Paesi Baschi: manette al dialogo. Zapatero arresta tutta la dirigenza di Batasuna
di Angelo Miotto - 05/10/2007
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Un blitz nella notte, a Segura, piccolo villaggio di Guipuzkoa. Una riunione fra i dirigenti della Mesa Nacional di Batasuna, la Policia Nacional che circonda tutto il villaggio, chiude tutte le vie di accesso e poi irrompe nella riunione e in tre minuti mette i ceppi a 22 persone.
Tutta la dirigenza di un movimento politico finisce in carcere, dove si trovano già il portavoce carismatico della formazione, Arnaldo Otegi, e da tre giorni il responsabile internazionale Joseba Alvarez. Le case di tutti gli arrestati vegono perquisite, i 22 finiscono immediatamente nel regime di isolamento, in mano ai militari, senza possibilità di controllo legale e medico.
L'ordine di arresto è arrivato direttamente dall'Audiencia nacional , sala numero cinque. La targhetta fuori dalla porta: Baltasar Garzon.
![]() Garzon. E' tornato il juez estrella, il giudice superstar. Dal processo a Pinochet, alle dichiarazioni sventolate in giro per il mondo di voler processare i dittatori e i responsabili delle torture, ma con qualche evidente problema nel riconoscere i segni di tortura documentati anche da Amnesty International e dal relatore speciale delle Nazioni Unite TheoVan Boven, quando la mano pesante, le botte e le violenze sessuali avvengono nelle caserme della Guardia Civil.
Dopo un lungo periodo sabbatico, con tante conferenze negli Stati Uniti, il giudice Garzon è tornato in Spagna proprio quando il dialogo sembrava ancora possibile. Ha distratto lo sguardo e ammorbidito i toni delle dichiarazioni per qualche mese. Poi il vento è cambiato.
![]() Come ai vecchi tempi. Sembra di essere tornati ai tempi di Aznar: nel 1997 la dirigenza dell'allora Herri Batasuna diffonde un video di ETA, in cui l'organizzazione armata avanza una proposta di dialogo. Tutta la dirigenza viene incarcerata. E resterà in carcere fino a quando non il diritto, ma la convenienza politica, permetterà benefici da applicare per far uscire i politici baschi. E come ai tempi di Aznar la polizia è tornata a entrare nelle sedi legali di partito. È successo poche ore fa nella sede di EHAK, il Partito Comunista delle terre basche, rappresentato a livello parlamentare. La sede è stata perquisita. Non una voce di critica dai democratici partiti spagnoli e baschi.
E come ai tempi di Aznar, le fonti consultate da PeaceReporter dicono chiaramente che non sarà difficile per Btasuna ricostruire la sua dirigenza, che è collegiale, non ha un segretario, né un presidente. È piuttosto fondata sulla partecipazione e vive di organi assembleari. Nel 1997, con tutta la dirigenza in carcere, si presentarono alla stampa due volti nuovi: Arnaldo Otegi e Joseba Permach. Non ci sono dubbi sul fatto che una nuova dirigenza collegiale sarà all'opera in breve tempo. |