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Tossico il mais OGM MON863 immesso sul mercato

di redazionale - 08/05/2007

 
Uno studio effettuato dall'Independent Committee for Independent Research and Genetic Engineering all'Università di Caen in Francia ha dimostrato che una varietà di mais OGM, approvata per il consumo umano nel 2006, determinava tossicità epatica e renale, nonché modificazioni ormonali, nei ratti.

Il mais in questione, MON863, è prodotto dalla Monsanto e approvato per l'uso in Australia, Canada, Cina, Unione Europea, Giappone, Messico, Filippine e Stati Uniti. Viene creato inserendo un gene del batterio Bacillus thuringiensis (Bt), che obbliga le cellule delle piante a produrre un pesticida.

I ricercatori hanno suddiviso i ratti in gruppi, nutriti rispettivamente con mais normale, o con una dieta contente l'11 o il 30% di mais MON863 per 90 giorni. I ratti che si nutrivano con il mais OGM evidenziavano danni al fegato e ai reni, e alterazioni ormonali.

Tra l'altro, i maschi perdevano il 3,3% del peso corporeo, e l'escrezione renale di fosforo e sodio si riduceva. Le femmine guadagnavano in media il 3,7% di peso, con un aumento dei trigliceridi nel sangue del 24-40%.

Il meccanismo della tossicità non è chiaro, anche se i ricercatori ipotizzano che la tossina Bt possa determinare una perforazione nelle cellule del sangue.

Il mais OGM era stato già studiato sotto l'egida della Monsanto e ritenuto innocuo; secondo i ricercatori di questo studio ciò si è verificato per un non adeguato approccio di valutazione statistica ed aggiungono che i test da loro impiegati sono “i migliori per valutare la tossicità nei mammiferi”.

Greenpeace ha risposto allo studio chiedendo di ritirare immediatamente tutto il mais MON863 e di sottoporre a nuove valutazioni tutti gli alimenti OGM attualmente approvati per il mercato.

Conclusione del lavoro: “la nostra controvalutazione mostra segni di tossicità, e nessuno può dire scientificamente e seriamente che il consumo di mais MON863 sia sicuro e innocuo per la salute”.

Commento: quando la Monsanto esegue i propri test in-casa i risultati sono misteriosamente favorevoli in tutti i casi, ma quando gli esami sono effettuati da laboratori indipendenti i risultati appaiono scioccanti.

Negli USA ai consumatori non è dato sapere quando introducono cibi transgenici. Una giusta etichettatura contenente la dicitura relativa al contenuto di OGM è stata bloccata dagli interessi delle corporazioni e da corrotti funzionari federali.

Fonte: http://www.newstarget.com/021784.html

La versione di Greenpeace: www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/file/cronologia-mon-863.pdf