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L’uomo preistorico alla ricerca di dio

di Emmanuel Anati - 15/06/2007

Intervista con il paleontologo Emmanuel Anati

Le tavole della pietra fallica di paspardo
I graffiti non hanno finalità estetiche

«L´uomo preistorico non passava mica la vita a spaccare selci. Era un grande intellettuale, aveva una vita spirituale, creava ideologie, leggeva la Natura e giocava con la Natura». Sorride Emmanuel Anati come tutti gli studiosi che sanno trattare con leggerezza materie arcane. Settantasette anni, ordinario di Paleontologia e direttore del Centro camuno di studi preistorici, è scopritore - fra l´altro - di Har Karkom, la montagna-santuario preistorica nel Sinai che sembra essere la vera ispirazione del monte dell´Esodo. Anati parla di una nuovissima stagione in cui sono entrate le ricerche sulla preistoria.
«L´arte preistorica - sottolinea - non ha finalità estetiche, ma è uno strumento di trasmissione di messaggi e informazioni. Le incisioni rupestri stanno diventando leggibili, anche facendo uso dei sistemi di decrittazione dello spionaggio. Significa che la Storia si dilata da qualche migliaio di anni, com´è ora, ad un arco di cinquantamila anni».
Professore Anati, che cosa ha imparato a leggere dall'arte rupestre?
«Il significato di segni e colori, per cominciare. Un boscimane del Sudafrica, per esempio, quando dipinge una giraffa gialla o rossa non lo fa per estetismo, ma per indicare situazioni differenti. Nei graffiti preistorici abbiamo ventidue simboli elementari. Il punto, la coppella, la linea, il cerchio, lo zig-zag. E ognuno può avere vari significati. Lo zig-zag è l´acqua, la fecondità, la forza virile. Il cerchio è il sole, il pozzo, la capanna oppure l´Io. La croce può rimandare all´identità tribale. Il punto, indica il "fare". Un piede e il punto significa camminare. Sesso e punto, accoppiarsi. Animali selvaggi e punto, cacciare».
Accanto ai pittogrammi e agli ideogrammi appare ora anche il termine di psicogrammi. Che significa?
«Il pittogramma è un segno figurativo apparentemente leggibile, eppure ha sempre un doppio senso. L´ideogramma è un segno ripetitivo: il cerchio esprime sole, luce, calore. Lo psicogramma è una specie di punto esclamativo». E qui Anati traccia su un foglio un rettangolo con tanti raggi: «Ecco, significa Energia». E ancora traccia semicerchi uno sopra l´altro: «Questo significa Piacere».
Cos'altro si è approfondito?
«L´Homo Sapiens è un grande analista della realtà. Vede giorno e notte, vita e morte, uomo e donna, cielo e terra, grotta e sole. E´ il sistema binario. Anche oggi in certe lingue si dice il mare la terra, il sole e la luna. Sarebbero oggetti neutri, ma dalla preistoria ci è venuto il sistema binario».
Ha già realizzato decrittazioni precise?
«Diciannove monumenti rupestri della Dordogna, scoperti tra il 1904 e il 1916, recano sistematicamente segni di vulve, punti, coppelle, segni animali, segni maschili. L´animale è sempre uno, il numero delle vulve varia. Siamo di fronte ad una sorta di atto matrimoniale, che regola le relazioni tra le donne e il clan totemico».
Al XXII Valcamonica Symposium, cui hanno partecipato quest´anno studiosi di trentaquattro paesi del mondo, sono esposte varie tavole della Pietra Fallica di Paspardo (nella riserva rupestre della Valcamonica, che ospita rocce con trecentomila segni, la più grande densità d´Europa). E´ un graffito con sessantaquattro iscrizioni. Un fallo gigante, segni umani con la testa e senza testa, zig-zag, segni di strane palette che sono simboli di energia magica. Un caos apparente, a cui Anati è riuscito a dare ordine.
«E´ il racconto mitico - spiega il professore - di uno Spirito ancestrale da cui proviene l´Energia Virile. Si possono riconoscere tre fasi. La nascita per opera di un´energia sotterranea. L´incontro con forze-spirito che generano a loro volta tante energie. La conclusione è raffigurata dall´energia virile che esce fluida a zig zag dal grande pene, dentro il quale opera l´energia magica rappresentata dalle cosiddette palette. Siamo in presenza di un´iniziazione».
Iniziazioni, riti, miti. Spiriti e figure umane. Nella preistoria nasce prima l'Io o Dio?
«Tutti e due. Già con l´Uomo di Neanderthal troviamo, tra i 100.000 e i 50.000 anni fa, sepolture con oggetti di accompagnamento che rivelano la credenza in una sopravvivenza dell´anima. Però a differenza di noi moderni per l´uomo preistorico hanno un´anima anche le piante e gli animali. Con l´avvento dell´Homo Sapiens, circa 35.000 anni fa, troviamo resti animali ritualizzati».
E' questa la preistoria di Dio?
«Preferisco parlare di Spiriti. Gli Dei nascono con le strutture sociali complesse, con le civiltà urbane della Mesopotamia, dell´Egitto. Non piacerà ai prelati: ma Dio nasce quando ci sono società numerose da gestire da parte di una o più Autorità. Allora nasce l´Olimpo con una Divinità capo e altri dei che fanno i ministri della guerra, dell´amore e così via».
L'elemento religioso nella preistoria come si rivela?
«Per le popolazioni paleolitiche si esprime negli Spiriti ancestrali. Tutti i popoli hanno simboli della propria origine».
Come si riconoscono gli Spiriti nell'arte rupestre?
«Con determinati simboli. Uno Spirito di fecondità può essere un grande cerchio con due gambe. Oppure figure metà uomo e metà animale, mostri, animali immaginari. Ci aiutano a capire anche le popolazioni primitive ancora esistenti. Spiriti sono i defunti, che dal loro nascondiglio fanno dispetto. I Wandjina, in Australia, raffigurano gli Spiriti come Nuvole senza bocca».
Esistono anelli di congiunzione tra gli Spiriti ancestrali e una prima immagine di Divinità?
«Nell´Australia del Nord si racconta di uno Spirito che dormiva sempre, poi si è svegliato e ha creato la terra camminando. Dove poggiava i piedi nascevano le valli e tutt´intorno le montagne».
E tutte quelle statuine preistoriche di donne opulente non sono la Grande Dea Madre?
«No, nel Paleolitico non c´era ancora il concetto di divinità. Le Veneri-Dee non sono mai esistite. Quelle donne dai seni cadenti e dalle cosce enormi sono le Matrone delle tribù, le Nonne sagge, che danno consigli e fanno divinazioni. Si sono fatti troppi sogni sulla Preistoria. Non c´è spazio per le Veneri. Solo per Spiriti ancestrali, forze della natura, sole, luna, stelle».