso
consumo di aree, permeabilizzazione, strumenti
economici e fiscali per favorire il contenimento della
speculazione edilizia, pianificazione territoriale e,
non ultimo, dialogo fra attori e dinamiche
partecipative sull'uso de suolo attraverso strumenti
quali quello di Agenda 21.

 Contenere il consumo di suolo è una importante sfida:
una politica necessaria per ridare dignità alla
Politica intesa come impegno lungimirante per il bene
comune.

 L'Italia, ma anche la stessa Parma, sono molto in
ritardo rispetto ad una coscientizzazione e una
formazione adeguate su questi temi che coinvolgono le
modalità e gli stili di vita delle persone, delle
generazioni attuali, come di quelle future.

L'incontro promosso dal Borgo e da un sodalizio
plurale e significativo di associazioni ha avuto il
merito di affrontare un tema spinoso e complesso con
grande capacità di approfondimento e una visione
interdisciplinare e attenta a territori e contesti
differenti.

Politica e cittadini, questo il messaggio finale del
Prof. Edoardo Salzano devono cooperare affinché il
problema della salvaguardia dal consumo di suolo e di
una progettazione responsabile delle aree urbane
secondo un'ottica di sostenibilità siano possibili,
grazie anche a nuovi strumenti legislativi e fiscali.

Una sfida, anche, per chi vorrà abitare e governare la
Parma del futuro.

*L'iniziativa è stata organizzata dal Circolo Il Borgo,
WWF, Legambiente, il Caffè di Parma, Insieme per Parma
 con il Patrocinio del Forum delle Associazioni
Culturali Parmensi.
Alla conferenza hanno partecipato Maria Chiara Cavallo
(Provincia di Parma), Edoardo Salzano, docente
dell'Università IUAV di Venezia, Georg Josef Frisch,
architetto ed urbanista ed Eugenio Caggiati in qualità
di moderatore.