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Prestigiacomo nel paese delle meraviglie

di redazionale - 18/06/2008

 

Il Ministro dell'Ambiente sembra vivere in un mondo tutto suo. Un mondo edulcorato in cui la bioedilizia è confinata in quartieri ecologici "vetrina", le centrali nucleari producono energia per tutti a buon mercato, i rifiuti scompaiono in magici inceneritori...
Qualcuno dovrebbe dire al Ministro Prestigiacomo che il mago buono che fa sparire le scorie e i rifiuti esiste solo nelle favole. Il "paese delle meraviglie" che il Ministro ha descritto ieri alla Commissione Ambiente del Senato presentando le linee programmatiche del suo dicastero è frutto di un racconto fantastico che rischia di non avere neanche un lieto fine.

prestigiacomo nel paese delle meraviglie
 
Il Ministro dell'Ambiente propone provvedimenti del tutto scollegati dalla drammatica realtà che stiamo vivendo ed inadeguati all'emergenza ambientale che il suo dicastero dovrebbe affrontare, poiché richiedono tempi lunghissimi di attuazione, costi esorbitanti e, soprattutto, non risolvono i problemi.

Provvedimenti che permettono la riduzione del volume dei rifiuti prodotti e il 98% di riciclaggio (includendo il trattamento a freddo della frazione residua indifferenziata) si realizzano in 12 mesi e il Ministro propone inceneritori che necessitano di almeno 3 anni per essere realizzati e di discariche per le ceneri tossiche prodotte con la combustione.
E intanto le montagne di immondizia crescono...

Un piano di riduzione del 20% dei consumi di energia si attua in 10 anni e produrrebbe miliardi di euro di risparmi per famiglie e imprese. E il Ministro propone di produrre il 25% dell'energia da fonte nucleare tra 20 anni (forse) e con investimenti enormi.
E intanto la bolletta energetica cresce di giorno in giorno...

In Germania hanno ridotto le emissioni di gas serra del 22,4% rispetto al -21% previsto, l'Italia le ha aumentate del 13% rispetto al -6,5% previsto e il Ministro promette un impegno perche' le quote di riduzione delle emissioni di gas serra per il periodo 2012-2020 ''siano definite con criteri meno penalizzanti per il nostro sistema economico".
E intanto la concentrazione di CO2 in atmosfera è in ascesa verticale...

Nei paesi europei di lingua tedesca hanno già iniziato la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente e il Ministro propone nuovi quartieri ecologici "vetrina" realizzati su aree dismesse entro il 2020.
E intanto le nostre case consumano fino a 10 volte più energia di quella necessaria...

Evidentemente il Ministro dell'Ambiente non ha fretta di risolvere i problemi ambientali dell'Italia, nè di ridurre, da subito, la bolletta energetica delle famiglie italiane.
 
Uno sviluppo senza limiti con consumi in continua crescita in un pianeta finito e supersfruttato è una favola cui nessuno dovrebbe più credere, tanto meno un Ministro dell'Ambiente.
Il Ministro farebbe bene a guardare in faccia alla realtà: non abbiamo bisogno di nucleare e rigassificatori semplicemente perchè il 40% dei nostri consumi energetici sono sprechi; non abbiamo bisogno di inceneritori perchè il 40% dei nostri rifiuti sono imballaggi che possono essere eliminati o riutilizzati e la raccolta differenziata è quasi inesistente in tutto il centro sud Italia; non abbiamo bisogno di nuovi quartieri, neanche ecologici, perchè le nostre città stanno già scoppiando.
 
Solo su una cosa siamo d'accordo: serve un ambientalismo del fare. Serve fare impianti di piccola taglia che producono energia da fonti rinnovabili: in Gran Bretagna hanno calcolato che con un sistema distribuito di produzione energetica si può fare a meno di 5 centrali nucleari. Servono semafori e illuminazione pubblica a LED che risparmiano il 60% di energia. Serve coibentare le case esistenti senza costruirne di nuove, per consumare e pagare 10 volte di meno per il riscaldamento e il raffrescamento. Serve introdurre il vuoto a rendere sugli imballaggi e il compostaggio obbligatorio per gli scarti organici. Serve portare la raccolta differenziata al 70% non solo in Veneto e in Lombardia, ma in tutta Italia. Servono centinaia di impianti di compostaggio, di piattaforme per il riciclaggio e di impianti per trattare i rifiuti residui a freddo ottenendo sabbie sintetiche per l'edilizia, come si fa a Treviso.
Ci sono centinaia di cose concrete da fare subito, ma nessuna di quelle sognate dal Ministro nel suo "paese delle meraviglie".