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No allo scudo missilistico NATO, si all'Europa libera

di Manuel Zanarini - 08/04/2008

 

 

Nei primi giorni di Aprile sono cadute due ricorrenze che hanno segnato il destino dell’Europa: il 3 Aprile 1948 fu varato il Piano Marshall, che da un lato ha fatto arricchire gli Stati Uniti e dall’altro ha schiavizzato l’Europa Occidentale; il 4 Aprile 1949 nasceva la NATO (North Atlantic Treaty Organization), che sanciva la permanenza dell’occupazione militare statunitense dell’Europa Occidentale, iniziata con la II Guerra Mondiale.

Val la pena ricordare che la NATO nasce come alleanza militare difensiva contro una presunta minaccia sovietica, anche se si capirà presto che in realtà sarà la mano armata di Zio Sam per controllare il Vecchio Continente.

Oggi non si capisce che scopo abbia questa alleanza, visto che il Comunismo è crollato e che la Russia semmai rappresenta una nazione da integrare nella UE,  non certo un nemico da temere.

Nonostante la sua inattualità, la NATO continua ad imperversare in Europa, anzi, tende ad espandersi verso Est, sfiorando i confini dell’ex storico nemico, la Russia.

Infatti, nell’ultimo vertice NATO di Bucarest di pochi giorni fa, è stato approvato l’ingresso di Croazia e Albania e solo rinviato quello della Macedonia, della Georgia e dell’Ucraina. Ma cosa ancor più grave è stato varato il nuovo scudo missilistico con base in Polonia e in Repubblica Ceca, cosa che ha giustamente suscitato la reazione rabbiosa di Putin, che l’ha definito “una minaccia alla sicurezza della Russia”.

La scusa utilizzata da Washington per questo ennesimo atto imperialista è la difesa da un eventuale attacco missilistico Iraniano o della Corea del Nord.  E’ una minaccia credibile per l’Europa?

Va ricordato che la Corea del Nord ha presumibilmente la bomba atomica, ma i suoi progetti di utilizzo sono in fase embrionale, si pensi che possiede missili con una gettata inferiore ai 3.000 km, quindi è difficilmente ipotizzabile sia in grado di lanciarla. Per l’Iran, ormai anche l’agenzia dell’ONU ha negato che Teheran stia facendo esperimenti per creare un ordigno nucleare, figuriamoci per lanciarlo sull’Europa.

Si consideri inoltre che la posizione geografica dei sistemi missilistici dello scudo risulta totalmente inadatta a difendere gli Stati Uniti e l’Europa da un ipotetico attacco iraniano o nordcoreano, ma molto efficace per un eventuale conflitto con la Russia (si veda un’interessantissimo studio di Daniele Scalea sul sito www.eurasia-rivista.org per i dettagli tecnici).

Ma la cosa più preoccupante è che in realtà lo scudo missilistico non ha una funzione difensiva, ma offensiva. In realtà gli Stati Uniti si stanno mettendo nella situazione di colpire la Russia, ed eventualmente Iran e Corea del Nord, con attacchi nucleari senza che questi possano difendersi, quindi possedendo un’arma di minaccia terribile: o fate come diciamo noi o vi cancelliamo dalla faccia della Terra!

Ma perché politicamente Washington è giunta a questa decisione?

I fatti li abbiamo già spiegati più volte, ma “repetita iuvant”! Il sistema economico americano è ormai al collasso e si basa unicamente sui petroldollari e sull’imperialismo militare.

L’affacciarsi sulla scena planetaria di nuove super-potenze economiche e militari come India e Cina, e soprattutto i loro rapporti più che amichevoli con l’Europa, il nuovo Sud America bolivariano e la Russia, “rischiano” di creare un polo geopolitico troppo forte per Washgington, col serio rischio per lo Zio Sam di “chiudere per fallimento”.

Quindi l’unica risposta per gli USA è riproporre una guerra imperialista, seppur solo minacciata, che ricordi agli “stati ribelli” quali sono i pericoli che corrono a non piegarsi ai voleri del padrone a stelle e strisce.

Quale dovrebbe essere il ruolo dell’Europa in questo sistema globale?

Direi che la risposta è ovvia. Che vantaggi potremmo ricevere dal continuare a stare sotto il giogo di Washington? Mentre tutti i Paesi che si “accodano” alle nuove potenze emergenti fanno registrare crescite economiche vertiginose, si guardi al Brasile per esempio, noi siamo in una crisi economica spaventosa. Per non parlare della libertà! Fino a quando le scelte politiche ed economiche del Vecchio Continente dovranno essere decise a Washington?

Sarebbe finalmente ora che l’Europa si riappropriasse del proprio destino, inizialmente impedendo la costruzione dello scudo missilistico sul proprio suolo, e a lungo termine uscendo completamente dalla NATO!

Per chi volesse dare il proprio piccolo contributo alla battaglia contro lo scudo missilistico, può firmare la petizione on-line al seguente indirizzo:

http://petice.nenasili.cz/?lang=it