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Incubo ogm sulle produzioni biologiche europee?

di fare verde - 23/01/2006

Fonte: www.fareverde.it

 

ecologia e volontariato
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ecologia e volontariato Una pesante nube si addensa sulle produzioni biologiche di tutta Europa: il 23 gennaio, il Consiglio dei Ministri dell’agricoltura europei dovrà esprimersi sulla proposta di revisione del Regolamento CE 2092/91. Tra le possibili modifiche emerge per gravità la previsione di introdurre una soglia di tolleranza dello 0,9% per gli ogm contenuti nei prodotti biologici, di fatto equiparandoli ai prodotti convenzionali per i quali già ora, in virtù dei Regolamenti 1829 e 1830 /2003, è previsto un livello di contaminazione accidentale da ogm pari allo 0,9%, oltre il quale scatta l’obbligo di etichettatura.
E’ di tutta evidenza che una simile ipotesi finirebbe per affondare una delle principali caratteristiche di successo dei prodotti biologici che, oltre alla assenza di prodotti chimici, si propongono ai consumatori come totalmente ogm free.
La contaminazione da ogm significherebbe la negazione stessa della cultura biologica, che nella purezza del metodo di coltivazione trova i suoi elementi di maggior caratterizzazione e successo.
Il tentativo, nemmeno troppo velato, è quello di omologare i prodotti biologici agli altri prodotti agricoli e, nel contempo, creare l’ennesimo cuneo perché i prodotti ogm entrino prepotentemente, nonostante il parere contrario della stragrande maggioranza dei cittadini e di larghissima parte del mondo agricolo, in ogni tipo di alimentazione.
Le ripercussioni sarebbero gravissime, forse mortali, per il comparto biologico ed in prima luogo per quello italiano, leader al livello europeo e terzo a livello mondiale, con oltre 40.00 operatori e circa un milione di ettari di superficie coltivata. Un comparto, quello del biologico made in Italy, che, solo per il consumo nazionale, sviluppa un mercato di un miliardo di euro ogni anno.
Per tutelare questo importante segmento della agricoltura italiana è assolutamente indispensabile escludere ogni possibile contaminazione da ogm.
Da Bruxelles giungono ripetuti segnali di pressioni delle lobbies biotech (a partire dal recente via libera europeo ad alcuni tipi di coltivazioni ogm i cui risultati scientifici sono tutt altro che rassicuranti) per non comprendere come questa sia una fondamentale occasione di tutela di una agricoltura rispettosa dell ambiente e delle specificità locali.
Per questo, Fare Verde si appella al Governo italiano, ed in particolare al Ministro per le Politiche Agricole Gianni Alemanno che lo rappresenterà in sede europea, perché si opponga con forza, come ha già fatto in passato, ad ogni tentativo di minare alle radici la nostra agricoltura di qualità.