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Rapina Telecom a norma di legge

di Galapagos - 05/05/2007

 
L'irrazionalità è un evento frequente in economia: i comportamenti individuali sono spesso dettati dall'istinto e non da un calcolo preciso e razionale sugli effetti. Galbraith ci ha descritto magistralmente le follie finanziarie degli ultimi secoli leggendole come comportamenti non razionali. Di più: in alcuni corsi di economia viene insegnata «l'asta del dollaro». Apparentemente un dollaro vale un dollaro, ma - ci spiegano - se un dollaro viene messo all'asta c'è chi a disposto a spendere più di un dollaro per accaparrarselo.

Da alcuni giorni a Piazzaffari i titoli Telecom battono la fiacca: ieri quotavano attorno ai 2,15 euro. Sempre ieri gli esperti della Morgan Stanley hanno abbassato la raccomandazione sulle azioni di Telecom: da «neutral» a «underweight». Forse gli analisti della Morgan sbagliano, però il loro giudizio è un macigno sulla crescita delle quotazioni del gruppo. Ma non tutti la pensano così. Telefonica, ad esempio: per subentrare a Pirelli in Olimpia (la società che deteneva il 18% delle azioni ordinarie di Telecom) ha pagato le azioni 2,82 euro. Una enormità: poteva acquistarle in borsa pagandole oltre il 20% in meno. Siamo forse in presenza di un tipico esempio di comportamento irrazionale? Ovviamente no.

Telefonica ha acquistato molto di più che un pacchetto di azioni Telecom: ha acquisito il diritto a sedere sulla tolda di comando dei telefoni italiani assieme a un gruppetto di soci finanziari che garantiranno «l'italianità» del gruppo. Gli spagnoli hanno pagato quello che viene definito un «fee»: una maggiorazione per beneficiare di condizioni particolari. La prima è quella di poter partecipare al governo della società con altri soci che, assieme, controllano il 24% del capitale di Telecom.

Nei giorni scorsi si era sparsa la voce (raccolta anche dal manifesto) che Prodi avesse dato il suo benestare all'arrivo del gruppo spagnolo legandolo al lancio di un'Opa: tutti gli azionisti dovevano beneficiare del prezzo più alto di quello di mercato pagato a Tronchetti Provera. Non è andata così: nessuno lancerà l'Opa. Formalmente Telefonica e i suoi alleati hanno ragione: la legge impone l'Opa solo quando il possesso di azioni supera il 30%, ma i «nostri» non la superano. Però, il sindacato che si è costituito intorno a Telefonica ha un potere quasi assoluto su Telecom e questo dovrebbe spingere la Consob a obbligare il lancio di una Offerta pubblica. Ma non succederà: la democrazia economica in Italia (ma non solo) non prevede la difesa del «parco buoi».