In principio era la meraviglia. Le grandi questioni della filosofia antica (novità editoriale)
di Enrico Berti - 21/05/2007
| ||||||||||||||||
In breve «Gli uomini (tutti gli esseri umani, uomini e donne, Greci e barbari, liberi e schiavi), sia ora sia in principio cominciarono a filosofare (cioè a cercare il sapere) a causa della meraviglia.» Dunque per Aristotele: «In principio era la meraviglia». La ‘filosofia’, cioè la consapevolezza della propria ignoranza e il desiderio di superarla, di apprendere, di conoscere, di sapere, ha quindi inizio dalla meraviglia. Dallo stupore, quindi, di fronte alle grandi domande di sempre: l’universo ha avuto un’origine? Che cos’è l’essere? Chi sono gli dei? Che cos’è l’uomo? Come vivere per essere felici? Qual è il nostro destino dopo la morte? Quali i meccanismi dell’affermare e del negare, della dialettica come della poesia? In queste pagine Enrico Berti ripercorre le domande che i filosofi antichi hanno elaborato nei secoli, analizza e mette a confronto le loro risposte con quelle delle religioni rivelate e ne cerca le reciproche influenze, scava nei rapporti tra filosofia e politica, filosofia e scienza, filosofia e storia. Il suo volume è una storia della filosofia antica non comune. È un percorso nei temi della filosofia classica – classica perché vale sempre, conserva nel tempo il suo valore e tutta la freschezza di ciò che è originario. Indice Prologo - I. L’universo ha avuto un’origine? - II. Che cos’è l’essere? - III. Chi sono gli dèi? - IV. Che cos’è l’uomo? - V. Perché dici questo? - VI. Che effetto fa la poesia? - VII. Che cos’è la felicità? - VIII. Qual è il destino dell’uomo dopo la morte? - Note Il titolo di questo volume, In principio era la meraviglia, fa riferimento al «principio della filosofia», cioè al tempo degli antichi Greci, perché la filosofia, come dice la parola stessa (philosophia, «amore del sapere», derivata da philein, «amare» e sophia, «sapienza»), l’hanno inventata i Greci. Gli altri popoli antichi, i Cinesi, gli Indiani, i Persiani, gli Egiziani, hanno avuto certamente grandi civiltà, grandi culture, ed anche grandi forme di sapere, o di sapienza, o di saggezza: si pensi a Confucio, o a Budda. Ma difficilmente queste potrebbero essere considerate «filosofia» nel senso greco del termine, perché non nascono dalla meraviglia, cioè dal puro desiderio di sapere, ma da altri bisogni, desideri, atteggiamenti. Le grandi domande che la filosofia occidentale ha continuato a porsi sono in gran parte quelle formulate per la prima volta dai Greci. Non tutte, certo: per esempio i Greci non si sono chiesti quali sono le condizioni a priori del conoscere, o quali leggi regolano la storia, o come scrutare il subconscio dell’uomo, o altre cose del genere. Però le domande che si sono posti, con l’eccezione forse di qualcuna (per esempio: chi sono gli dèi?), sono le stesse con cui la filosofia occidentale ha continuato a confrontarsi nel corso dei secoli. |