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Magistratura? L'ennesima casta

di Uriel - 04/07/2008

Mi provocano a dire cosa io pensi della magistratura senza parlare di Berlusconi e della sua azione. Bene, non ne ho un'opinione solidissima, anzi ad occhio e' croce si tratta della parte piu' corrotta e mafiosa del paese.

La mia convinzione si basa su alcune considerazioni generali. Per ottenere una branca del potere pubblico che sia moralmente corrotta e crassamente privilegiata occorrono alcune condizioni generali.

  1. Mancanza di controllo. Un ente privo di controlli esterni e privo di meccanismi di controllo da parte del cittadino e' un ente che tendera' a sviluppare autoreferenza e completa indifferenza ai problemi generali.
  2. Mancanza di meccanismi punitivi. Quando vengono meno i meccanismi disciplinari, ovvero nessuno dall'esterno puo' andarea punire comportamenti scorretti, il risultato e' che l'ente diventa eversivo , tanto nessuno puo' farci nulla.
  3. Completa irresponsabilita'.Nessun'altra autorita' puo' chiamare in causa l'ente, i suoi vertici, un responsabile a livello politico, allo scopo di affidargli una missione o esercitare pressioni.
  4. Carriera per cooptazione. I meccanismi di carriera sono determinati dal gradimento che colleghi e superiori hanno sull'operato del singolo, il quale gradimento non e' quantificato o qualificato in un insieme pubblico e verificabile di parametri. Va avanti chi "piace", e non si capisce cosa sia "piacere".
Si tratta di quelle caratteristiche che alla fine dei conti tutti vorremmo che l'amministrazione pubblica abbandonasse. Quando chiediamo piu' meritocrazia nella pubblica amministrazione, quando chiediamo che i medici degli ospedali facciano carriera per la bravura e non per la raccomandazione, eccetera, non stiamo facendo altro che percepire un pericolo nell'atteggiamento contrario. Stiamo cioe' riconoscendo che un sistema irresponsabile, indisciplinato, completamente impunibile, privo di trasparenza sara' una cosiddetta "casta", per usare il termine in voga oggi.

La magistratura italiana possiede tutti i requisiti della casta paramafiosa , e li possiede al massimo livello. Semplicemente sono mascherati da "autonomia" , ma non si capisce bene in quale modo questa autonomia sarebbe di garanzia al cittadino, dal momento che il cittadino NON puo' controllare l'operato della magistratura stessa.

Per capire cosa intendo, supponiamo che si decida di istituire una forma di garanzia : l'autonomia del ministero della sanita'.

In virtu' di questa "autonomia", le carriere verranno decise esclusivamente all'interno del ministero in maniera misteriosa, un medico che ammazza qualcuno non paga perche' non esiste autorita' che possa punirlo se non il ministero stesso, nessuno puo' ordinare controlli o verifiche dell'operato dei medici, anche in caso di abuso evidente non ci siano meccanismi punitivi.

Ci vuole poco a capire che questa "autonomia" di fatto sia un'impunita' per i malfattori, un'irresponsabilita' per i corrotti, una copertura per i fancazzisti, eccetera.

Ecco, tutto questo sistema di protezioni e di privilegi vale, al massimo livello, per la magistratura italiana. DI conseguenza, trovo inverosimile pensare che la magistratura italiana sia quella cricca di onesti servi della legge che dice di essere.

Sara' , con ogni probabilita', cio' che le premesse promettono: una casta di corrotti fuori da ogni possibilita' di controllo, privi di controlli e completamente irresponsabili ed impunibili. Molto piu' della sanita', molto piu'di quegli "statali" che detestiamo tanto perche' inefficienti, fancazzisti, corrotti ed irresponsabili.

Del resto, i dati parlano chiaro:

  1. Solo il 7% dei reati viene punito.
  2. Il tempo medio per finire un processo civile si aggira sui 10 anni, quello penale va dai 6 ai 7.
  3. Mancano fondi anche per la carta, quando i costi per lo stato sono quasi tripli rispetto alla media europea.

Faccio notare la voce "3": l'inefficienza della magistratura e della giustizia viene attribuita normalmente al fatto che  "manchino soldi", come se i costi per lo stato fossero piccoli e lo stato fosse avaro di risorse.

Ma la spesa italiana per la giustizia ed i tribunali  e' enorme, ed e' piu' alta della media europea. Quindi, si tenta di giustificare un' inefficienza attribuendola ad un'altra inefficienza.

L'ultima leggenda italiana dice che la magistratura sarebbe in difficolta' per le conseguenze delle norme di Berlusconi. Ma qui andiamo sul peggio del peggio: le norme di Berlusconi DIMINUISCONO il numero di processi. Se questo potrebbe peggiorare la performance della giustizia lasciando in liberta' dei criminali, NON SI CAPISCE PERCHE' DIMINUIRE IL NUMERO DI PROCESSI ABBIA ALLUNGATO LA DURATA DEI PROCESSI.

Cioe', non capisco per quale motivo una legge come quella di Berlusconi, che ha sottratto carico ai tribunali mandando a ramengo molti processi non si sia tradotta in un minore carico sul sistema , come la logica lascia supporre.

Le soluzioni sono:

  1. Non e' vero che le leggi di Berlusconi abbiano diminuito il numero di processi facendo annullare migliaia di processi.
  2. E' vero che le leggi di Berlusconi, facendo decadere migliaia di processi per decorrenza, abbiano cancellato migliaia di processi.
Nel caso 1, la storia delle leggi di Berlusconi non dovrebbe venire presa in considerazione, visto che non ha annullato migliaia di processi.

Nel caso 2, siccome ci sono migliaia di processi in meno ci si aspettava che la performance della giustizia migliorasse, mentre cosi' non e' stato.

In nessun caso, tuttavia, si giustifica che i processi contro i politici (di destra e/o di sinistra che siano) abbiano durate diverse rispetto ai processi dei singoli cittadini. Non si capisce questa corsia di emergenza per la quale qualcuno viene processato prima e qualcun altro no.

Di conseguenza, la mia opinione sulla magistratura e' questa:

ad occhio e croce il sistema statale piu' corrotto, mafioso e inefficiente e massonico tra quelli dello stato, caratterizzato dall'impunita' completa e dall'irresponsabilita' totale, privo di controlli e fuori dal controllo del cittadino.

Tutto qui.